Le pagelle: se l’uomo più pericoloso è Amian… Kouda si sblocca, male l’attacco

Dragowski 5,5 – Incolpevole sul primo gol subito, goffo sul secondo, quando sembra buttarsi in porta il pallone. È sorpreso e l’intervento è un po’ macchinoso. E questi di fatto sono gli unici due tiri in porta della Samp…

Amian 6 – Se deve essere lui l’uomo più pericoloso un campanello d’allarme deve accendersi. Si spinge bene in avanti, sfiora un gol e poi colpisce la traversa in occasione dell’1-1 di Kouda. Dietro mette pezze dove può, spesso lasciato solo in inferiorità numerica.

Bertola 5,5 – Salva un gol su Borini, ma soffre troppo sui lanci in verticale della Samp. Non sempre è piazzato bene e non sempre riesce a tenere gli attaccanti della Samp. Troppe volte in difficoltà nelle letture in profondità.

Nikolaou 5,5 – Meglio di Bertola nelle letture, ma è lui a farsi anticipare da Depaoli in occasione del secondo gol. Per il resto una gara di grande lotta, ma che non basta. 

Elia 6 – Quando c’è da difendere sbianca, va in difficoltà e si vede in occasione del gol di Depaoli, che gli sfugge alle spalle senza che il terzino spezzino lo degni anche solo di uno sguardo. Però attacca bene, si fa perdonare con diverse buone discese, che creano pericoli in area Samp. Dopo il primo errore la sua è una partita più che positiva e alla prima da terzino è già una buona notizia. 

Cassata 6 – Cuore e polmoni dello Spezia, svolge un lavoro preziosissimo a centrocampo, piombando su tutti i palloni e vincendo tantissimi duelli. Pulito anche in uscita, dove smista con ordine molti palloni, rischia il rosso per doppio giallo: D’Angelo lo capisce e lo toglie prima che sia troppo tardi. (Dall’84’ Ekdal sv). 

S. Esposito 5,5 – Un buon primo tempo, con uno sguardo e un atteggiamento che sembra essere molto diverso dalle ultime uscite. Recupera palla, tenta anche qualche cambio di gioco, che non è la voce con più stelle nel suo repertorio. Ma poi cala vistosamente nella ripresa, perde troppi duelli e sbaglia molto anche da fermo. Rallenta i tempi di gioco e spreca le ultime due chance: un angolo e una punizione gettati via, come i punti dello Spezia.  

Kouda 6,5 – Finalmente il primo gol, cercato, sfiorato e finalmente meritato. Sempre nel vivo dell’azione, è bravo a credere nella respinta della traversa e ribadire in rete l’1-1, poi poco dopo sfiora anche la doppietta con un colpo di testa che esce di poco. Pericoloso davanti ma non sempre attento in fase difensiva: è infatti lui a lasciare troppo spesso solo Amian, che si trova a dover gestire due uomini. (Dall’84’ Cipot sv). 

Verde 6 – Sicuramente una risposta positiva alla prima con D’Angelo in panchina. Pennella lui il pallone sulla testa di Amian in occasione del gol, poi si fa notare per qualche rincorsa a cercare di recuperare palla. Non una prova trascendentale, ma nemmeno l’encefalogramma piatto visto di recente. (Dall’84’ Krollis sv). 

Antonucci 5,5 – Da apprezzare, come sempre, il suo lavoro in fase di ripiegamento, ma si vede troppo poco in fase offensiva. Non ha molto campo, ma quando ha spazio non riesce ad essere incisivo. (Dal 72’ Zurkowski 5,5 – Entra per dare una mano in più ad Amian. Gestisce qualche pallone e lo fa con confusione). 

Moro 5,5 – Fa tanta, tanta fatica. Sempre braccato dalla morsa dei centrali della Samp, non riesce a lavorare spalle alla porta e dialogare con i compagni. È però molto caparbio: non molla mai, fa la guerra con i difensori avversari e si prende qualche fallo. Ma nel complesso si vede poco. (Dal 67’ P. Esposito 5,5 – Sulla falsariga del compagno. Lotta ma si vede poco o nulla, perdendo quasi ogni duello).  

Allenatore: Luca D’Angelo 6 – La prima sulla panchina dello Spezia è amara, ma non tutto è da buttare. La difesa a quattro è da registrare e si vede, ma da Elia riceve buone indicazioni. Meno bene l’attacco, ancora una volta troppo piatto e mai pericoloso. Dimostra di avere coraggio e idee, ma nella ripresa la squadra cala e non si vede praticamente mai in avanti. Un ko da cui ripartire e da cui deve trarre indicazioni importanti, ma la strada davanti a lui è ancora piuttosto ripida e impervia.