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"the gentle revolution of venetian painting”

L’Alte Pinakothek chiama il Museo Lia per raccontare la Venezia del Cinquecento

Apre oggi a Monaco di Baviera un'importante mostra sul rinascimento della Serenissima. La Spezia presta due dipinti di Sebastiano del Piombo che saranno esposte accanto a opere provenienti da Louvre, Uffizi, Pinacoteca di Brera, National Gallery di Londra e Metropolitan di New York.

Il prestito del Museo Lia alla Alte Pinakothek

Due importanti opere della collezione del Museo Lia prendono la strada di Monaco di Baviera. Si tratta di due tavole di Sebastiano del Piombo raffiguranti rispettivamente la Nascita e la Morte di Adone, prestate all’Alte Pinakothek di Monaco di Baviera che aprirà oggi al pubblico la mostra “Venezia 500. The Gentle Revolution of Venetian Painting” dedicata alla stagione rinascimentale veneziana.

Il Museo Lia presta due Sebastiano del Piombo alla Alte Pinakothek di Monaco di Baviera

 

“Il Museo Civico Amedeo Lia vanta capolavori di grandissimo pregio e la richiesta di prestito che ci giunge da importanti Musei europei, come appunto l’Alte Pinakothek di Monaco di Baviera, è motivo di grande orgoglio per la nostra città – dichiara il sindaco Pierluigi Peracchini –. Da alcuni mesi abbiamo rinnovato l’accordo di comodato d’uso gratuito per quanto riguarda le opere d’arte che sono presenti al museo, grazie alla collaborazione con la famiglia Lia, con importanti novità che ci consentiranno di valorizzarlo sempre più a livello nazionale e internazionale e accrescerne la notorietà.”

Sebastiano del Piombo,

 

Il nucleo della mostra è costituito da quindici capolavori della collezione permanente di Monaco, ai quali si aggiungono prestiti di opere provenienti da altri musei, tra i quali il Museo Lia, il Louvre, gli Uffizi, la Pinacoteca di Brera, la National Gallery di Londra e il Metropolitan di New York.

Sebastiano del Piombo,

 

Gli splendidi dipinti prestati dalla collezione del Museo Civico Amedeo Lia raccontano una favola mitologica, il mito del bellissimo Adone, illustrandone la prodigiosa nascita, la passione di Afrodite e la tragedia della precoce morte. Tra le opere più apprezzate del Museo Lia, in effetti le due tavole, dopo una lunga attribuzione a Giorgione, sono state con maggior pertinenza riportate al catalogo del giovane Sebastiano Luciani, detto in seguito del Piombo per essere nominato, a Roma, piombatore pontificio.

Dal dialogo con le opere selezionate in occasione di questo grande evento espositivo emergeranno con chiarezza gli sviluppi e le innovazioni artistiche apportate dalla pittura veneziana, quando, al principio del Cinquecento, il colore diviene vero protagonista. Ai dipinti sono associati disegni e sculture, opere in marmo e legno a dimostrazione, come dice il titolo della mostra, della gentile rivoluzione messa in atto a Venezia, tanto nella laguna che nella terraferma, in quegli straordinari decenni.

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