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La pratica in commissione

Bilancio 2024 sotto la lente, tra oneri di urbanizzazione che raddoppiano e l’Imu in arrivo anche dalle palazzine della Marina

La pratica del Dup e del bilancio di previsione 2024 ha concluso il percorso nelle commissioni Bilancio e Regolamenti e lunedì sera sarà unica protagonista della seduta di consiglio comunale. I provvedimenti che l’amministrazione comunale intende portare avanti in fatto di addizionale Irpef (che quest’anno non ha subito ritocchi), Imu, imposta di soggiorno e canoni sono state licenziate nel pomeriggio durante la seduta congiunta delle commissioni in cui l’assessore Marco Frascatore e gli altri componenti della giunta hanno risposto alle domande dell’opposizione.

Andrea Montefiori ha sin da subito sottolineato la volontà dell’amministrazione di modificare il regolamento Imu con il pagamento dell’imposta per tutti gli Appartamenti a uso turistico presenti sul territorio municipale, chiedendo se ci siano previsioni sul gettito e sostenendo che a una misura del genere, peraltro condivisa, vedrebbe giusto affiancare manovre che diano risposte sul fronte abitativo, ponendo anche migliori condizioni per i sempre più rari affitti ordinari.
L’assessore al Bilancio Frascatore e la dirigente dei Servizi finanziari, Barbara Rodighiero, hanno spiegato che si tratta di una specificazione e che già oggi tutti i titolari di Aaut dovrebbero pagare l’Imu, sia che abbiano la residenza nell’appartamento sia che non ce l’abbiano.
“Non è una manovra per fare cassa, anche perché si tratta di risorse che non sono a bilancio e di un extragettito che non abbiamo stimato”, ha risposto Frascatore.
Nel botta e risposta tra i due Montefiori ha proseguito chiedendo chiarimento sull’indebitamento. “Nel 2024 salirà a 84 milioni, che è il doppio di quello che Peracchini lamentava nel 2017 al momento del suo insediamento. Avremo da pagare 7 milioni all’anno di ristoro e poiché anche il costo del personale è aumentato a mio avviso si corre il rischio di un ingessamento del bilancio”. Il consigliere dem ha proseguito domandando lumi sui 350mila euro in più previsti per l’imposta di soggiorno, sulle maggiori entrate attese da parcheggi, mense scolastiche, Imu e oneri di urbanizzazione. E proprio su questi ultimi ha insistito: “Da 1 milione e rotti degli anni scorsi siamo passati ai 2 milioni del 2023 e andremo a 4 milioni nel 2024 . Ci deve essere un motivo. Il dato è anomalo: non ci saranno mica palazzinari in agguato?”.
Montefiori ha anche detto di aver notato nella delibera interventi che erano stati eliminati dal Piano delle opere 2023 con la promessa di reinserirle in quello dell’anno successivo con diverse fonti di finanziamento, ma di averle ritrovate uguali. Nel caso del sentiero di Fossola, citato nel dibattito, l’assessore ai Lavori pubblici Pietro Antonio Cimino ha fatto presente che è indicato il contributo di 150mila euro da parte del Parco nazionale delle Cinque Terre. “Diverso è il caso di Scalinata Cernaia, che è stata riproposta com’era”, ha fatto notare Montefiori a margine della seduta, durante la quale l’assessore aveva anche spiegato come l’amministrazione sia in cerca di nuovi finanziamenti.

L’assessore al Patrimonio Manuela Gagliardi è intervenuta sul tema delle alienazioni, sempre su richiesta del consigliere di opposizione, spiegando che quella contenuta nel bilancio è la previsione realistica delle vendite e che al momento è stato registrato molto interesse per l’edificio dell’ex casa dei Gesuiti, in Via XX settembre, andato all’asta più volte.
“L’indebitamento è di 79 milioni – ha puntualizzato Frascatore in risposta a Montefiori – e all’interno di questi mutui ci sono anche quelli per progetti imponenti come il bando del Mit per la mobilità e i lavori nelle periferie del Levante. In ogni caso siamo all’interno dei parametri previsti dalla legge e abbiamo una cassa vigorosa che ci permette di stilare il bilancio con serenità”.

Riguardo agli incrementi delle entrate sui quali aveva chiesto spiegazioni il consigliere le risposte sono giunte dalla dirigente Rodighiero: “L’imposta di soggiorno 2024 è sostanzialmente in linea con quella del 2023 e con la crescita degli ultimi anni. Per quanto riguarda le mense non ci sono aumenti delle tariffe previsti, ma intervengono gli adeguamenti Istat. I maggiori introiti dalla sosta derivano da una revisione dell’aggio riconosciuto ad Atc mobilità e parcheggi per la gestione del servizio e la riscossione della tariffa. La crescita dell’Imu da 19,3 a 20,3 milioni, infine, è legata anche all’atteso sblocco della situazione per quel che riguarda il pagamento dell’imposta da parte delle palazzine della Marina militare”.

A chiudere la discussione sono state le domande della commissaria di opposizione Patrizia Flandoli sull’addizionale Irpef, che l’anno scorso era passata tra le polemiche e le proteste dallo 0,6 allo 0,8 per cento per i redditi oltre i 15mila euro.
“Domando se sia stata presa in considerazione l’ipotesi di applicare l’aumento con gradualità sulla base del reddito. Sarebbe un modo per  andare incontro a chi è appena oltre la soglia dei 15mila euro di reddito”.
“Attuando aumenti a scaglioni ci sarebbe una differenza molto ampia nel gettito e questo non ci consentirebbe di offrire gli stessi servizi che sono in essere oggi e questo andrebbe a discapito dei più deboli. Inoltre abbiamo la fascia di esenzione più alta tra i capoluoghi della Liguria, con Savona e Imperia che non prevedono nessuna esenzione”, ha risposto Frascatore.

I presidenti di commissione Giulia Giorgi e Claudio Tancredi hanno messo ai voti il licenziamento delle pratiche: come da copione, voti favorevoli dal centrodestra e contrari dal centrosinistra. La palla passa ora al consiglio comunale.

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