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Rifiuti, le perplessità di Arcola sulla raccolta spezzina: “Cassonetti di intelligente hanno solo la portella”

La sindaca Paganini: "Passare al nuovo metodo senza introdurre un sistema di riconoscimento puntuale del sacchetto è una presa in giro". L'assessore Romeo: "Nessuno sa cosa viene buttato dentro".

Generico ottobre 2023
Nel riquadro, l'assessore Romeo e la sindaca Paganini. Sullo sfondo, cassonetti della raccolta rifiuti alla Spezia.

La discussione sulla mozione sull’impianto rifiuti in località Groppolo tenutasi in occasione della seduta del consiglio comunale di Arcola del 28 settembre scorso (si veda QUI) ha visto anche un passaggio sulle modalità della raccolta differenziata. Ad avviarlo, l’assessore all’Ambiente, Salvatore Romeo, partendo dall’incontro sull’impianto di Groppolo avuto lo scorso luglio con gli attori istituzionali coinvolti: “C’erano Provincia, Asl, Arpal e per la prima volta era presente anche il Comune della Spezia, al quale è stato richiesto espressamente di valutare anche la tipologia della raccolta differenziata che viene effettuata nel capoluogo – ha detto Romeo -. Mentre in gran parte dei comuni della provincia, tra cui il nostro, viene adottato il porta a porta, alla Spezia ci sono i famosi cassonetti intelligenti, dove di intelligente probabilmente c’è solo la portella che si apre con la scheda, ma poi quello che ci va dentro nessuno lo sa. Questo comporta dei gravi problemi all’interno del sito, perché nel momento in cui non c’è una raccolta differenziata seria, selezionata, fatta bene, succede che magari entra dell’umido insieme alla plastica, si decompone, fermenta, specialmente d’estate, attirando animali, come i gabbiani, con tutto quello che comporta per le abitazioni circostanti”.

“Sul tema della gestione, del trattamento e della selezione dei rifiuti ho posto la mia attenzione sin dal 2020 – così in consiglio la sindaca Monica Paganini – e mi sono fatta un’idea: in questi quattro anni per quanto riguarda il tema della gestione dei rifiuti e della modifica del Piano regionale rifiuti, le cose non sono state risolte, direi che si sono complicate, anche per le scelte di cui ha parlato l’assessore Romeo. Passare dal porta a porta alle campane intelligenti senza introdurre un sistema di riconoscimento puntuale del sacchetto è una presa in giro. Ma lo sappiamo come funziona il procedimento di raccolta, trattamento, smaltimento e selezione dei rifiuti? Perché dobbiamo partire da lì. Sarà allora nostro impegno occuparci anche del tema più elevato, quello del Piano rifiuti regionale, che tocca e dovrà toccare tutti e sul quale dovremo ricominciare a discutere, approfondendo, studiando e dando alternative, non solo criticando, alternative che spero saranno prese in considerazione”.

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