LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
La lettera inviata alla regione

Cinque Terre, le imprese: “Problema flussi e gruppi organizzati non si combatte aumentando il costo del treno”

Le associazioni di categoria spezzine hanno chiesto un incontro urgente alla Regione per discutere insieme la scelta di maggiorare il costo delle tariffe dei treni da e per le Cinque Terre. Lo hanno fatto nelle scorse ore con una lettera firmata da Roberto Martini, Angelo Matellini, Giuseppe Menchelli e Fabrizio Capellini, direttori di Confcommercio, Cna, Confartigianato e Conferesercenti, e indirizzata al presidente della Regione Giovanni Toti e all’assessore ai Trasporti Augusto Sartori.
Oltre che al Parco nazionale delle Cinque Terre, alle amministrazioni del territorio e alle opposizioni politiche la proposta di aumentare il prezzo delle tratte effettuate a bordo del Cinque Terre Express fa paura anche al mondo delle imprese che si inserisce nel dibattito e chiede parola.

“Il progetto di Regione Liguria – scrivono i direttori delle associazioni di categoria a Toti e Sartori – è stato calato dall’alto senza interpretare in via preventiva i nostri amministratori locali, né tanto meno le associazioni di categoria. Inoltre mesi fa il Parco nazionale delle Cinque Terre ci aveva informato di aver incaricato un soggetto per studiare i flussi turistici così da consentire all’ente di poter valutare eventuali interventi tesi a migliorarne la gestione. A oggi siamo ancora in attesa di conoscere i risultati di questo studio. Pertanto riteniamo possa essere utile affrontare questo tema, cosicché con i dati alla mano possano nascere idee alternative rispetto a quanto proposto da Regione Liguria”.
“Per questo motivo riteniamo sia opportuno incontrarci, per ragionare insieme e per cercare una soluzione condivisa per la gestione sostenibile dei flussi che non vada così fortemente a penalizzare non solo le Cinque Terre ma l’intera provincia della Spezia e il suo tessuto economico commerciale. Ci è chiaro – proseguono Confcommercio, Cna, Confartigianato e Conferesercenti – come la revisione delle tariffe del treno sia un tentativo di regolamentare i flussi turistici. Ma da anni, amministratori locali e non solo, individuano nei gruppi organizzati la criticità più importante. Riteniamo che una scelta di questo tipo non vada però a penalizzare il flusso proveniente dai gruppi organizzati, ma vada invece a disincentivare il singolo visitatore che in autonomia vorrebbe visitare le Cinque Terre. A venire penalizzato è infatti, certamente, il movimento degli ospiti all’interno del Parco ma le conseguenze sono impattanti su tutta la provincia. Anche coloro che soggiornano alla Spezia o nel Tigullio con l’intenzione di fare tappa alle Cinque Terre, saranno portati a rinunciare alla loro vacanza a causa di una tariffa che li penalizza, optando per altre mete. A questo proposito riteniamo che la fascia cosiddetta rossa sia troppo estesa e ne chiediamo almeno una riduzione”.

Martini, Matellini, Menchelli e Capellini si dicono “convinti che un costo eccessivo delle tariffe del trasporto locale abbia come conseguenza una selezione del turista per possibilità economiche. Viene inoltre fornita un’immagine distorta dei nostri luoghi – aggiungono – perché il visitatore ritenendo il prezzo del trasporto pubblico locale sproporzionato rispetto a quello di altre realtà sarà spinto a ritenere che anche il tenore di vita sia decisamente alto e che anche un semplice caffè possa avere un costo quasi “elitario”. Da non dimenticare infine come l’aumento del biglietto del treno disincentivi l’utilizzo del mezzo pubblico in favore di quello privato, ostacolando ogni logica in termini di sostenibilità ambientale”.

“In sintesi, siamo convinti che la questione relativa ai flussi turistici e quindi la criticità della gestione dei gruppi organizzati – dichiarano infine i portavoce delle imprese spezzine – non possa essere risolta e affrontata attraverso questa iniziativa di rincaro dei prezzi, che avrà invece come unica conseguenza la penalizzazione dell’intero territorio provinciale e delle attività del settore turistico che lo animano. Chiediamo quindi di poterci incontrare al più presto per discutere insieme di queste tematiche e ci auguriamo che in futuro le associazioni di categoria vengano coinvolte all’interno dei vari comitati di valutazione”, concludono.

leggi anche
Generico gennaio 2022
Non c'è ancora intesa
Tariffe Cinque Terre Express, il Direttivo del Parco avanza proposte di integrazione e chiede chiarimenti alla Regione
Turisti in stazione alle Cinque Terre
"toti vuole applicare lo stesso principio che vale per gli uffizi o il louvre"
Tariffe Cinque Terre Card, Natale: “Per la giunta regionale sarà un nuovo bancomat”
Cinque Terre, Monterosso, Riomaggiore, stazione ferroviaria, treno
"stesso principio usato agli uffizi o al louvre”
Tariffe Cinque Terre Express, Toti incontra Parco e sindaci delle Cinque Terre: “Scontistica da inizio 2024 anche per residenti e proprietari seconde case”
Treno Cinque Terre Express
Le parti si vedranno venerdì
Tariffe ferroviarie Cinque Terre, Bianchi: “Bene l’incontro per giungere a una soluzione condivisa”
Davide Natale
Partito democratico
Natale: “Aumenti treni per le Cinque Terre: uno schiaffo ai nostri imprenditori turistici”
Sottopasso stazione, passeggeri treni
Tema caldissimo, il territorio non ci sta
Treni Cinque Terre, Centi e De Benedetto: “No a logiche di profitto, nessuna ammortizzazione per il turismo stanziale. L’intero progetto deve essere rivisto” 
Nuovo piano tariffario ferrovie Cinque Terre
Il nuovo piano deciso da regione liguria
Varate nuove tariffe Cinque Terre Express. Toti: “Aumenti per i turisti, agevolazioni per studenti, residenti e proprietari di seconde case”
Giovanni Toti
"nessuna volontà di sottrarsi al confronto"
Treni Cinque Terre, Toti: “No riduzione traffico ma migliore collocazione turisti”
Donatella Bianchi
Metodo di governance partecipata
Bianchi: “Attirare i visitatori in nome della sostenibilità. Il Cets sia lo strumento”
Stazione di Levanto
Pendolari sul piede di guerra
“Nuove tariffe: l’abbonamento a un monterossino costa 118 euro l’anno, a un levantese 720”