“Si candidino le aree di Vallegrande quale sede della futura seconda fabbrica di pannelli fotovoltaici prevista da Enel sul territorio nazionale. Quella di Catania sarà la più grande d’Europa, sancendo il potenziamento dello stabilimento 3Sun dall’attuale capacità di 200 megawattora, a circa 3 gigawatt l’anno e comporterà ricadute sul territorio molto importanti, essendo previsti circa mille posti di lavoro, tra diretti ed indiretti, e 600 milioni di euro di investimenti”. E’ parte della mozione che il gruppo consigliare del Partito Democratico ha presentato alla Spezia per chiedere alla giunta Peracchini di formulare una proposta della città in merito al futuro dell’ex centrale termoelettrica Eugenio Montale.
“Con l’abbandono del progetto di realizzazione dell’impianto di produzione di idrogeno verde sulle aree della vecchia centrale a carbone è venuto meno l’oggetto principale del Protocollo d’Intesa che la stessa aveva firmato con il Comune della Spezia il 15 giugno scorso – scrive il consigliere Marco Raffaelli, primo firmatario -. Dopo anni dall’annunciata dismissione della centrale a carbone non deve essere sprecato ulteriore tempo. Bisogna lavorare immediatamente al fine di tentare di indirizzare la riconversione industriale delle aree verso proposte concrete, che arrivino anche dal territorio, mediante una concertazione tra l’amministrazione e i soggetti interessati alla vertenza Enel”.
Enel prevede di aprire in Italia un secondo stabilimento di pannelli fotovoltaici, di dimensioni pari a quello di Catania, com’è stato anticipato da massimi dirigenti dell’azienda, durante un convegno di Unioncamere, svoltosi recentemente a Roma. “In una recente audizione in Regione Liguria i manager di Enel hanno ribadito la loro valutazione circa la localizzazione del sito sul quale far nascere la seconda fabbrica di pannelli fotovoltaici”, ricorda il Partito Democratico che chiede alla giunta di “portare tale ipotesi all’interno dei tavoli istituiti con Enel e gli stakeholders, mediante il protocollo d’intesa di giugno e ad adoperarsi nei confronti di Regione Liguria affinché anche quest’ultima promuova con Enel l’individuazione del sito della Spezia quale sede della futura nuova fabbrica”.