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10 punti e 47 azioni

Infezioni ospedaliere e batteri resistenti, Asl 5 firma la “Carta della salute”

Dieci punti e 47 azioni per migliorare la prevenzione delle infezioni correlate all'assistenza sanitaria sulla base di un documento stilato da Cittadinanzattiva e Fiaso. Cavagnaro: "Non sarà un'adesione simbolica".

Tortorelli, Cavagnaro, La Regina

Dieci punti e 47 azioni per migliorare la prevenzione dalle infezioni correlate all’assistenza sanitaria. Li hanno stilati Cittadinanzattiva e Fiaso, federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere, trovando la sponda dell’Asl 5 Spezzino che le ha adottate e intende, sulla base di queste, porsi una serie di obiettivi e formare i propri dipendenti. La Carta della qualità e della sicurezza delle cure è stata presentata questa mattina, pochi giorni dopo la giornata mondiale della sicurezza dei pazienti e delle cure del 17 settembre.

I punti chiave proposti sono maggiore trasparenza; umanizzazione ed informazione; responsabilità chiare; risorse; sorveglianza e controllo delle infezioni e dell’antimicrobico resistenza; procedure di igiene, sterilizzazione e sanificazione; motivazione, consapevolezza, comportamenti responsabili; organizzazione a prova di sicurezza e qualità; partecipazione: informazioni e confronto.

“La nostra non è un’adesione simbolica – spiega il direttore Asl 5 Paolo Cavagnaro – ma ci poniamo con un atteggiamento critico, ne facciamo un punto di partenza e uno di arrivo. Il nostro scopo è il miglioramento dei servizi. Ci daremo un cronoprogramma e ci daremo delle priorità in dialogo con le associazioni e organizzndo incontri aperti alla cittadinanza e agli operatori sanitari, a cui la carta è già stata presentata”. L’Asl 5 ha infatti acquisito la carta ad agosto, stilando a propria volta un report delle azioni già intraprese e di quelle da intraprendere. In pratica ha preso le misure del vestito che punta a indossare nei prossimi anni.

Tortorelli, Cavagnaro, La Regina

 

Tra i punti più sentiti il miglioramento della comunicazione tra utenti e sanitari, la revisione e standardizzazione dei consensi informati, gli incontri con categorie a rischio e la verifica dei protocolli di sicurezza. “La carta nasce condivisa con le associazioni, e questa è già una novità – sottolinea la dottoressa Micaela La Regina, responsabile area gestione rischio clinico -. Da parte nostra è stata valutata dal Comitato consultivo misto. Abbiamo creato dei diagrammi riassuntivi standard per standard dividendo gli indicatori per colore a seconda dello stato di soddisfazione degli obiettivi”.

Per l’avvocato Rino Tortorelli di Cittadinanzattiva, si tratta di un “passaggio di collaborazione tra cittadini e azienda per garantire sicurezza delle cure e anche per far riaffezionare i cittadini al servizio pubblico, che deve essere considerato casa propria. Chiederemo di calendarizzare incontri per discutere tempi, modi e soprattutto ottenere le risorse necessarie. Riconosciamo un atto di coraggio dell’azienda nel declinare gli impegni a fronte, purtroppo, della nota e storica carenza di risorse umane della nostra Asl e della pericolosa spada di Damocle del canone per la costruzione del Nuovo Felettino”.

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