Ripartire dopo una retrocessione non è mai facile e l’inizio stagione dello Spezia ha solamente dimostrato quello che negli anni i numeri avevano già palesato. Il salto indietro dalla Serie A alla Serie B lascia sempre strascichi e sono soprattutto le partenze a pesare sulle stagioni delle neo-retrocesse, che hanno quasi sempre come obiettivo quello di tornare il prima possibile in Serie A. Le tre cadute dello scorso anno, Spezia, Cremonese e Sampdoria, sono tutte partite ad handicap. I grigiorossi, i migliori di questo trio, hanno raccolto 13 punti e sono in zona playoff, avendo però già cambiato allenatore. Diverso il discorso per lo Spezia, che ha una partita in meno e ha solo 6 punti in classifica, e la Sampdoria, penalizzata in classifica e al penultimo posto, con solo 4 punti. Confrontando gli ultimi cinque campionati di B la Samp ha il peggiore score delle retrocesse dalla B, che però hanno quasi sempre palesato difficoltà nel ripartire.
Considerando le quindici retrocesse degli ultimi cinque anni, le migliori partenze ad un quarto del campionato sono state quelle di Spal e Lecce nel 2018-2019 e del Genoa, lo scorso anno. Tutte e tre hanno raccolto 18 punti in nove giornate, ma solamente i liguri hanno poi ottenuto la promozione a fine anno, con la Spal che chiuse addirittura nona e il Lecce che si arrese ai playoff. Di poco sotto il Verona del 2018-2019, che ottenne 17 punti e strappò la Serie A ai playoff, mentre si arresero in post season sia il Benevento del 2021-2022 (16 punti), sia l’Empoli del 2019-2020, che si qualificò ai playoff da ottavo e uscì subito.
Via via tutte le altre, da chi floppò totalmente come il Parma del 2021-2022, che dopo nove giornate aveva solo 10 punti e chiuse dodicesimo, a chi come il Crotone riuscì addirittura a retrocedere, dopo 7 punti in nove turni. Sono diverse le squadre retrocesse dalla A in linea con i numeri odierni dello Spezia, dal Frosinone del 2019-2020, che non riuscì a tornare in massima serie sconfitto proprio dalle Aquile di Italiano in finale playoff, passando per il Venezia dello scorso anno, che di punti ne aveva 8 ma che poi riuscì a rialzarsi nella seconda parte di stagione, raggiungendo i playoff. Non partì bene, ma comunque meglio di questo Spezia, anche il Cagliari dello scorso anno, che alla nona giornata era riuscito ad alzare la testa, sfruttando però anche il cambio in panchina, che vide Ranieri subentrare a Liverani.
I numeri, dunque, raccontano di quante siano le difficoltà nel ripartire dopo una retrocessione e come siano solo pochi i casi di squadre capaci di rialzasi sin da subito e dare una sterzata al campionato già da inizio stagione. Ma dopo un inizio complesso, tutte e quindici le retrocesse degli ultimi cinque anni si sono poi trovate dinnanzi ad un bivio e lì si è capito chi potesse fare la differenza e chi invece sarebbe stato costretto ad un anno di mediocrità. Ora, come più volte spiegato da mister Alvini, starà allo Spezia reagire, dando finalmente il via al suo campionato dopo un primo atto di studio. Alla ripesa le Aquile potranno finalmente tornare a contare sul Picco e sul suo calore, e dopo i quattro punti nelle ultime due uscite dovranno dare continuità di risultati per riuscire ad uscire dalle zone grigie della classifica e allontanare lo spettro di un anno mediocre.
