Lo Spezia esce dal calciomercato estivo ridimensionato rispetto alle ambizioni di due mesi fa. E’ una squadra completamente diversa da quella che ha lasciato la serie A, una rosa che aveva mosso gli osservatori a inserirla nel novero delle favorite per i primissimi posti della serie B 23/24. Una prospettiva che probabilmente pochi confermerebbero oggi, soprattutto di fronte alla prospettiva che anche Verde e Ferrer salutino nei prossimi giorni per andare all’estero.
Con le cessioni di Bourabia e Bastoni e l’arrivo di Elia, operazioni dell’ultimo giorno, si completa una rivoluzione profonda, tesa a lasciarsi alle spalle la scorie della retrocessione. In mano a Massimiliano Alvini rimane un gruppo con un’età media bassa, che non a caso nelle due partite giocate ha già schierato due delle tre formazioni più giovani del campionato appena iniziato. Sarà necessario un periodo di rodaggio prima di capire il potenziale reale della squadra.
La formazione sulla carta gira attorno a un centrocampo che appare il reparto più solido e assortito. Qui arrivano due calciatori di provata esperienza in categoria come Bandinelli e Cassata, che si aggiungono ai vari Salvatore Esposito, Ekdal e Zurkowski, contattato da più di una squadra nelle ultime ore di trattative ma pronto a respingere le avance per non tradire la parola data. Ci sono qualità tecniche e umane insomma su cui contare.
La difesa invece appare incompleta e potrebbe spingere il tecnico a un ripensamento tattico rispetto allo schieramento a quattro visto finora. Pochi i terzini in rosa: Amian a destra rimarrà presto solo (Ferrer andrà all’estero) ed è da rimotivare. Dietro a lui l’ex primavera Pietra. A sinistra ci sono Reca e Moutinho, con il polacco non sorretto dalla tenuta fisica e il portoghese tutto da valutare nel calcio italiano.
Altro aspetto da considerare sono le qualità di Muhl e Gelashvili, chiamati a non fa rimpiangere l’infortunato Wisniewski, che sarebbe stato uno dei leader della squadra. Nikolaou è un titolare, Hristov da attendere visti i problemi estivi. Bertola e Serpe elementi buoni per le emergenze, che ci si può solo augurare non si debbano affrontare.
In attacco tutto gira attorno alla cifra tecnica di Antonucci, l’acquisto più importante dell’estate, anche economicamente. Moro ha avuto un inizio tra luci e ombre ma è calciatore di categoria, da provare sul campo Pio Esposito e Krollis. Il primo Kouda visto finora fa ben sperare, a Cipot invece andrà trovata la collocazione migliore. Un’incognita Elia, non tanto tecnicamente quanto in virtù del post operazione al ginocchio. Sono tutti giovani o giovanissimi. Anche qui ad Alvini sarà richiesto di metterci quel qualcosa in più. La quota salvezza è a 45 punti.