“Dopo aver appreso la perdita della campagna Audax, campagna che impiega 10 operatori telefonici all’interno dell’azienda CDS (ex Call&Call) e vinta dall’azienda Phonetica la quale, tramite la clausola sociale, avrebbe dovuto assorbire i sopracitati lavoratori, apprendiamo, anzi, scopriamo con molta amarezza, che i lavoratori non saranno assorbiti perché Phonetica non ritiene applicabili le formule di lavoro agile o smart working per la commessa e impone come sede di lavoro Torino”. Lo affermano le segreterie Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, intervenendo in difesa dei 10 dipendenti della sede spezzina di CDS.
“Ricordiamo a Phonetica che la clausola sociale nel settore call center – proseguono i sindacati – è prevista da una legge dello Stato, che demanda al Contratto nazionale di riferimento la regolamentazione di tempi, forme e modalità delle condizioni di passaggio. Prassi che ha consolidato oltre 20mila lavoratori transitati in circa 300 cambi di appalto nell’ultimo quinquennio, alle medesime condizioni economiche e contrattuali e nel rispetto del principio di territorialità. Inoltre, apprendiamo che l’interruzione del servizio sarà già a partire da venerdì 29 non rispettando i termini contrattuali del 12 ottobre”.
Le sigle di categoria, ricevuto il mandato dai lavoratori dichiarano sciopero per i giorni 27, 28, 29 settembre per tutti i turni di lavoro e chiedono fortemente a Phonetica di ripensare a questa scellerata decisione che creerebbe un problema sociale e territoriale già in una situazione precaria.