“Sono convinto che per i Colli di Luni sia stata una vendemmia eccezionale”. Paolo Bosoni non nasconde il proprio entusiasmo per descrivere la raccolta da poco conclusa anche il Val di Magra dove i produttori hanno già avviato le fasi successive – dal travaso all’imbottigliamento, a seconda dei tempi che variano da cantina a cantina – che a breve porteranno sulle tavole di mezzo mondo il Vermentino e le altre eccellenze enoiche del nostro territorio.
“Abbiamo avuto la pioggia, il sole e il caldo – prosegue il fondatore di Cantine Lunae – e fortunatamente non ci sono state grandinate. Tutti abbiamo portato a casa una buona quantità d’uva, forse leggermente inferiore all’anno scorso ma che darà bianchi longevi e rossi strutturati. Per la mia famiglia è stata un’annata da ricordare anche perché abbiamo svolto la prima vendemmia nella nuova cantina a Luni che ci ha permesso di lavorare ancora meglio e svolgere tutto in maniera più efficace e snella”.
Di “un’annata tosta e difficile” parla invece Gilda Musetti, vignaiola de Il Torchio a Castelnuovo Magra con il fratello Edoardo: “Come azienda biologica abbiamo avuto qualche problema in più soprattutto nel periodo primaverile – aggiunge – ma possiamo dire che senza i fastidi dati dalla peronospora (microrganismo che porta a defogliazione e perdita di grappoli) sarebbe stata una vendemmia fantastica. Siamo comunque molto soddisfatti, c’è sstato forse un calo fra il 12% e il 15% della produzione rispetto a un anno fa ma l’uva e i mosti sono molto belli”.
Problemi riscontrati a Luni anche da Andrea Marcesini de La Felce, azienda che da tempo è entrata nel circuito “Triple A”. “E’ stata – dice – una delle stagioni più faticose degli ultimi venticinque anni, soprattutto a causa dei problemi fitosanitari i quali però, se da un lato ci hanno fatto perdere un po’ di uva, dall’altro hanno aiutato quella rimasta ad essere migliore. Siamo stati fortunati perché non ci sono state grandinate e il gran caldo di agosto ha determinato una qualità molto buona, avremo vini caldi come l’estate che abbiamo trascorso”.
Dal “Punto G” di Palvotrisia a Castelnuovo Magra Roberto Petacchi dell’Azienda Agricola Giacomelli sottolinea: “La qualità dell’uva è ottima, la quantità discreta visti i problemi riscontrati in estate. Tutto sommato abbiamo lavorato bene, non possiamo che essere contenti dell’annata complessiva. Il clima? È innegabile che negli ultimi anni qualcosa sia cambiato, la vendemmia inizia in anticipo ma la vigna si adatta abbastanza velocemente a questi mutamenti e noi di conseguenza”.
“Purtroppo ormai ogni annata si porta dietro le sue anomalie – osserva Claudio Felisso di Maneterra, i cui vigneti sono adagiati fra Castelnuovo e Fosdinovo – la scorsa stagione era stata caratterizzata dalla siccità, questa dalla peronospora. Per quanto mi riguarda fortunatamente i danni sono stai molto contenuti, ho avuto qualche problema nei vigneti più giovani con l’ultima ondata di calore ma complessivamente l’annata è stata buona. C’è stato un leggero calo quantitativo ma la qualità è stata sicuramente soddisfacente”.
Infine Davide Neri, anima con il fratello Alessandro dell’Azienda agricola Il Monticello di Sarzana: “Mi associo senza dubbio a chi ha parlato di una grandissima annata. Rispetto alle precedenti è stata molto dura sotto il profilo fitosanitario, soprattutto verso giugno, ma nelle settimane successive non ci sono state grandinate e questo è stato fondamentale visto che in molte altre zone d’Italia le conseguenze del maltempo sono state evidenti. Siamo stati graziati ma abbiamo lavorato anche bene: i macchinari molto performanti acquistati negli ultimi anni ci hanno permesso di affrontare la fase più delicata, e le persone che lavorano con noi hanno fatto il resto. Siamo contentissimi – conclude – perché abbiamo portato a casa uva bella e abbondante e questo ci ha ripagato dei sacrifici, fatti come tutti i colleghi, nei mesi più delicati. È stata una vendemmia stratosferica”.
