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Le parole alla vigilia del parma

D’Angelo: “Dobbiamo toglierci giacca e cravatta, con il Parma qualcosa di diverso”

"La classifica pesa, comprendo la negatività ma abbiamo cinque partite e poi tutto il girone di ritorno. Dobbiamo fare la partita sempre, contro qualsiasi avversario, perché ne abbiamo la possibilità. Se ci accorgiamo che c'è qualcuno che non riesce a sopportare questa situazione lo accompagneremo alla porta"

Luca D'Angelo

In casa Spezia si vive la vigilia della sfida di domani contro il Parma, la seconda partita dell’era Luca D’Angelo, che dopo il ko contro la Sampdoria è alla caccia dei primi punti da tecnico delle Aquile: “Abbiamo recuperato Bandinelli a pieno regime, si è allenato con la squadra. Perdiamo Cassata per squalifica ma gli altri sono tutti a disposizione, compreso Antonucci che tornerà oggi ad allenarsi con la squadra”, racconta nella conferenza di vigilia, tracciando un punto su quello che è lo stato fisico della squadra, che in settimana ha sfidato la Primavera in amichevole, per testare alcuni schemi: “La partitella è servita per provare determinate soluzioni che vorremmo mettere in atto anche domani pomeriggio, ed è stata molto utile. I ragazzi ci mettono grande dedizione, non c’è bisogno di spronarli e ora tutto va messo in pratica nella partita di campionato”, spiega.

Il clima, in ogni caso, resta pesante, complice una classifica deficitaria: “I giocatori hanno le motivazioni, non è quello che manca”, assicura. “Qualcuno si porta dietro i risultati negativi della passata stagione, purtroppo anche quelli di quest’anno. Lo staff tecnico e dirigenziale deve capire quelli che sono i giocatori che possono togliersi di dosso le scorie che hanno, per rendere al meglio. Singolarmente i calciatori sono molto bravi, ma ci sono altre caratteristiche che anno messe in campo, non ultimo quello psicologico. Dobbiamo capire chi sono i ragazzi che hanno voglia di togliersi giacca e cravatta e mettersi indumenti più consoni. Devo dire che negli allenamenti i giocatori non si risparmiano, il tutto ora va traslato alla partita perché il fulcro del nostro impegno è quello. La mentalità è importante, il fioretto serve ma serve per la stoccata finale. Per farsi spazio bisogna usare atteggiamenti differenti, più fisici e agonistici. Il talento dei nostri giocatori verrà fuori se portiamo il pallone in maniera più pulita negli ultimi metri. Moro, Verde, Esposito, Cipot, Antonucci, Krollis, sono giocatore che se messi nelle condizioni di segnare segnano”.

“La classifica pesa, ma allo stesso tempo dobbiamo pensare che siamo pagati per affrontare queste difficoltà”, prosegue. “Un giocatore che vuole far parte di questa squadra deve superare questi momenti, aiutandosi da solo, senza aspettare l’aiuto di qualcun altro. Chiedo alla squadra di giocare con ardore: penso che il tifoso non aspetti altro che applaudire e incitare i suo giocatori, sono convinto che domani non mancherà il loro supporto perché non è mancato nemmeno con la Samp. Poi vedremo il risultato, ma sappiamo che mancano cinque partite alla fine del girone d’andata, e poi c’è tutto il ritorno. Comprendo la negatività, perché non siamo partiti bene, ma allo stesso tempo ci sono tante partite da disputare e una alla volta dobbiamo cercare di fare risultato, sempre, contro qualsiasi avversario, perché ne abbiamo la possibilità. Se ci accorgiamo che c’è qualcuno che non riesce a sopportare questa situazione lo accompagneremo alla porta”.

Contro il Parma potrebbe però esserci qualche modifica rispetto alla squadra vista a Genova, offensiva e obbligata in alcune scelte: “Le scelte a sinistra, una volta infortunatosi Reca, sono Elia e Moutinho che hanno caratteristiche diverse ma sono entrambi due giocatori che interpretano il ruolo in maniera offensiva. Domani affrontiamo una squadra forte, soprattutto dal punto di vista numerico. Pecchia cambia spesso, anche a fine primo tempo, riesce a far giocare tutti con risultati molto buoni. Noi giochiamo in casa, dobbiamo aiutare e farci aiutare dai tifosi. È importante che le due componenti spingano verso la stessa direzione, come hanno fatto anche a Genova e sono convinto faranno anche domani. Il tifoso se vede la squadra dare tutto di sicuro incita, poi se il risultato non va bene fischia. Ma durante la partita una mano la dà. Mi aspetto una partita di grande spirito agonistico, determinante nel calcio. A volte si dimentica, ma è la componente che non può mai mancare. La voglia di essere migliore dell’avversario è fondamentale nello sport”. Poi sull’attacco: “Dobbiamo portare a regime la maggior parte dei giocatori. Con cinque cambi diventa fondamentale chi può entrare, si può determinare un livello di gioco buono. Per quanto riguarda l’attacco, io credo che lo Spezia crei occasioni da rete, poi che segni un attaccante o un centrocampista cambia poco, noi cerchiamo di portare più gente possibile in area avversaria e ovviamente dobbiamo essere più precisi, meno leziosi in rifinitura”. 

Al Picco arriva una delle squadre più forti della B e grande accreditata alla vittoria finale, ma per lo Spezia il piano gara non varia: “Il Parma è una squadra che fa della velocità la sua arma migliore. Dovremo essere bravi a non concedere ripartenze, ma dovremo fare la nostra partita, difendendo bene innanzitutto. Poi quando ci saranno le occasioni dovremo giocare la nostra partita non pensando solo a difenderci: abbiamo giocatori per mettere in difficoltà qualsiasi difesa. Stiamo lavorando su cose che possono essere un po’ diverse rispetto a Genova. Il discorso dei due trequartisti era riferito alla partita con la Samp. A volte potremo giocare con due prime punte vere, sicuramente l’atteggiamento della squadra non deve essere attendista ma deve aggredire lì davanti. Poi molto dipende anche dall’avversario, ma non mi piace che la mia squadra aspetti, non fa parte della mia cultura e le caratteristiche dei miei giocatori sono quelli di una squadra aggressiva”. 

Out Cassata, in campo ci sarà spazio per Zurkowski: “Si è allenato tutta la settimana, è venuto fuori da un problema. Lo conosco, l’ho affrontato tante volte e mi piace molto come calciatore. È aggressivo, un centrocampista di inserimento, forza, caratteristiche che in B sono determinanti. Mi aspetto molto da lui”. Possibile chance anche per Krollis, magari a partita in corso: “È una punta centrale che ha senso del gol. Si vede negli allenamenti. Lo tengo in considerazione, come tengo in considerazione tutti i giocatori che mi dimostrano di avere voglia di stare qui allo Spezia. Si allena bene, come gli altri, avrà le sue possibilità o dall’inizio o a gara in corso”.  In chiusura, una piccola valutazione sulle prime tre settimane di lavoro. Allo Spezia c’è ancora molto lavoro da fare: “Difficile valutare a che punto siamo. La squadra si sta conoscendo, confido che domani faccia meglio rispetto a Genova, dove secondo me abbiamo giocato molto bene per sessanta minuti. Poi è stata una partita meno tattica e lì abbiamo sofferto di più, non per la spinta della Samp, ma abbiamo preso gol e non siamo riusciti a rimontare e questo è stato un difetto. Finché la partita è stata tattica ce la siamo giocata, poi gli ultimi venticinque minuti siamo andati in difficoltà a livello di personalità. La Sampdoria non ci era superiore, si poteva fare risultato”, conclude.

 

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