Traffico sulla A12, dove i circa 130 chilometri che separano La Spezia ed Empoli sono stati più affollati che mai quest’estate. Merito di un calciomercato che ha visto tanti scambi tra la dirigenza toscana e quella spezzina, che ha accolto in maglia bianca il capitano del club azzurro, Filippo Bandinelli, cedendo il proprio capitano, Emmanuel Gyasi, e un’anima spezzina come Simone Bastoni, proprio nell’ultimo giorno della sessione, che si è aggiunto anche a Viktor Kovalenko e Daniel Maldini, altri acquisti estivi del club toscano.
“Sono convinto possano darci una mano”. A parlare ai microfoni di Città della Spezia è Fabrizio Corsi, lo storico presidente dell’Empoli, che racconta il passaggio in maglia azzurra delle due bandiere spezzine: “Gyasi e Bastoni sono ragazzi che abbiamo conosciuto come avversari, li abbiamo molto apprezzati per le loro doti di dinamismo e tecnica, oltre che di volontà, per cui abbiamo pensato potessero essere utili alla nostra causa e abbiamo portato a casa queste operazioni in entrata”, racconta. “Speriamo che possano rendere al massimo come è normale che sia. Il nostro ambiente è un ambiente che si predispone molto verso i giocatori nuovi, che possono adattarsi bene. Rispondiamo bene alle difficoltà che può trovare la squadra o il calciatore singolo. In questo momento non siamo partiti bene, ma sono certo che l’ambiente ci aiuterà a trovare l’equilibrio giusto, cosa che da altre parti magari non possono fare”, prosegue il numero uno empolese.
E per Gyasi e Bastoni ad Empoli, c’è chi come Filippo Bandinelli ha svolto percorso contrario, lasciando il club di Corsi dopo anni da protagonista alla caccia di una nuova avventura: “Pippo è un giocatore importante, che ha fatto parte della storia degli ultimi anni di Empoli. Due campionati di B, due di A da protagonista, ma più che il giocatore ci mancherà la persona. Filippo è una persona speciale, un uomo speciale, che sicuramente si farà valere sul campo e nello spogliatoio. Sono quei distacchi dolorosi ma dovuti rispetto alle situazioni che si vengono a creare in certe squadre. Sono tanti anni che gestisco l’Empoli, ma ancora è difficile e doloroso accettare certe separazioni”, spiega Corsi.
Ma quest’estate anche un altro giocatore dello Spezia avrebbe potuto vestire la maglia dell’Empoli, in questo caso però per una seconda avventura: Szymon Zurkowski. Il presidente Corsi racconta di come il club abbia provato a strapparlo allo Spezia, senza però risultati: “Szymon è ragazzo speciale, un giocatore importante. A noi ha dato una mano importante, sia in Serie B che in Serie A, ci sarebbe piaciuto avesse potuto darci una mano anche quest’anno. Ci dispiace, è molto legato al nostro ambiente e lo sarà sempre visto che qui ha trovato una situazione particolare, sia per lui che per la sua famiglia. Non ho avuto modo di sentirlo direttamente, abbiamo parlato con il procuratore ma non s’è fatto nulla. Farà sicuramente bene allo Spezia, è un giocatore che può fare la differenza sia in Serie B che in A”, racconta Corsi, che poi parla anche di un altro ex empolese che quest’estate sarebbe potuto tornare in Toscana, Bartlomiej Dragowski: “Ho visto la partita con il Sudtirol, mi è sembrato abbia fatto una buona prestazione. È un ragazzo speciale, un portiere forte. Il miglior anno in A forse l’ha fatto qui ad Empoli, nonostante la retrocessione all’ultimo con la sconfitta di San Siro contro l’Inter. Abbiamo pensato a riportarlo qui, poi alla fine abbiamo fatto i conti con i nostri equilibri economici. Drago inizia a guadagnare abbastanza per quelli che sono i nostri parametri, abbiamo fatto una valutazione in questo senso e non per il valore del ragazzo, che a noi sarebbe andato benissimo come portiere”, spiega Corsi.
E in chiusura, un’ultima battuta sull’arrivo di Simone Bastoni, che ha raggiunto Empoli proprio nell’ultimo giorno di mercato, in un’operazione lampo che Fabrizio Corsi racconta in poche parole: “Abbiamo trovato terreno fertile con Bastoni. Siamo un ambiente che è molto apprezzato, magari non da calciatori di profili altissimi, ma da buoni giocatori. Lui è cresciuto nello Spezia, ma Empoli può essere una piazza che penso possa piacergli. Sono convinto ci darà una grossa mano, è un ragazzo molto serio e attaccato alla professione, ce ne siamo resi conto subito”, conclude il presidente.