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Il debutto è un omaggio al quartiere di fossitermi

Ecco “Mainstream”. A Fuoriluogo è l’anno delle novità: spettacoli anticipati, nuovi abbonamenti e il social bar

Andrea Cerri ha presentato in Comune l’edizione ampliata: “Fuori Luogo è un progetto consolidato nel territorio spezzino, che si svolge principalmente al Dialma, ma che è conosciuto a livello internazionale. Gli Scarti che rappresento e dirigo hanno avuto un riconoscimento ministeriale come Centro di produzione d’innovazione della Liguria, un’attestazione di valore che testimonia quanto Fuori Luogo sia seguito dall’esterno da operatori di settore e artisti”.

La tredicesima edizione di Fuori Luogo ripartirà dalla zona che ha riqualificato, dalla sua gente, “quei de Fositermi”, con un’indagine della compagnia toscana degli Omini, la quale passerà quindici giorni nel quartiere, per viverlo e assorbirne umori e parole, modi di dire, sfoghi e desideri e, quindi, portarlo sul palco il 13 ottobre. Andrea Cerri ha presentato in Comune l’edizione ampliata: “Fuori Luogo è un progetto consolidato nel territorio spezzino, che si svolge principalmente al Dialma, ma che è conosciuto a livello internazionale. Gli Scarti che rappresento e dirigo hanno avuto un riconoscimento ministeriale come Centro di produzione d’innovazione della Liguria, un’attestazione di valore che testimonia quanto Fuori Luogo sia seguito dall’esterno da operatori di settore e artisti”. Nel contesto della presentazione di questa mattina, il sindaco Peracchini ha colto l’occasione per ringraziare la compagnia: “Grazie agli Scarti e alla nuova vita che abbiamo voluto dare assieme al Dialma. È un percorso che è nato anche da scontri, tuttavia di inequivocabile successo. Permettetemi di dire che Fuori Luogo sia sempre meno ‘fuori’ e sempre più ‘luogo’. Noi qui attuiamo uno dei principi cardine della nostra Costituzione, che è il principio della sussidiarietà, esplicitato negli articoli 117 e 118. Per noi è importante porre delle domande a noi stessi, sperimentare, mescolare le generazioni e includere, scoprire percorsi di sofferenza e aneliti di anime”. Vicini ai più deboli, facendo gruppo, geograficamente e non solo. “Il radicamento nel territorio si esprime anche – continua il sindaco – nel ripristino dell’intitolazione dell’auditorium a Lucio Battisti, cerimonia prevista il 21 ottobre con una serata musicale dal titolo Sì Viaggiare”.

 

Presentazione Fuoriluogo 2023

 

Diciannove spettacoli che rappresentano il meglio della scena contemporanea italiana e internazionale, due festival – uno dedicato agli artisti under30 e l’altro alle arti performative – progetti speciali e incontri con gli artisti,  approfondimenti con i protagonisti, e tantissimi eventi e laboratori. Tre le novità della stagione: l’anticipo alle 20:30 dell’orario degli spettacoli, la diversificazione delle categorie di abbonamento, volte a far partecipare quelle fasce più deboli che per vocazione sin dalla sua origine Fuori Luogo include e, infine, l’inaugurazione del Social Bar, gestito da La Luna Blu nell’ambito di un progetto in collaborazione e con il contributo di Fondazione Carispezia, Fondazione Aut Aut e La Luna Blu, per l’inserimento lavorativo di ragazzi con autismo. Prosegue Cerri: “Fuori Luogo sta diventando sempre più contenitore di progetti. Avremo in cartellone due progetti internazionali, uno con il collettivo berlinese Rimini Protokoll, che rappresenta una delle compagnie europee più importanti; l’altro con il regista catalano Roger Bernat, che al centro delle sue opere mette la partecipazione diretta degli spettatori. Ci saranno poi artisti già di casa e nuove produzioni. All’interno di Fuori Luogo trovano spazio esperienze di lunga data, come Per Aspera ad Astra, progetto che coinvolge undici case circondariali italiane, il Festival primaverile under 30, il Festival Fisiko! di teatro e danza. Novità costituisce il festival Profeti in Patria, attraverso cui ci siamo proposti di riportare alla Spezia artisti che si sono allontanati dalla loro città natale, spesso in polemica per la mancanza di spazi artistici disponibili, per proseguire la propria carriera all’estero. Abbiamo mantenuto i piccoli workshop del Tea Time e il Fuori Luogo Kids”.

“A me spetta sottolineare la parte meno bella, meno colorata, – dichiara Alessandra De Simone, ATS Dialma – ci confrontiamo con il sindaco e con la città continuamente, perché soltanto condividendo si può realizzare una proposta virtuosa. E noi stiamo dimostrando che, non senza difficoltà, tutto si può fare, come dimostra il grande lavoro di efficientamento energetico che stiamo ultimando sulla struttura, che resterà di proprietà del Comune. Ho ricevuto richieste da città più grandi: ci chiedono quale sia la nostra ricetta. Non abbiamo dosi precise: ma è un modello valido. E la condivisione è una parola chiave. Vorrei soltanto sottolineare all’interno del cartellone lo spettacolo su Giacomo Matteotti, corredato da un percorso didattico, in occasione dei 100 anni dalla sua morte, e il convegno che si terrà dal 17 al 19 ottobre sul coordinamento nazionale della scena teatrale contemporanea italiana, che vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Antonio Parente, direttore generale del Ministero della Cultura per la sezione Spettacolo e Francesco Giambrone, presidente AGIS e sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma. Sì, sarà un convegno nazionale, importante per scoprire le modifiche sul DM dello Spettacolo e seguire i cambiamenti delle politiche culturali dello spettacolo e sarà alla Spezia!”.

 

Presentazione Fuoriluogo 2023

 

Di seguito il cartellone completo della stagione, dal provocatorio titolo “Mainstream“:

Ad inaugurare questa stagione Fuori Luogo sarà uno speciale lavoro dedicato alla Spezia e in particolare a Fossitermi, quartiere che da sempre ospita la rassegna ed è casa per Scarti: venerdì 13 e sabato 14 ottobre debutta “Al di là della Scorza- Indagine lampo a Fossitermi” de Gli Omini, gruppo toscano caustico e amatissimo, formato da Francesco Rotelli, Giulia Zacchini e Luca Zacchini che metterà radici per una settimana nel quartiere abitando ogni bar, negozio, ristorante, panchina e parchetto, rubando alla cittadinanza le sue stesse storie, assorbendo e ascoltano tutto ciò che li circonda, uomini, donne, vecchi, bambini, matti di città e di quartiere, per poi restituirle in scena. Un lavoro da non perdere che Fuori Luogo ha voluto fortissimamente per rimarcare un’appartenenza e una compenetrazione nel tessuto sociale della città.

 

Gli Omini

 

Da martedì 17 a giovedì 19 ottobre per la prima volta alla Spezia si terrà l’Assemblea Nazionale C.Re.S.Co. importante e fondamentale coordinamento nazionale che raccoglie e rappresenta oltre 200 promotori nel settore culturale: artisti, professionisti, strutture e festival che utilizzano i nuovi linguaggi della scena, ponendosi, quale interlocutore propositivo presso le istituzioni nazionali (MiC, MAECI, MIM) e regionali, facendosi portavoce di istanze collettive. In particolare il 19 ottobre avrà luogo la tavola rotonda Per un ecosistema dello spettacolo dal vivo dedicata sia all’analisi delle politiche nazionali e territoriali, sia all’approfondimento di temi di grande attualità come la sostenibilità ambientale, l’accessibilità e l’inclusione analizzati nell’ambito dello spettacolo dal vivo in dialogo con Istituzioni, esperti e operatori.

La rassegna prosegue poi sabato 4 novembre con Circo Kafka, spettacolo tratto da “Il processo di Franz Kafka”, con Roberto Abbiati e la partecipazione di Johannes Schlosser per la regia di Claudio Morganti, che ne cura anche le musiche insieme a Schlosser, per la produzione di Teatro Metastasio di Prato, TPE Teatro Piemonte Europa. Lo spazio scenico è un surrogato di circo. È il dramma, o forse la commedia, di K, che si sveglia una mattina e trova poliziotti vestiti di tutto punto nella sua camera.

 

Con la carabina

 

Sabato 18 novembre Fuori Luogo ospita la Compagnia Licia Lanera, che torna alla Spezia per presentare “Con la carabina”, di Pauline Peyrade, con Danilo Giuva e Ermelinda Nasuto, spettacolo Premio UBU 2022 come migliore regia e miglior testo straniero/scrittura drammaturgica (messi in scena da compagnie o artisti italiani). Nato dalla penna della drammaturga francese Pauline Peyrade Con la carabina è un testo lucido e imparziale, che supera la supposta dicotomia tra buoni e cattivi, analizzando i meccanismi culturali e antropologici alla base della violenza di genere. La scena, un non luogo claustrofobico e violento, ospita solo due attori, Ermelinda Nasuto e Danilo Giuva, ora adolescenti ora adulti.

La regista e drammaturga Fabiana Iacozzilli sarà a Fuori Luogo sabato 25 novembre con “La classe”, un docupuppets per marionette e uomini, una storia che nasce dai ricordi delle scuole elementari all’istituto Suore di Carità legati alla sua maestra, Suor Lidia. I pupazzi si muovono senza pathos su tavolacci che rimandano a banchi di scuola, ma anche a tavoli operatori o da macello. Un rito collettivo, in bilico tra La classe morta di Tadeusz Kantor e I cannibali di George Tabori, in cui gli adulti rileggono i ricordi di un’infanzia vissuta nella paura di buscarle.

 

La classe (ph. Valeria Tornasulo)

 

Venerdì 1 e sabato 2 dicembre il maestro Premio Ubu Massimiliano Civica, spesso ospite a Fuori Luogo, presenta la conferenza-spettacolo L’Angelo e la Mosca, commento sul teatro di grandi Mistici, produzione Teatro Metastasio di Prato: racconti, facezie e buffi indovinelli da sempre utilizzati dai grandi Maestri dell’Occidente e dell’Oriente per “contrabbandare” insegnamenti profondi, per aprire il cuore degli uomini a una comprensione più elevata della realtà. I racconti del Baal Shem Tov e dei Rebbe dello Chassidismo, le storie dei Sufi e le poesie di Jalal al-Din Rumi, gli indovinelli dello Zen e le parabole di Jesù nei Vangeli Apocrifi serviranno per provare ad illustrare e spiegare aspetti, comportamenti e situazioni del mondo del Teatro e dei suoi protagonisti.

Sabato 9 dicembre tornano i Tony Clifton Circus, già ospiti nella scorsa edizione, in scena questa volta con Christmas Forever- eutanasia di un mito sovrappeso, un viaggio folle ed esilarante tra le pieghe di un mito contemporaneo, simbolo assoluto della tendenza al consumismo senza limiti, una delle divinità dell’Olimpo dell’immaginario collettivo: Babbo Natale, santo, vecchio, saggio e supereroe, rapito con l’intenzione di ucciderlo.

Il 2023 per Fuori Luogo si chiude venerdì 22 dicembre con un altro atteso ritorno alla Spezia: “I Sacchi di Sabbia” con “La commedia più antica del mondo, un discorso su Gli Acarnesi di Aristofane”, un’opera che oggi nessuno mette più in scena ma che possiede un dispositivo comico, ripulito dai cascami del tempo, ancora esplosivo. Con un ghigno rabbioso e idealista, Aristofane costruisce un nuovo mondo libero da ingiustizie e ipocrisie, dove non esistono la povertà e la guerra.

Sarà una prestigiosa produzione SCARTI – che dopo il debutto a Spezia andrà direttamente al Piccolo Teatro di Milano .- il primo spettacolo dell’anno, giovedì 25 e venerdì 26 gennaio 2024: Bidibibodibiboo, testo finalista alla 56a edizione del Premio Riccione per il Teatro, di Francesco Alberici – già Premio Ubu under35 – anche in scena con Daniele Turconi, Salvatore Aronica, Maria Aaris e Andrea Narsi. Prodotto da SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione in coproduzione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Ente Autonomo Teatro Stabile di Bolzano e creato nell’ambito dell’École des Maîtres 2020/21. Con grande tenerezza e dissacrante ironia Alberici racconta le scelte e le rinunce, i sogni e le grandi paure di una generazione alle prese con un mondo del lavoro drammaticamente spietato. La giuria della 56a edizione del Premio Riccione per il Teatro ha sottolineato come «con un’efficace e misurata composizione, l’autore, racconti con asciutta verosimiglianza ed efficacia, la caduta agli inferi aziendali del protagonista: attacchi, vergogna, licenziamento, omissione, liberazione.»

Sabato 17 febbraio l’attore Filippo Nigro, tra i volti più interessanti del cinema e del teatro italiano, sarà a Fuori Luogo con Fabrizio Arcuri per presentare Every Brilliant Thing (Le cose per cui vale la pena vivere), testo scritto da Duncan Macmillan nel 2013, una narrazione scandita da liste di cose per cui vale la pena vivere, un racconto in forma di confessione composto da piccole illuminazioni, incontri e manie, nel quale l’attore mette a fuoco il rapporto con il padre, il fallimento del suo matrimonio e la ricerca di aiuto nei momenti di difficoltà. Ne esce una lista imprevedibile, emozionante e personalissima, fatta di episodi e aneddoti catturati al volo dal protagonista a margine di libri, scontrini e sottobicchieri.

 

Filippo Nigro (ph.Alessandro Calvi)

 

Sabato 24 febbraio grande appuntamento con la scena artistica internazionale: il collettivo Rimini Protokoll – tra i più importanti innovatori teatrali degli ultimi venticinque anni – presenta a Spezia Uncanny Valley, dove un robot umanoide riproduce in tutto e per tutto una persona reale, il drammaturgo tedesco Thomas Melle. Cosa significa per l’originale quando la copia prende il suo posto? L’originale può conoscersi meglio attraverso il suo doppio elettronico? Perché se da un lato la somiglianza facilita il processo di accettazione, se il robot è troppo simile a un essere umano proviamo una strana diffidenza? Che cos’è umano e cosa macchina? Il pubblico è invitato a lasciarsi andare in un viaggio attraverso la valle del perturbante (uncanny valley).

Venerdì 15 e sabato 16 marzo Balletto Civile propone Davidson, spettacolo danzato tratto dalla sceneggiatura de Il Padre Selvaggio di Pier Paolo Pasolini, storia di un ragazzo nero sensibile e acuto, proveniente da una tribù dell’Africa, e del suo incontro con un insegnante progressista e tormentato – una figura di frontiera alter ego dello stesso Pasolini – che cerca di dare ai suoi ragazzi un’istruzione moderna e anticolonialista. In Davidson i corpi di Maurizio Camilli e Confident Frank dialogano tra loro affrontando questioni politiche e poetiche come il rapporto tra bianchi e neri, il problema della libertà e della democrazia e il difficile rapporto che intercorre tra noi e l’altro.

Sabato 23 marzo il pubblico sarà invitato a riflettere sul senso della militanza politica, sui diritti della cittadinanza e sugli ideali di libertà e democrazia, ma anche sul teatro come strumento poetico e politico grazie a Giacomo di Teatro dei Borgia, già ospiti a Fuori Luogo nel 2023 con la trilogia La Città dei Miti. Lo spettacolo vuole porre in risalto il discorso politico di Matteotti, mettendo a confronto due dei suoi interventi in Parlamento: quello del 31 gennaio 1921, in cui denuncia le connivenze tra le forze politiche borghesi e le squadracce fasciste, e quello del 30 maggio 1924, l’ultima seduta a cui partecipò prima di essere assassinato, in cui contesta i risultati delle elezioni dell’aprile di quell’anno. I discorsi di Matteotti vengono riproposti nella loro nuda e terrificante verità e veicolati dal corpo di Elena Cotugno, unica attrice in scena.

La rassegna prosegue sabato 6 aprile con “La Scelta” del regista catalano Roger Bernat / FFF. Come si scelgono gli spettacoli per un festival? Quali sono i ragionamenti che una direzione artistica affronta? Esistono criteri puramente estetici? Da che spettacolo mentale, da che copione ideologico tiriamo fuori le nostre opinioni sugli spettacoli altrui? Quali gli scontri, le discussioni artistiche, economiche, etiche e politiche? In questo spettacolo Bernat – famoso per i suoi dispositivi partecipati in cui gli spettatori diventano spett-attori – lascia ai partecipanti la responsabilità di rispondere a queste domande e di scegliere, insieme, uno spettacolo che sarà programmato nella prossima stagione di Fuori Luogo La Spezia.

A chiudere questa variegata stagione di Fuori Luogo sarà sabato 20 aprile l’intenso e talentuoso Gianluca Stetur, artista che negli anni ha lavorato con i più grandi nomi del teatro e che a Spezia conduce spesso laboratori per attori, con Buio Caligola, spettacolo diretto da Ombretta Nai, prodotto da SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione. A maggio 2024 si terrà inoltre lo spettacolo finale del progetto di formazione No Recess!, laboratorio permanente con gli studenti delle scuole superiori della Spezia, che quest’anno, per la prima volta, si unisce a “Tutta la vita davanti. Festival di teatro per vecchi del futuro”, con un’intera settimana di spettacoli dedicati alla creatività Under 35. Infine, per il primo anno, in collaborazione con Fuori Luogo si terrà Senti Che Muscoli SP!, rassegna di poetry slam al Dialma, organizzata da I Mitilanti e composta da tre round ad eliminazione e una finale in cui i vincitori di ciascun round si sfideranno a colpi di versi per aggiudicarsi lo slam. Durante la competizione poetica, i/le partecipanti recitano testi scritti di proprio pugno, sottoponendosi alla valutazione di una giuria composta da cinque elementi estratti a sorte tra il pubblico. Non sono ammessi né accompagnamenti musicali, né oggetti e costumi di scena.

 

ABBONAMENTI
Abbonamento a 13 spettacoli c/o Il Dialma
intero 160 €
ridotto (under 30 e over 65) 110 €
Scarti e altre convenzioni 85 €
studenti Under 19 55 €
L’abbonamento dà diritto al biglietto ridotto/convenzionato per gli spettacoli di Fuori Luogo che si terranno al Teatro degli Impavidi e nelle altre location

BIGLIETTI SINGOLI
intero 15 €
ridotto (under 30 e over 65) 10 €
Scarti e altre convenzioni 8 €
studenti Under 19 5 €

Per info e prenotazioni
Il Dialma, La Spezia – 3332489192
(anche messaggio whatsapp)
biglietteria@fuoriluogoteatro.it
orari biglietteria fino al 13 ottobre per campagna abbonamento: mar, mer, giov dalle 15 alle 20/ venerdì dalle 10 alle 13

Biglietti e abbonamenti acquistabili anche presso la biglietteria del Teatro degli Impavidi
3464026006
teatroimpavidi@associazionescarti.it
(dal lun al sab 9.30-13.00 e il giovedì anche il pomeriggio dalle 16 alle 19)
e online su Vivaticket

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