Lo Spezia rimanda ancora il giorno del riscatto e si appresta ad affrontare le ultime cinque partite del girone d’andata con l’acqua alla gola. Tra infortunati gravi (Reca), giocatori che è come se lo fossero (Moro), elementi che appaiono svuotati mentalmente (Verde) oppure deconcentrati cronicamente (Dragowski) e calciatori che vagano nel limbo dell’anonimato da troppo tempo (Antonucci), il lavoro di Luca D’Angelo si presenta improbo da qui alla fine dell’annata solare.
Risultato e statistiche della sfida contro la Sampdoria non raccontano una partita che poteva già essere chiusa nel primo tempo se Borini non avesse lasciato a casa il mirino e non ci avesse pensato la traversa a fermare Sebastiano Esposito. Lo Spezia ha mostrato la solita difficoltà a creare pericoli oltre la trequarti e il ritorno alla difesa a quattro ha ricordato perché Alvini avesse deciso a un certo punto di passare a tre. D’Angelo ha tutte le attenuanti del caso – arrivato da troppo poco e con una rosa dimezzata – ma non il gruppo, che ha dato i soliti segnali di appiattimento. La vera costante del 2023.
Se è vero che la psicologia conta almeno quanto la tattica per svoltare un’annata calcisticamente deprimente, meglio prepararsi a ciò che potrebbe succedere in settimana. Lecco e Brescia, avversarie nella lotta salvezza, recuperano i turni persi a inizio stagione hanno la chance di allungare sugli aquilotti.
Oggi per lo Spezia terzultimo la salvezza diretta, ovvero il quindicesimo posto in classifica, è a +4 in virtù dei 14 punti in classifica del Brescia che martedì (ore 18.30) scende in campo al Druso contro il Sud Tirol. La quota play out invece è a +2, con il Lecco a quota 12 punti. La neopromossa se la vede, stesso giorno e stessa ora, contro il Como di Cesc Fabregas. A Nikolaou e compagni tocca fare il tifo per le due squadre di casa, per non vedere l’obiettivo salire a +5, nell’ipotesi peggiore di due vittorie in trasferta o di vitoria del Lecco e pareggio del Brescia.
Quanto sia magro il bottino dei bianchi fino a oggi, con 15 punti da giocare, lo racconta la serie B 22/23. Le tre retrocesse della scorsa stagione girarono a 19 punti (Perugia), 20 (Spal) e 22 (Benevento). Il Cosenza salvo ai play out comunque ne aveva messi assieme 17 nel girone d’andata. Non paiono esserci neanche le sparring partner dell’annata 21/22 in cui Pordenone, Vicenza e Cosenza fecero rispettivamente 8, 10 e 12 punti avviandosi a un destino segnato. Il momento di tornare a fare la fatidica “corsa in più” è già arrivato.
leggi anche
D’Angelo: “Non avrei accettato lo Spezia se non credessi in questa squadra”
Sampdoria, Pirlo: “Con lo Spezia non era facile, bravi a non soffrire nel secondo tempo”
