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L'intervista

Moggia: “Per Monterosso una grande estate. La vera criticità sono le comitive turistiche che danno il senso di soffocamento”

Continua il viaggio di Cds fra i comuni delle celebratissime Cinque Terre. Il sindaco di Monterosso: "Faccio appello all’onestà intellettuale dei miei concittadini residenti, che sono tutti coinvolti in modo diretto e indiretto nel comparto del turismo: ma se ci fosse davvero una flessione sensibile di presenze, in quanti ne sarebbero contenti?""

Non ha dubbi il sindaco di Monterosso Emanuele Moggia: “L’estate monterossina è andata alla grande”. I turisti provengono da ogni parte del globo, l’offerta culturale è stata lunga e di qualità, le presenze da record. Residenti e villeggianti hanno applaudito al ritorno della musica, dall’orchestra all’alba ai bescantanti tra i caruggi, ma hanno applaudito anche alle storie raccontate da Daniela Brunelli della rivista manoscritta Lucciola, il primo blog del Novecento, tra le cui pagine le visionarie del Novecento discutevano di diritto al voto, attività filantropiche, lotta contro l’analfabetismo, interventismo di guerra. “È una serata di cui vado particolarmente fiero – commenta a Città della Spezia il primo cittadino – perché è un’incredibile storia riscoperta e perché è un’iniziativa, come quella dedicata alla genitorialità, concepita e costruita proprio in questi uffici, nei ritagli dal tempo amministrativo”.

 

Emanuele Moggia

 

Un tempo che si deve necessariamente misurare con i flussi turistici. Ci si scontra continuamente con il tema del sovraffollamento: sul treno negli orari di punta, per mare nei giorni in cui gli scarichi eccedono, nei carruggi al passaggio di gruppi numerati al seguito di una bandierina: “È una tematica da contestualizzare e ridimensionare – dichiara Moggia -. La vera criticità sono le comitive turistiche che danno il senso di soffocamento. Si è cercato di interloquire con tour operator e Autorità di Sistema Portuale per limitare il fenomeno, chiaramente senza successo poiché è una partita economica di libera imprenditoria. Per il resto, in alcuni momenti noti, come i ponti e le feste comandate, si possono prendere contromisure. Faccio appello all’onestà intellettuale dei miei concittadini residenti, che sono tutti coinvolti in modo diretto e indiretto nel comparto del turismo: ma se ci fosse davvero una flessione sensibile di presenze, in quanti ne sarebbero contenti?”. Prosegue la domanda retorica: “Quello turistico è un fenomeno commerciale. È vero, è un turismo mordi e fuggi, un turismo che sporca, che tende a spendere poco, ma chiediamoci quanto siamo disposti a cambiare il paradigma dell’offerta per imporre un’altra domanda. Oltre le calamite tutte uguali e il fritto congelato”.

 

Spiaggia Monterosso fuori stagione

 

Si sente mormorare per le vie “non è più la Monterosso di una volta”. Ovvio: non è più “una volta”. Il mondo è cambiato, le abitudini sono cambiate e anche la natura cambia. I limoni stanno timidamente mettendo il fiore, le rose in terrazzo stanno fiorendo per la terza volta nell’anno. Come si può dunque accompagnare questi cambiamenti dalla postazione del Municipio? “Dipende cosa si cerca: visibilità immediata o un celato lavoro alla radice? Oggi sei ganzo se sei impopolare, anche in politica. Per esempio: metto un biglietto di 5 euro per l’ingresso a Venezia. O… – ribadisce il primo cittadino – sulla Via dell’Amore. Difendere il diritto costituzionale alla libera circolazione, limitare l’attracco contemporaneo dei battelli in banchina, battere i pugni sui tavoli dell’Rfi per adeguare le stazioni con nuovi sottopassi e ascensori, lavorare sottotraccia: sono scelte impopolari. Ho a cuore il canale scolmatore: quel che si vede in superficie è l’erba nei canali, ma studi dimostrano che è il completamento del canale scolmatore che permetterà di avere pochi centimetri d’acqua in via Roma in caso di esondazioni e allagamenti. Eppure, sarebbe più semplice spendere i soldi per togliere l’erba che deturpa la vista. Non devo appagare l’occhio e l’estetica, devo pensare a cosa lasciare alle nuove generazioni”.

 

Spiaggia Monterosso fuori stagione

 

Sono tuttavia comprensibili, complice il promemoria del calendario sul mese di ottobre, mese di alluvioni, le richieste di sfalcio nei canali. In Via IV novembre tra la vegetazione spuntano anche pile di rifiuti. “La battaglia contro l’inciviltà delle persone si combatte su tanti fronti, non possiamo averne controllo totale”. Tra poco bar e ristoranti cominceranno a chiudere, Monterosso è pronta al letargo invernale? “Il regolamento dello scorso anno rimane valido e sarà per la prima volta attuato questo inverno. Abbiamo stilato un calendario di aperture con tutti i ristoratori in modo da garantire un minimo di servizio di ristorazione non soltanto per i turisti, ma anche per i residenti stessi. Vedremo se i patti e le aspettative saranno rispettate”.

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