Daniele Verde è alla soglia delle cento presenze con la maglia bianca, in un momento potenzialmente di svolta per la sua carriera e per lo Spezia stesso. La rete su rigore di Ascoli è la quarta di campionato nel 2023: poco per un calciatore con il numero 10 sulle spalle, che ne aveva segnate 8 in serie A solo due stagioni fa. Non andava a bersaglio dallo scorso aprile, mentre al Picco l’esultanza manca addirittura da maggio 2022.
Non è ancora il calciatore che chiedeva ogni pallone e che su ogni pallone costruiva una minaccia per l’area avversaria, ma per Luca D’Angelo è sicuramente un titolare. Per ora il nuovo allenatore lo ha sempre schierato da titolare, risolvendo a suo favore al Del Duca anche il possibile dualismo con Antonucci, che la partita precedente aveva marcato visita per problemi fisici.
Non è scontato, visto che il nuovo allenatore dello Spezia ha dimostrato di voler operare una scrematura piuttosto decisa in queste settimane che accompagnano al termine del girone d’andata e poi al mercato invernale. Tagliato Moutinho dopo il brutto errore contro il Parma, anche il giovane Corradini è rimasto fuori dal gruppo già in due occasioni. E poi c’è Albin Ekdal, a cui sono stati concessi scampoli contro Sampdoria e Parma, ma ieri non si è mai alzato dalla panchina.
Così la storia di Verde in aquilotto continua, almeno fino al prossimo mese. Arrivato nell’estate del 2020 dalla Grecia, lo Spezia gli ha dato la possibilità di giocare stabilmente in serie A per tre stagioni con mutua soddisfazione. Per Vincenzo Italiano era decisivo soprattutto da subentrato, con Thiago Motta un rapporto costruito anche partendo dal conflitto ma finito con numeri record (8 reti e 6 assist).
Tanti i gol di classe da ricordare, sicuramente tra i più belli mai visti da queste parti: dalla strepitosa rovesciata dell’Olimpico contro la Lazio al tiro a giro contro il Sassuolo. Non è tardi per aggiungere un altro highlight alla raccolta.
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