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Montefiori: “Eliminate dal piano di investimenti del Comune opere per 8,5 milioni di euro”

“E’ stata approvata dalla maggioranza una variazione di bilancio che anticipa, giustamente, la realizzazione dell’impianto di illuminazione del campo Montagna, in previsione dei Campionati Italiani di Atletica Leggera che si terranno alla Spezia nel 2024. Ma contestualmente sono state eliminate dal piano investimenti 2023 opere per 8,5 milioni di euro. L’amministrazione e la maggioranza sostengono che verranno finanziate in altro modo rispetto a quello previsto dal bilancio 2023. Non è però chiaro quali saranno le risorse utilizzate e quante possibilità esistano che vengano realmente assegnate al Comune della Spezia”. Lo afferma in una nota il consigliere comunale di opposizione del Partito democratico, Andrea Montefiori.

“Non si capisce – prosegue Montefiori – perché siano state eliminate dal piano investimenti: potevano essere mantenute in attesa di conoscere se esistano altri e più certi canali di finanziamento. Oggi la realtà è che opere significative e importanti per il futuro ed il profilo della città sono state cancellate dagli interventi dei prossimi anni. Vale la pena citarne alcune: dalla trasformazione in struttura ricettiva della ex scuola di Via Firenze nel Quartiere Umbertino (che significherebbe insediare una nuova funzione nel quartiere) all’efficientamento degli impianti elettrici nelle scuole comunali, dalla ristrutturazione dell’ex museo civico di Via Curtatone al nuovo campo da rugby in Valdurasca, dalla riapertura del sentiero per Fossola di Tramonti al secondo lotto di Scalinata Cernaia (tra Via XX settembre e Via XXVII marzo), dall’area di sosta a Biassa alla manutenzione straordinaria del cimitero di Marinasco, sino alla manutenzione delle strade. Inoltre, durante la discussione sulla delibera approvata lunedì – aggiunge il consigliere dem – abbiamo posto, senza riscontro di alcun genere, una questione specifica: la terrazza del Camec diverrà un magazzino. La città perde così un luogo in passato utilizzato per fare il cinema all’aperto e manifestazioni culturali di diverso genere. Lo consideriamo un grave errore: esiste infatti una necessità importante di spazi per la cultura, soprattutto dopo aver perso quello del Centro Allende, per decenni una delle principali sedi per eventi e mostre”, conclude Montefiori.

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