Si è presentato stamani, con un incontro dedicato al progetto di risistemazione della rada che prevede la realizzazione di pontili, il gruppo Lerici da difendere. “Un centinaio di persone ha deciso di costituire questo comitato, questo movimento di opinione, per cercare di capire cosa sta succedendo a Lerici – ha aperto Bernardo Ratti, consigliere comunale e presidente della Società marittima di mutuo soccorso -. Sono referente di questo gruppo, perché al di là del mio impegno nell’associazionismo, sono anche consigliere comunale civico, senza partiti alle spalle, quindi per forza di cose devo avere come riferimento la cittadinanza. Siamo preoccupati, in movimento ci sono grossi progetti che comporterebbero un cambiamento strutturale di Lerici, in peggio; un cambiamento sociale, culturale, ambientale e paesaggistico, che tra l’altro non ha chiesto nessuno”. L’iniziativa odierna, tenutasi alla sede del Comitato di frazione di Lerici (e non come inizialmente previsto all’Hotel Shelley delle palme), è stata seguita da circa settanta persone, tra chi ha trovato posto all’interno e chi subito fuori; tra i presenti, gli ex sindaci Giorgio Tedoldi e Settimo Scatena, la segretaria del Circolo Pd Lerici-San Terenzo Aurora Minichini, i consiglieri comunali Giovanni Agnellini (Lerici sogna) ed Emanuele Nebbia Colomba, esponente Dem e collega di gruppo di Ratti in Siamo il Golfo dei poeti, numerosi rappresentanti del Consiglio del Comitato di frazione lericino; al fianco di Ratti, Elena Darosi, presidente del comitato che si oppone ai pontili (presente anche la vice, l’ex assessore Olga Tartarini) e Giovanni Cortelezzi, presidente del circolo lericino di Legambiente.
Tema dell’incontro (il primo di una serie, hanno spiegato i promotori), come detto, il prospettato intervento sulla rada. “Un progetto – ha detto ancora Ratti, che ha ricordato l’invio di osservazioni al ministero – con il quale si va a mettere un mostro all’interno della rada, metà della quale sarebbe militarmente occupata da oltre un chilometro di pontili galleggiati, per quattrocento titolari. Questa è una battaglia sociale, culturale, paesaggistica, ambientale, e il progetto non sta in piedi dal punto di vista tecnico e delle condizioni meteomarine. Un progetto, ritenuto assurdo da quelli che si occupano di mare, contro il quale si è espresso anche Giovanni Soldini e contro cui sono state raccolte mille firme, tra queste anche quella dell’amministratore delegato di Sanlorenzo (non quella del menzionato Soldini, come inizialmente scritto; rettifichiamo, ndr); si dovrebbe andare a referendum di fronte a uno sconvolgimento di questo tipo”. La parola è quindi passata ad Adolfo Bastiani, comandante di marina mercantile, per un ampio intervento tecnico nel corso del quale ha illustrato una serie di rilievi critici al progetto. Rinviata al prossimo incontro, per questione di tempi, la discussione sui parcheggi interrati, comunque lambita sul finale, con Ratti che ha spiegato che in Consiglio comunale Siamo il Golfo dei poeti presenterà una mozione per chiedere di fare un referendum che oltre alle opzioni sul sito – Piazza Bacigalupi o Rotonda Vassallo – , contempli anche quella per il no al park interrato in paese (“proposta che però lo scorso anno già ci hanno bocciato”, ha sottolineato).
leggi anche
Mareggiata, il sindaco Paoletti: “Con i pontili stop alle barche che rompono gli ormeggi”
Parcheggio interrato in Rotonda Vassallo o in Piazza Bacigalupi? Ecco quando sarà il referendum
Fresco: “Pd e Tedoldi a iniziativa contro pontili, ma sono sempre stati obiettivo giunte centrosinistra”
