Il mal di pancia di Ekdal: “Gioco poco, non so se rimarrò allo Spezia”

“Al mio rientro dalla pausa per le nazionali incontrerò la società per capire il motivo per cui gioco così poco”.  Quel fallo di reazione che gli è costata una squalifica per tre giornate appare sotto un’ulteriore luce dopo le parole che Albin Ekdal ha rilasciato alla televisione svedese Fotbollskanalen in vista della partita di martedì tra Svezia e Belgio. Il centrocampista non ha nascosto il proprio disappunto per lo scarso utilizzo che gli è stato dedicato ultimamente nello Spezia.

“Andare in nazionale mi aiuta a essere più contento, là (alla Spezia, ndr) non vivo una situazione da sogno per tante ragioni”, ha ammesso il 34enne. E quando gli chiedono se progetta di cambiare aria. “Non ho ancora parlato di questo con la società. Ma, senza entrare nei dettagli, ritengo che avrei potuto giocare di più. Non sono stato tra i titolari quanto avrei desiderato. E’ semplice, tutti vogliono giocare. Non sono mai stato tanto in panchina in carriera, non è divertente incominciare quando hai 34 anni”.

Ekdal dunque annuncia che cercherà un confronto. “Glielo chiederò quando tornerà la prossima settimana. Ci sono probabilmente diversi motivi, ma precisamente non li conosco”. Ekdal ha avuto una storia non facilissima con la maglia bianca. Inizialmente stoppato dalla fascite plantare, è diventato un titolare in quello che è stato il periodo peggiore della gestione di Leonardo Semplici. In estate avrebbe potuto liberarsi a zero grazie a una clausola sul suo contratto, ma questo non si è verificato. Anche per mancanza di pretendenti.

Con un contratto, piuttosto oneroso, in scadenza a giugno 2024, la prospettiva di un rinnovo al momento è remota. “Ho un contratto fino alla prossima estate, vediamo se lo onorerò fino alla fine o me ne andrò prima. Se non dovessi giocare, potrei guardarmi attorno. Nulla di ancora deciso comunque. Quanto voglio giocare ancora? Finché il fisico me lo permette. Non ho fretta di smettere”.