La porta del ritorno di Grecia si restringe per Daniele Verde. Il numero 99 dello Spezia, ormai un separato in casa, ha pochi giorni per trovare una sistemazione e lasciare la truppa aquilotta dopo tre anni tra straordinari gesti tecnici e un’annata, la scorsa, di problemi fisici che lo hanno molto limitato.
Il confronto netto con i tifosi avuto a Follo negli scorsi giorni, alla vigilia della partita contro il Como, lo ha riguardato in maniera diretta. Era arrivato a seguito delle due esclusioni decise da Massimiliano Alvini, che non lo aveva valutato in condizione di giocare serenamente causa il desiderio di cambiare aria. Tuttavia il tecnico toscano, anche in considerazione di un calciomercato che lascia qualche lacuna in rosa e un attacco molto giovane, gli aveva aperto le braccia anche a sessione invernale chiusa.
Non si sono registrate però aperture da parte del calciatore. Anzi, ieri il suo agente avrebbe avuto contatti diretti con quell’Aek Atene da cui Mauro Meluso lo prelevò nel 2020, facendo l’anno dopo scattare il riscatto a 600mila euro con la salvezza targata Vincenzo Italiano. Pare che però dalla Grecia non siano arrivati spiragli decisivi e così radiomercato adesso dà la Turchia come ultimo campionato di livello rimasto aggredibile. Che sia Basaksehir o Antalyaspor, le soluzioni si restringono mentre il termine del 15 settembre si avvicina.
E’ l’ultimo caso di calciomercato che rimane da dirimere. Un fattore che è anche ambientale, perché in casa aquilotta ci sono equilibri e gerarchie da ricreare, con Nikolaou, Bandinelli, Salvatore Esposito, Dragowski ed Ekdal che spiccano tra i senatori; senza contare Muhl, che sconta problemi di adattamento ma era capitano all’Austria Vienna fino a pochi mesi fa. Attorno a questi gira la squadra più giovane della serie B e a loro si chiede di accompagnare la crescita di tutti.
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