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Catanzaro-spezia 3-0

E’ uno Spezia supponente e il Catanzaro lo riporta sulla terra

Moro sbaglia un rigore nel primo tempo e la squadra di Alvini si scioglie nella ripresa. Malissimo la vecchia guardia. Sei gol presi in due partite di campionato.

Dragowski (ph Spezia Calcio)

CATANZARO-SPEZIA 3-0

52′ Biasci, 59′ Nikolaou (aut), 73′ Pompetti

 

CATANZARO (4-4-2): Fulignati; Situm, Scognamillo, Brighenti, Krajnc; Sounas (62′ Olivieri), Ghion, Pontisso (69′ Pompetti), Vandeputte; Biasci (79′ Verna) Donnarumma), Iemmello (69′ D’Andrea). (Sala, Krastev, Curcio, Brignola, Stoppa, Brignola, Katseris).

All. Vincenzo Vivarini

SPEZIA (4-3-3): Dragowski; Amian, Muhl, Nikolaou, Bastoni (72′ Moutinho); Bandinelli (60′ Zurkowski), S.Esposito, Cassata; Kouda (60′ Krollis), Moro (64′ P.Esposito), Antonucci (72′ Cipot). (Zoet, Zovko, Ekdal, Pietra, Gelashvili, Candelari, Hristov).

All. Massimiliano Alvini

 

Arbitro: Luca Zufferli (Udine).

Assistenti: Mattia Scarpa (Reggio Emilia), Mario Davide Arace (Lugo di Romagna).

Quarto ufficiale: Mattia Ubaldi (Roma 1).

Var e Avar: Daniele Paterna (Teramo), Giacomo Paganessi (Bergamo)

Angoli: 5-5

Ammoniti: Amian, Scognamillo, Bandinelli

Espulso: Olivieri al 94′ per fallo di reazione.

Recupero: 2′ e 5′.

Note: Moro sbaglia un rigore al 20′

 

Cronaca

Lo Spezia cade pesantemente al Ceravolo di Catanzaro nella terza giornata della serie B 23/24. Finisce 3-0 per i padroni di casa, tutte le reti nel secondo tempo. Nel primo, i bianchi avevano sbagliato un rigore con Moro. Deciso passo indietro per la squadra di Alvini, che ha gestito un possesso palla sterile per quasi un’ora di gioco, sparendo poi dal campo dopo il primo gol subito.

E’ la nuova esclusione di Daniele Verde a fare rumore in casa Spezia a circa un’ora dalla difficile trasferta di Catanzaro. Massimiliano Alvini, che solo due giorni fa definiva il calciatore “nel progetto” invitandolo a dare il massimo “per sé stesso e per la squadra”, decide di relegarlo alla tribuna. L’esortazione pubblica non ha evidentemente trovato terreno fertile nel numero 99. Al suo posto c’è Kouda, che vince il ballottaggio con l’altro under Cipot, mentre Bastoni prende il posto dell’infortunato Reca. Il mancino di Piana Battolla è vicecapitano, mentre la fascia finisce ancora sul braccio di Nikolaou.

Partita che nasce subito sui contrasti uno contro uno e sui fischi di Zuffanti, che nel primo quarto d’ora interrompe il gioco spessissimo. Poi è lo Spezia a iniziare a gestire il pallone e subito propiziarsi l’episodio. Muhl in arretramento passa a Dragowski in uscita, sale male la difesa del Catanzaro e il polacco trova una palombella lunghissima che Kouda, scattato sul filo, stoppa con l’esterno del piede venendo toccato in area al momento della conclusione. E’ calcio di rigore, che però Moro calcia malissimo, lento e centrale, consegnandolo a Fulignati.

Alla mezz’ora Amian sembra cercarsi il cartellino con il lanternino, tamponando due volte Vandeputte a palla lontana nel giro di una manciata di secondi. Scognamillo lo segue a ruota, abbattendo un Antonucci che per 32 minuti non si è praticamente visto in campo. Davvero poche le emozioni, una la offre Situm mettendo dentro (40′) un pallone rasoterra dopo una manovra avvolgente, ma trovando il buon posizionamento di Muhl.

Secondo tempo in cui lo Spezia gioca controvento in una serata di raffiche potenti. Un fattore di cui tenere conto, che rende i rilanci dalla propria porta impraticabili. I bianchi però partono bene al 49′ hanno una buona occasione con Moro lanciato da Bandinelli, ma non bravo a leggere la traiettoria del pallone per la deviazione decisiva. Il monologo però viene interrotto dal primo tiro nello specchio del Catanzaro, che passa in vantaggio con Biasci al termine di un’azione di contropiede. Il tiro dell’attaccante di casa è tutt’altro che imparabile, ma Dragowski si fa beffare sul proprio palo.

I calabresi battono qualche calcio d’angolo uno dietro l’altro, mentre lo Spezia prova a far ripartire il palleggio. L’unica cosa che parte però è un calcio di punizione da distanza siderale di Vandeputte, che con il vento arriva in area teso, deviazione micidiale di Nikolaou nella propria porta e raddoppio (59′). Una mazzata, che muove Alvini ai primi cambi: Krollis per Kouda e Zurkowski per Bandinelli.

Moro è scomparso dopo il rigore sbagliato e torna in panchina poco dopo l’ora di gioco a favore di Pio Esposito. Ma ormai è la partita che vuole Vivarini, che mette la squadra dietro in attesa del contropiede. Al 68′ Bastoni disinnesca un 4 contro 1 in ripartenza gestito malissimo da Ghion, facendo suonare un altro campanello d’allarme che però nessuno ascolta. Cinque minuti dopo Nikolaou rilancia alto, il vento consegna il pallone al Catanzaro che sfrutta l’elemento in maniera completamente diversa: tiro potentissimo di Pompetti che sbatte sul palo e fa 3-0 (73′). La partita finisce lì, c’è tempo solo per segnalare il fallo di reazione di Olivieri che gli vale un rosso a tempo scaduto.

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