“Jeroen, giochi tu”. È andata più o meno così sabato pomeriggio, quando a meno di mezz’ora dall’inizio della partita contro il Parma Luca D’Angelo si è trovato a fare i conti con il nuovo stop di Bartlomiej Dragowski. Una schiena che non lascia in pace il portiere polacco, che in questi giorni si sta ancora allenando a parte e che, come nel finale dello scorso anno, soffre di lombalgia, un problema che si porta dietro da tempo e che già nell’avventura alla Fiorentina lo aveva più volte costretto allo stop. Un’emergenza a cui per fortuna lo Spezia può sopperire senza grosse difficoltà, grazie alla certezza Jeroen Zoet, l’olandese che come contro il Pisa è sceso in campo all’ultimo minuto ed è stato grande protagonista.
“Non ho avuto timori, conosco il valore del giocatore”, ha spiegato nel post gara D’Angelo commentando la partita dell’ex PSV, che si è esaltato nel finale chiudendo la porta all’attacco del Parma, arrendendosi solo al fuoco amico di Joao Moutinho. D’altronde Zoet è abituato a palcoscenici ben più importanti: per una vita protagonista ad altissimi livelli in Olanda e in Champions League, nel 2020 ha deciso di cambiare vita, accettare lo Spezia e un nuovo ruolo. Zoet si è ben presto innamorato del Golfo dei Poeti e, con la sua famiglia, ha deciso di rimanere in Italia anche una volta perso il posto da titolare, senza mai alzare la voce e reclamare spazio, anche quando i numeri uno scendevano in campo con prestazioni poco brillanti.
Ora, con Dragowski che con grande probabilità sarà out anche contro l’Ascoli, Zoet si prepara ancora una volta a difendere i pali dello Spezia, sperando anche di mandare un segnale al tecnico D’Angelo. Il polacco è sul mercato, in gennaio potrebbe lasciare lo Spezia e Zoet avrebbe così la chance di scalare le gerarchie, meritando quella maglia numero 1 che ha ormai perso da qualche anno. E con il contratto in scadenza a giugno, ecco che potrebbero poi aprirsi nuovi scenari, con un nuovo prolungamento che non è da escludere.