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La riuscita del progetto di agricoltura sociale

Stappate le prime bottiglie del “Vino Prezioso” prodotto nella Casa Maffi di Olmarello

Quattro anni dopo la posa delle prime barbatelle oggi è stato presentato il frutto del lavoro degli ospiti della struttura in sinergia con Andrea Marcesini de La Felce. Realizzate 1.500 bottiglie "Triple A" il cui ricavato contribuirà a far seguito al progetto che Regione Liguria continuerà a sostenere.

"Vino Prezioso" Olmarello

Sono state stappate e degustate stamani per la prima volta le bottiglie del “Vino Prezioso”, frutto del progetto di agricoltura sociale partito nel 2019 presso la Casa Maffi di Olmarello a Castelnuovo Magra. Dalla piccola vigna all’interno della residenza psichiatrica al confine fra Castelnuovo Magra e Luni (i cui sindaci non hanno fatto mancare il proprio sostegno) e dall’intenso lavoro di sei ospiti della struttura guidati con grande passione da Andrea Marcesini dell’azienda vitivinicola La Felce, sono state ricavate 1.500 bottiglie la cui vendita servirà a dare continuità ad un progetto che, come annunciato dall’assessore regionale Giampedrone, diventerà strutturale. Il percorso che ha portato alla presentazione odierna – fra una pandemia e altre difficoltà – è stato infatti possibile grazie alla sinergia fra Fondazione Casa Cardinale Maffi e Asl 5 all’interno del progetto europeo “Agricoltura Sociale” che ha visto coinvolte aziende agricole e soggetti fragili attraverso il bando emanato della Regione Liguria.

Bottiglie di Vino Prezioso

“Nel nome e nel logo su queste scatole e su queste bottiglie ci sono i colori della nostra bandiera – ha sottolineato il presidente della Fondazione Maffi Franco Falorni – il rosso come il cuore degli operatori, il verde della speranza per i familiari, il blu del futuro della Fondazione e l’oro, per i nostri Fratelli e Sorelle Preziosi. Parliamo sempre di voler trasformare i fortini in tende e con questo progetto tocchiamo con mano cosa significhi: coordinandoci, con aziende e istituzioni, creando relazioni che danno forza e speranza. Ci tengo a ringraziare Regione Liguria e Andrea Marcesini, un amico caro che è riuscito a produrre un vino che riscalda i cuori e stimola il pensiero di tutti noi”.
Un prodotto che potrà fregiarsi del marchio “Triple A” che garantisce di selezionare i vini che meglio rappresentano il territorio di provenienza. “Un vino questo – ha affermato il produttore – che dal punto di vista enoico conferma che in questo territorio non c’è solo il Vermentino, e che sotto l’aspetto sociale offre a queste persone la possibilità di vedere un domani diverso, che possono essere aiutate e a loro volta aiutare. Venire qui tutte le mattina è stata sempre un’emozione”.

“Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto – ha detto invece l’assessore regionale alle politiche sociali Giacomo Giampedrone – perché hanno avuto il merito di coniugare una visione sperimentale che merita di diventare strutturale. Questo è molto più di un ottimo vino, è il risultato tangibile ed il simbolo di un percorso che ha saputo coniugare al meglio ciò che intendiamo per inclusione, socializzazione e crescita personale. L’agricoltura sociale rappresenta infatti un’importante opportunità per promuovere l’inclusione e l’autonomia delle persone più fragili, offrendo loro la possibilità di partecipare attivamente a un’attività produttiva e di sviluppare competenze utili per il loro futuro. Ho voluto essere qui oggi per complimentarmi personalmente con questi ragazzi che con grande impegno e determinazione hanno partecipato al progetto, che vede in oggi l’esito di un percorso, probabilmente non sempre semplice, ma sicuramente ricco di grandi soddisfazioni”.

Marcesini, Rezzano e Giampedrone

L’assessore regionale all’agricoltura Alessandro Piana ha invece tenuto a ringraziare il presidente della Fondazione e tutti i partecipanti al progetto per la realizzazione di “un simbolo della riuscita della cooperazione in agricoltura sociale”. “Un modo operativo e concreto – ha fatto sapere – di mettere insieme i processi di produzione agricola con i servizi socio-sanitari e di inclusione, sempre più attenti ai soggetti fragili. Azioni come queste meritano un prosieguo e una crescente attenzione. Per questo nella programmazione futura 2023-2027 diversi asset sono dedicati all’agricoltura sociale. Il più sostanzioso, di oltre 4 milioni di euro, è dedicato agli investimenti per le aziende che svolgono o intendono diventare fattorie sociali. Un modo di incentivare gli investimenti per le attività di diversificazione aziendale che favoriscono la crescita economica e lo sviluppo sostenibile nelle zone rurali, contribuendo anche a migliorare l’equilibrio territoriale, sia in termini economici che sociali”.

Vino Prezioso cardinal maffi

Il presidente dell’Enoteca Regionale della Liguria Marco Rezzano ha invece ricordato la posa del primo filare: “Avere l’onore di versare il primo bicchiere tre anni dopo è una grande emozione. Il vino è cultura e tradizione e parla di paesaggi, territori e persone che sanno leggere questa situazione”. “La mia memoria torna invece al 17 gennaio di quattro anni fa – ha concluso Silvia Marcesini, direttrice esecutiva della struttura psichiatrica – quando abbiamo piantato le prime barbatelle. Con grande tenacia siamo arrivati fino ad oggi, non alla fine di un progetto ma alla prima tappa di un percorso che continueremo a sviluppare. Si sono create delle relazioni con l’azienda agricola ma anche con il territorio e oggi il nostro cancello è ancora più aperto e questo vino ci offre un’occasione in più per evidenziare il valore di quello che stiamo facendo”.

Vino Prezioso
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