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Nato nel 2003 il reparto effettua oltre 300 ricoveri all'anno

Dall’intuizione di Filorizzo ai risultati di Bertoli, la cardiologia riabilitativa del San Bartolomeo compie vent’anni di attività

Questa mattina momento celebrativo nell'ospedale di Sarzana con la direzione sanitarie e le istituzioni. Cavagnaro: "Ricopre un ruolo essenziale nel percorso di cura mirato e multidisciplinare a cui i pazienti vengono sottoposti".

Vent'anni di cardiologia riabilitativa

Direzione sanitaria, personale e istituzioni hanno celebrato questa mattina al San Bartolomeo di Sarzana i primi vent’anni di attività della Cardiologia Riabilitava, nata nel 2003 grazie ad una felice intuizione dell’allora primario dei Medicina Giansalvatore Filorizzo. Un reparto che nel tempo si è specializzato in questa branca della cardiologia che era assente in Asl5 e che si occupa della cura del paziente cardiopatico dopo un evento acuto o cronico. In precedenza infatti le persone colpite da un evento cardiologico acuto o reduci da un intervento erano costretti ad emigrare fuori regione essendo il Levante ligure del tutto sprovvisto di strutture idonee. Negli ultimi vent’anni invece nell’ospedale sarzanese si è strutturato un gruppo di lavoro multidisciplinare capace di fornire tutto il supporto necessario ad accompagnare il paziente in tutte le tappe successive.

Daniele Bertoli e Giansalvatore Filorizzo

“Sono particolarmente di questa giornata – ha detto l’attuale direttore Daniele Bertoli – che rappresenta una piccola celebrazione di due decenni di intensa attività svolta per migliorare la qualità della vita dei nostri pazienti. Questo anche grazie ad un’equipe riabilitativa che coinvolge non solo cardiologi e infermieri ma anche fisioterapisti, fisiatri, psicologi, dietisti e specialisti di altre branche ben rappresentate in questo ospedale”. Un reparto – uno dei due presenti in Liguria – che prima della pandemia effettuava mediamente più di 300 ricoveri all’anno di tipo riabilitativo e dal 2022 in poi ha ripreso la sua attività regolare. Dal 2017 inoltre, in collaborazione con la struttura complessa di Oncologia, è operativo un ambulatorio cardio-oncologico che eroga, con accesso diretto, oltre 500 prestazioni all’anno per coloro che necessitano di valutazioni cardiologiche cliniche o strumentali. Un lavoro che ha visto il gruppo sarzanese particolarmente attivo anche in diversi progetti di ricerca a livello nazionale ed internazionale, che hanno portato anche alla pubblicazione dei risultati ottenuti sul alcune prestigiose riviste mediche come The Lancet o New England Journal of Medicine, mentre nel 2018 il reparto è stato premiato dall’associazione dei medici cardiologi ospedalieri fra i cinque migliori centri nazionali per i progetti di ricerca. Uno dei suoi fiori all’occhiello è infine il programma di informatizzazione della diagnostica elettrocardiografica ed ecocardiografica che ha dato vita negli ultimi 20 anni ad un archivio informatico avanzatissimo dove ogni paziente transitato in reparto o ambulatorio dispone di registrazioni dei propri dati complete e digitali sempre immediatamente accessibili.

“Quello odierno è un momento importante – ha detto il direttore generale di Asl5 Paolo Cavagnaro – perché celebriamo questa struttura degenziale fondamentale nell’assetto del dipartimento medico perché il tema della riabilitazione è importante anche in cardiologia visto l’aumento delle patologie croniche. Si tratta di un grande lavoro di equipe nel quale tutti hanno un ruolo fondamentale”. Rispondendo anche alle necessità evidenziate dal dottor Bertoli, Cavagnaro ha confermato inoltre l’impegno a fornire quanto prima alla struttura un nuovo medico e ulteriore strumentazione necessaria all’attività riabilitativa ambulatoriale.
Molto significative infine il messaggio letto dalla cardiologa Rossella Petacchi a nome di tutto il gruppo di lavoro e rivolto a Bertoli definito “un punto di riferimento e una guida per come ha sempre cercato insieme a noi una soluzione migliore per i pazienti”.

Lo staff di cardiologia riabilitativa
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