Finalmente Szymon Zurkowski. A quasi un anno dal suo arrivo allo Spezia, al Barbera le Aquile hanno potuto assaporare quelle che sono le qualità del polacco, che in maglia bianca non si erano quasi mai viste. Una prestazione di alto livello da parte dell’ex centrocampista della Fiorentina, impreziosita dall’assist per il gol di Pio Esposito, che sembrava aver messo in cassaforte la partita contro il Palermo, e che si spera possa essere solo l’inizio di una nuova vita per Zurkowski, che allo Spezia non è mai riuscito ad esprimersi ad alti livelli.
“Sto pensando di dargli una chance importante, lo vedo bene”. Massimiliano Alvini alla vigilia della trasferta di Palermo lo aveva detto: Zurko è un giocatore forte, può dare tantissimo allo Spezia, ma era bloccato da qualcosa che non gli permetteva di essere il giocatore ammirato ad Empoli. D’altronde i suoi nove mesi allo in maglia bianca sono stati molto vicini ad un incubo ad occhi aperti. I problemi fisici ne hanno minato l’inserimento, il giocatore non ha avuto continuità, ha giocato pochissimo nella seconda parte della scorsa stagione e ha avuto anche sul piede il pallone della salvezza, all’Olimpico contro la Roma, non riuscendo però a ribadirlo in rete. La scorsa annata si è chiusa con una retrocessione che sembrava porre fine alla sua parentesi allo Spezia, ma in estate Zurko ha scelto di restare, ha rifiutato l’Empoli e altre squadre in Europa per ritrovarsi e per dimostrare di poter tornare ad essere il giocatore che era.
Anche questo inizio stagione però non si è rivelato positivo. Nonostante il polacco abbia allontanato i problemi fisici, le prestazioni non hanno quasi mai convinto fino in fondo. Zurkowski sembrava aver perso la luce, con prestazioni pallide, impalpabili, che lo hanno fatto scendere nelle gerarchie di Alvini, bravissimo però a tenere sul pezzo il giocatore, facendolo sentire importante, fino alla chance data contro il Palermo, in una partita più che delicata. Una chance che Zurkowski ha sfruttato al meglio, prendendosi anche una piccola rivincita. Ma un’ottantina di minuti ad alto livello non possono bastare: Zurkowski ora è chiamato a dare continuità e diventare quel trascinatore che il club sperava di aver acquistato lo scorso gennaio. E Alvini spera che quella di Palermo sia solo la prima tappa di una nuova storia per il centrocampista, che se tornasse quello di Empoli sarebbe davvero un’arma devastante per la squadra bianca.
