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Un mondo complesso

Rivoluzione terzo settore complica la vita del volontariato, Vivere insieme: “Senza centri come il nostro associazioni rischiano di sparire”

Questo pomeriggio nella sede dello storico centro servizi per il volontariato sono stati illustrati una serie di dati e fatto un punto della situazione, con il riconfermato presidente Mauro Bornia e il consiglio direttivo.

Vivere insieme, Mauro Bornia cofermato presidente

Il Centro di servizi al volontariato Vivere insieme si lascia alle spalle un anno delicato e laborioso, durante il quale è stato nominato anche il rinnovato consiglio direttivo che vede ancora al “comando” Mauro Bornia. Dati e obiettivi per il 2024 sono stati illustrati questo pomeriggio nella sede di via Persio alla Spezia.
“Il 2023 è stato un anno complesso perché il cambio di normativa per il terzo settore, avvenuta un paio di anni fa, e la pandemia  – precisano da Vivere insieme – hanno avuto negli ultimi anni un forte impatto sugli enti del terzo settore e le strategie che i Centri di servizio al volontariato su tutto il territorio nazionale hanno dovuto mettere in atto per sostenerli al meglio”.
Il primo “scalino”: l’attivazione del Registro unico nazionale del terzo settore e la relativa trasmigrazione degli Enti del terzo settore dai previgenti registri, a livello nazionale il volontariato sta affrontando un cambiamento epocale e strutturale dell’essere associazione. Un elemento questo che “ha provocato e provoca non poche difficoltà specialmente alle piccole associazioni che nella nostra provincia rappresentano una netta maggioranza – spiegano da Vivere insieme -. Quest’ ultime infatti, senza un adeguato supporto dei Centri di servizi al volontariato rischierebbero di soccombere e scomparire a causa delle complessità e criticità riscontrate. Con lo scopo di fornire un supporto “vitale” ai volontari ed alle associazioni, utile ad assorbire tutte le difficoltà appena descritte, Vivere insieme negli ultimi anni ha fornito loro gratuitamente servizi di consulenza, accompagnamento e formazione specifici, utili ad affrontare questa fase particolarmente complessa e delicata. Sottolineiamo inoltre l’importanza in questo frangente tavoli di lavoro comune con la Regione Liguria e gli altri Centri di servizio al volontariato liguri utili a garantire risposte uniformi agli Ets liguri e produrre documentazione unitaria e condivisa”.
Insomma un periodo non semplice ma che comunque, per Vivere insieme, ha dato risultati importanti: “Abbiamo fornito consulenza a più di 150 enti del terzo settore prevalentemente organizzazioni di Volontariato e associazioni di promozione sociale , fornendo percorsi specifici di accompagnamento utili ad adeguare i loro statuti alla nuova normativa imposta da Codice del terzo settore, passaggio imprescindibile per la permanenza degli Ets nei registri di riferimento in attesa del passaggio al Runts”.
“Con il fine di perfezionare l’iscrizione al Runts e far fronte a tutte le novità introdotte dalla nuova normativa di settore, solo nell’ultimo biennio Vivere Insieme ha fornito oltre 600 servizi di consulenza e percorsi di accompagnamento specifici di carattere amministrativo, legale, contabile e informatico, rivolti oltre 200 enti del terzo settore del territorio provinciale. Nell’ultimo biennio il Vivere insieme ha attivato 30 percorsi formativi rivolti ai volontari degli enti del terzo settore. I percorsi formativi hanno registrato oltre 600 accessi ai corsi di formazione proposti da parte di volontari appartenenti a circa 200 differenti ets”.
Tra le attività messe in evidenza anche i progetti di promozione del volontariato e animazione territoriale. “Siamo riusciti a coinvolgere circa 200 studenti in progetti di avvicinamento al volontariato – spiegano da Vivere insieme -. Abbiamo realizzato circa 50 eventi promozionali in collaborazione con le associazioni del territorio e coinvolto oltre 100 enti del terzo settore nelle attività di animazione territoriale e nell’indagine dei bisogni, Infine abbiamo lavorato molto sull’orientamento di oltre 50 cittadini aspiranti volontari verso gli enti del terzo settore del territorio”.

Il rinnovato consiglio direttivo è così composto: Mauro Bornia è presidente, Fausto Rossi segretario, Emilio Paolo Pontali vice presidente vicario, Roberto Barichello vice presidente, Mario Borromeo amministratore. I consiglieri: Elisa Bertagnini, Alessandro Casale, Franco Cirillo, Giacomo Grande, Gianfranco Martini e Remo Righetti.  Il presidente Mauro Bornia ha commentato: “I prossimi tre anni saranno impegnativi e tutti saremo chiamati a scelte complesse. Il volontariato attraversa un momento difficile e daremo uno sguardo su quello giovanile. La riforma era necessaria ma c’è stato un aggravio da un punto di vista burocratico e anche digitale, quindi una serie di adempimenti da colmare che tutti non potevano sostenere. Come centro siamo piccoli, ma abbiamo resistito. È stata accolta anche una nostra istanza e quindi esistiamo ancora e ci evolveremo. Facciamo anche da filtro a quelle persone che vorrebbero fare volontariato ma non sanno quale strada scegliere. Il volontariato è sempre più professionalizzato, ma Vivere insieme c’è. Abbiamo voluto dare un segnale su chi siamo e cosa facciamo, restando sempre a disposizione. Le associazioni non iscritte al Runts vengono considerate decadute e cinque associazioni spezzine – conclude Bornia – non ci sono più ma non ne sono subentrate altre e siamo andati in pari”.

Per conoscere le attività svolte a favore del volontariato è disponibile il bilancio sociale di Vivere insieme sul sito www.vivereinsieme.sp.it

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