Coetaneo dello stadio “Alberto Picco”, il “Nicola Ceravolo” di Catanzaro non vedeva lo Spezia in campo da ben 86 anni. Mercoledì sera sarà infatti il terzo Catanzaro-Spezia della storia, ancora una volta in serie B. Ultimo precedente nell’aprile del 1937, in una primavera non banale per le vicende legate alla maglia bianca.
Era infatti la squadra di mister Guido Gianfardoni, capace di arrivare a una manciata di punti dalla promozione in serie A grazie a una serie di 11 risultati utili consecutivi nel finale di un girone di ritorno fatto di poche sconfitte, poche vittorie e tanti pareggi. Ben sei solo nelle ultime sei giornate, che permisero all’Atalanta di mantenere il vantaggio sulle inseguitrici, Modena e Spezia, e la seconda posizione dietro il forte Livorno.
Nello 0-0 di Catanzaro andarono in campo Agostini, Farina, Santillo II, Curotto, Michelini, Venturini, Calzolai, Petrocchi, Benassi, Scategni e Zuliani. Mancava Giovanni Bermone, il bomber che l’anno prima aveva segnato la bellezza di 31 reti in 22 partite in serie C.
Era stato pareggio senza reti anche il 29 ottobre 1930, giorno della prima trasferta assoluta a Catanzaro. Lo Spezia era allora allenato dall’ungherese Wilheilm Vilmos, che ottenne un dignitoso piazzamento a metà classifica. In campo Umer, Farina, Blecich, Andrei, Langella, Venturini, Garbini, Comar, Arella, Benassi e appunto Giovanni Bermone, che quell’anno esordiva con la maglia bianca a poco più di 16 anni d’età.