LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
Appello al prefetto

Sunia conferma le previsioni: “Alla Spezia sfratti in aumento del 300%, famiglie abbandonate dal 2020”

L'attacco di Franco Bravo: "La pandemia e le catastrofi socio-economiche che si sono succedute sono state completamente ignorate dai Governi di questi anni, con la colpevole aggravante del Governo Meloni, relativo alla cancellazione del Fondo di sostegno all’affitto e del Fondo per morosità incolpevole".

Sono confermate le più nefaste previsioni sull’andamento degli sfratti eseguiti da gennaio a dicembre 2022 alla Spezia. Secondo i dati ufficiali del Ministero dell’Interno nel 2020 erano state presentate agli ufficiali giudiziari 73 richieste di esecuzione di sfratto, nello stesso anno ne sono stati eseguiti con gli ufficiali giudiziari 22, nel 2021 erano state presentate agli ufficiali giudiziari 178 richieste di esecuzione di sfratto, nello stesso anno ne sono stati eseguiti con gli ufficali giudiziari 54. Nel 2022 sono state presentate agli ufficiali giudiziari 357 richieste di esecuzione di sfratto con un aumento del 100% rispetto all’anno precedente, nello stesso anno ne sono stati eseguiti con gli ufficali giudiziari 170 con un aumento di circa il 300 % rispetto al 2021. “Come avevamo ampiamente denunciato nel corso degli ultimi due anni, la situazione è precipitata – denuncia Franco Bravo, segretario Generale Regionale SUNIA -. Lo stato in cui ci troviamo è frutto della totale assenza di politiche di sostegno alla locazione e allo stato di abbandono in cui sono state lasciate le famiglie dal 2020 in poi. La pandemia e le catastrofi socio-economiche che si sono succedute sono state completamente ignorate dai Governi di questi anni, con la colpevole aggravante del Governo Meloni, relativo alla cancellazione del Fondo di sostegno all’affitto e del Fondo per morosità incolpevole. Riteniamo che, a questo punto, non sia rinviabile un confronto serio su come far fronte allo stato di emergenza che investe nella nostra città centinaia di famiglie colpite da un provvedimento di sfratto e tutte quelle di cui non si hanno dati dal Ministero ma che lo hanno ricevuto nel 2023.

Secondo Sunia non è difficile pensare che Il 2023 sarà peggiore perché si vedranno gli effetti anche dell’eliminazione dei sussidi tra cui il Reddito di cittadinanza che interveniva anche a supporto del contributo all’affitto. “Non serve solo il ripristino dei Fondi tagliati, ma serve un rifinanziamento almeno tre volte superiore a quello del 2022 che aveva coperto a livello nazionale molto parzialment il reale fabbisogno – continua Bravo che è anche Commissario Straordinario SUNIA La Spezia -. Ma c’è soprattutto bisogno di un nuovo piano casa capace di rispondere progressivamente ad una domanda che chiede affitti sostenibili e che nella nostra provincia riguarda almeno 3000 famiglie di cui almeno 2000 nel solo Comune capoluogo.Il bando appena concluso registra oltre 2000 domande. Statisticamente Arte riesce ad assegnare mediamente dalle 60 alle 80 case all’anno questo significa che ci vorranno oltre 25 anni per dare un alloggio a tutti coloro che hanno presentato domanda. Tutto questo nonostante ci siano attualmente circa 350 alloggi popolari sfitti in attesa di finanziamenti per una loro ristrutturazione e successiva assegnazione. Di fronte a questa situazione chiediamo al Prefetto della Spezia di convocare le Organizzazioni Sindacali degli Inquilini,della Proprietà edilizia ,dell’Arte,del Comune della Spezia,per affrontare questa situazione e per dar voce con forza alla richiesta di un piano casa che consenta anche alla nostra città la costruzione,il recupero e l ‘acquisto di centinaia di alloggi da destinare all’affitto di coloro che hanno presentato domanda e che diversamente rischiano di attendere invano una casa popolare.

Più informazioni
leggi anche
Bed and Breakfast
Sono quasi 1.700 strutture ricettive
Bilancio, dal 2024 via al pagamento dell’Imu per tutti gli appartamenti a uso turistico spezzini. Il Pd: “Nessuna misura a favore degli affitti tradizionali”
Franco Bravo
Parte una petizione
Spezzina attende un decennio e ottiene la casa popolare, Sunia: “Ci vorranno quarant’anni per tutte le assegnazioni”