Quando si parla di turismo alla Spezia il quadro sembra essere abbastanza chiaro: da una situazione marginale a settore forte che deve crescere e migliorare perché qualcosa ancora manca per alzare l’asticella. Lo spunto arriva dal segretario generale della Camera di Commercio Marco Casarino, ieri, durante la presentazione del nuovo battello Riomaior. L’occasione si è prestata per il battesimo dell’imbarcazione ma non è mancato un ragionamento sul comparto turistico che regolarmente alimenta dibattiti e pensieri sui flussi costanti, territori presi d’assalto e servizi offerti.
Nell’affresco di Casarino emerge una definizione che bene si sposa con tutto ciò che è golfo: tumultuoso come le onde del mare, un’attrazione fatale per i visitatori di tutto il mondo. “Abbiamo vissuto un momento tumultuoso della crescita del turismo che riguarda tutti gli aspetti . Non abbiamo avuto lo sviluppo di alberghi in termini sia qualitativi che quantitativi. E’ esponenziale l’aumento di tutte le forme di ricettività extralberghiera, una modalità di accoglienza di cui oggi si parla molto. Servono alberghi grandi, belli e i luoghi che possano ospitarli, perché se l’offerta è variegata diventa forte, altrimenti otterremmo l’esatto contrario. La Spezia è passata da 500mila visitatori a 3milioni e mezzo. Siamo davanti a una realtà totalmente diversa che coinvolge tutta la provincia”.
Nel corso della presentazione Casarino ha illustrato quelle che potrebbero essere le prospettive per il turismo usando il termine francese “durable”, nel caso dello Spezzino accostandolo alla sostenibilità. “Va data una stabilità strategica – ha aggiunto – è quindi necessario mettere ordine nei flussi, dare durevolezza alla nostra capacità di prospettare il territorio nel mondo e nelle fiere. Se prendiamo come esempio la navigazione è da sottolineare che è presente in tutte le fiere nazionali e internazionali del turismo. Bisogna ragionare sul non lasciarla sola in questo percorso e pensare anche a un contorno di supporto. E’ necessario dunque sistematizzare tutto ciò che segue la sostenibilità perché significa durabilità”.