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L'intervento

Angelinelli: “Strategia sbagliata fin dall’inizio, l’isola Palmaria merita questo destino?”

Anche la seconda asta del Comune di Porto Venere per la vendita di due lotti di immobili, fabbricati e terreni, come detto, è andata deserta, nonostante un ribasso del dieci per cento rispetto alla prima offerta. Ora l’amministrazione comunale rifletterà su come ripresentare l’asta fra sei mesi: un ulteriore ribasso o uno spacchettamento? “Si finirà con lo svendere in ogni senso le proprietà preziose della comunità? Tutto ciò rappresenta un’ulteriore conferma di una strategia sbagliata fin dall’inizio e potenzialmente dannosa nei confronti di quei beni di grande interesse identitario, considerati semplicemente oggetti di mercato – attacca Renata Angelinelli, referente ambiente segreteria provinciale Pd -. La valorizzazione dell’isola non deve necessariamente passare dall’alienazione di quel patrimonio in favore di privati, ma attraverso approcci diversi che tengano conto dell’importanza culturale, sociale ed ambientale della Palmaria e di ciò che rappresenta: gli interessi finanziari possono spingere verso sviluppi non sostenibili ed essere incompatibili con un approccio a lungo termine alla sostenibilità”.

E ancora: “Desta ulteriormente tristezza il pensare che l’isola è un patrimonio naturale facente parte di un’area naturale protetta che ha il compito di tutelare quell’arcipelago, la sua flora e fauna, con specie rare ed endemiche, la nostra storia e la nostra cultura favorendo uno sviluppo e un turismo sostenibile e responsabile. E’ un obbligo importante, un mandato che non possiamo ignorare, un obbligo cui le Istituzioni, il Comune di Porto Venere quale gestore del Parco in primo luogo, non devono sottrarsi, evitando di soggiacere agli interessi di imprenditori che hanno ampiamente lucrato sul patrimonio demaniale costiero, anche nel nostro territorio, perfino contro le direttive europee. Non abbiamo bisogno di un turismo elitario ma di promuovere una fruizione pubblica dell’area che enfatizzi la conservazione, la sostenibilità e l’accesso alle risorse naturali e culturali. Non vogliamo svendite ma vogliamo valorizzare l’esistente, per questo continueremo in tutte le sedi a dare il nostro contributo in tal senso”.

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