Pinqua, previsti aumenti per un milione e mezzo. Civic center fuori dal progetto, ma la sindaca assicura: “Lo faremo, opera importantissima”

E’ stato il Pinqua di Marinella a stimolare il dibattito nel corso del Consiglio comunale di Sarzana di ieri sera. La seduta è stata la prima delle tre dedicata alle pratiche di bilancio, aperta dalla presentazione dello stesso; seguiranno il 21 dicembre la seduta sul Documento unico di programmazione, quindi a fine mese la discussione complessiva sul bilancio. Dopo la presentazione del bilancio da parte dell’assessore competente Carlo Rampi, che ha ripreso numerosi concetti e numeri della recente presentazione alla stampa della pratica, ecco le pratiche prodromiche tra cui quelle su Imu (sì della maggioranza, opposizione astenuta) e Irpef (unanimità), quindi le tre variazioni (che passeranno con il voto favorevole della maggioranza e quello contrario dell’opposizioni), l’ultima delle quali ha introdotto il tema del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare – cioè il Pinqua – di Marinella, finanziato con il Pnrr (da completare dunque entro i termini del Piano, che cadono nel 2026).

“Si tratta di 100mila euro che rappresentano una porzione della manovra che si è resa necessaria nell’incedere del Pnrr, che ha una micidiale serie di scadenze – ha spiegato Rampi -. In particolare, essendo il quadro economico del Pinqua aumentato di circa 550mila euro, ed essendoci la necessità di fare le determine per assegnare i lavori dell’intervento Ers1 (Edilizia residenziale sociale, ndr), si è ritenuto di accantonare momentaneamente, ‘sganciandolo’ dal Pinqua, l’intervento Urba4 – che ha il suo perno nel Civic center -, da circa 450mila euro, per il quale si cercherà di andare a individuare un finanziamento alternativo. Viene quindi ridotto il quadro economico dei 450mila euro dell’Urba4 e di altri 100mila di risorse comunali, oggetto di questa variazione. L’Ers1 doveva andare a gara e per avviarla il ministero giustamente pretendeva copertura”. I 100mila della variazione arrivano dal piano delle opere, relativi, ha spiegato Rampi, “a interventi che non potranno essere realizzati entro l’anno per via di livelli di progettazione ancora embrionali”; si tratta di marciapiedi, adeguamenti di edifici pubblici, parapetti della ciclopedonale.

“L’aumento di 550mila euro del quadro economico del Pinqua – ha aggiunto l’assessore a Bilancio e Urbanistica e vice sindaco sarzanese -, inizialmente di 15 milioni, è una parte dell’aumento che prevediamo e che potrebbe quantificarsi nell’ordine del milione e mezzo. Questo perché le opere in questione sono nate e sono state progettate prima dell’impennata dei prezzi del 2022. Ora interveniamo con 100mila euro e l’accantonamento, d’accordo con il ministero, di una porzione dell’intervento”. E, ha proseguito, “si prevede già l’attivazione del Fondo opere indifferibili per recuperare il 10 per cento del valore complessivo iniziale del Pinqua, risorse che lo Stato dà a integrazione. Con il Foi la compatibilità economica dovrebbe essere raggiunta”; fondo al quale, ha spiegato, si potrà guardare per un più ampio novero di opere sarzanesi “per attenuare la forbice dell’aumento dei prezzi”. Aumento in relazione al quale l’assessore ha sottolineato che “è molto facile si dovrà tornare in corso d’opera sul quadro economico di tutti gli interventi in corso, come la scuola o la piscina”. E nell’illustrazione del previsionale aveva rilevato che “il tema è impostare un bilancio sufficientemente prudente da garantire la realizzazione degli obbiettivi e non chiudersi nessun tipo di soluzione: oltre a tenersi pronti a fare progettazioni esecutive per intercettare finanziamenti, abbiamo tenuto molto basso il nostro indice di indebitamento – un milione e 250mila euro per il triennio 2024-26 – lasciando così un margine per eventuali interventi di soccorso su opere che riteniamo fondamentali”.

Dai banchi dell’opposizione, il consigliere Pd Rosolino Vico Ricci ha espresso alcuni interrogativi e perplessità sullo ‘spostamento’ dei 100mila euro, e ha altresì osservato: “Il discorso dei costi turba voi e turba noi: i progetti di cui parliamo li vorremmo vedere realizzati bene e nei giusti tempi. Di 100mila euro in 100mila euro, temiamo incrementi costanti nei mesi a venire”. Quindi la capogruppo Pd, Beatrice Casini: “Voteremo contro sia per l’aumento dei costi, sia perché si mette in stand by il Civic center, rispetto al quale ci siamo sempre detti favorevoli. Le scadenze del Pnrr? Valgono per tutti, non solo per Sarzana. Forse per il Pinqua i tempi si sono un po’ allungati perché è stata tenuta per 22 mesi nel cassetto la convenzione con Monte dei Paschi, approvata in fretta e furia l’ultimo giorno disponibile. Avreste potuto non attendere sempre l’ultimo minuto”.

Osservato che “con l’amministrazione Ponzanelli è cambiato radicalmente il metodo, c’è un approccio meditato, coraggioso, capace di ottenere finanziamenti, un approccio che ha portato la città ad avere una prospettiva”, Andrea Pizzuto, capogruppo di Fratelli d’Italia, andando alla variazione ha affermato che “l’Urba4 non è assolutamente detto non venga fatto, ma viene accantonato perché evidentemente si ritiene più importante completare l’edilizia residenziale, forse più necessaria del Civic center, di cui comunque Marinella non ha finora goduto e che magari può aspettare”.

Ha chiuso il dibattito l’intervento del sindaco Cristina Ponzanelli: “La consigliera Casini dice che potevamo attivarci prima? Sono veramente incredula, evidentemente non sa cosa siano gli appalti pubblici. Le attività per il Pinqua sono state portate avanti in modo serrato e le tempistiche sono ad oggi rispettate. Con la variazione odierna andiamo a coprire uno squilibrio per andare in gara con i progetti del Programma”, ha detto la prima cittadina. “Sono però felice – ha aggiunto – perché ho capito che il Pd è amico del Pinqua, avevo forti dubbi in merito, memore della comunicazione in cui chiedevate al ministero di rivalutare il finanziamento. Stasera pur votando contro a una variazione indispensabile, volete raccontare che siete amici del Pinqua”. Quindi sul Civic center: “Un’opera importantissima e a cui teniamo. Anche i colleghi della maggioranza hanno parlato di accantonamento, di rinuncia, ma non è così: è stato progettato interamente e lo porteremo avanti, abbiamo già individuato canali di finanziamento alternativi. Ritengo molto promettenti quelli sulla rigenerazione urbana – ci saranno molti bandi, nazionali, europei, regionali -, e se dovessi scommettere, scommetterei che finiremo prima il Civic center che l’intero Pinqua”. Infine il voto sulla variazione, con la maggioranza favorevole e il no dell’opposizione; “gli amici del Pinqua…”, sottolinea la prima cittadina quando la presidente Raffaella Plicanti chiama l’alzata di mano dei contrari.