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Il tecnico parla a due giorni dal catanzaro

Alvini: “Mi sarebbe piaciuto un campionato senza stop, ma siamo concentrati”

Il tecnico si prepara alla sfida di mercoledì: "Il mercato è ancora aperto, non so quali potranno essere le dinamiche degli ultimi giorni. Gelashvili non lo conoscevo, mi fido della situazione, Corradini è giovane, deve crescere ed è nella società giusta per il suo percorso. Personalmente, come Massimiliano Alvini, penso sia arrivata l’ora che anche noi allenatori abbiamo una voce più importante per far finire anche il mercato una settimana prima. Spero di poter fare qualcosa anche io perché accada, dobbiamo poter lavorare con una gestione diversa dei calciatori"

Massimiliano Alvini

Dopo la sosta forzata per la disorganizzazione della Serie B, lo Spezia si prepara a tornare in campo per la terza giornata di Serie B, a Catanzaro, dopo alcuni giorni di importante lavoro a Follo: “Sono stati giorni importanti per migliorare fisicamente con chi era in ritardo. Abbiamo lavorato tanto dal punto di vista fisico, dal punto di vista tecnico-tattico abbiamo lavorato su quello che non abbiamo fatto bene e su cosa potevamo fare meglio. Sotto questo aspetto la squadra sin dal 10 luglio lavora forte, con professionalità, serenità, è veramente positivo. Il merito è dei calciatori”, racconta in conferenza stampa il tecnico Massimiliano Alvini, che si prepara ad una trasferta complicata: “Parlerò poco delle avversarie quest’anno, io rispetto tutti. Il Catanzaro ha qualità importanti, in possesso, non possesso. Vincenzo Vivarini è un amico, ci siamo incontrati diverse volte, sarà una partita difficile e lo sappiamo. C’è grande rispetto, è piacevole giocare là al Ceravolo dopo tanti anni, ma pensiamo a quello che vogliamo fare mercoledì sera per fare il massimo”, prosegue il tecnico.

Lo Spezia torna in campo con una partita in meno in classifica rispetto alle avverse, una circostanza che non dovrà influire mentalmente sulla squadra: “Avrei preferito giocare, avrei preferito non ci fossero X e Y in campionato, con nessuno stop per le squadre. Personalmente, come Massimiliano Alvini, penso sia arrivata l’ora che anche noi allenatori abbiamo una voce più importante per far finire anche il mercato una settimana prima. Spero di poter fare qualcosa anche io perché accada, dobbiamo poter lavorare con una gestione diversa dei calciatori. La partita in meno non può e non deve. Avrei preferito partire tutti uguali, per un equilibrio, una logica, una identità. Rispetto le decisioni, ma non fa differenza per noi avere una partita in meno. Dispiace, ma accettiamo le decisioni. Quello che conta è il verdetto del campo”.

Rispetto all’ultima sfida, lo Spezia avrà a disposizione due nuovi volti per la prossima partita, il centrale Gelashvili e il centrocampista Corradini, arrivati negli scorsi giorni. Non ci sarà, invece, Arkadiusz Reca: “Wisniewski non lo considero perché ne parleremo l’anno nuovo, per la partita di Catanzaro non abbiamo Reca, ad oggi. Vedremo da qui a mercoledì ma non sarà disponibile. Il mercato è ancora aperto, non so quali potranno essere le dinamiche degli ultimi giorni. Gelashvili non lo conoscevo, mi fido della situazione, Corradini è giovane, deve crescere ed è nella società giusta per il suo percorso”, racconta Alvini.

E il percorso per lo Spezia è ancora lungo. Sono tante le cose buone emerse dalle prime gare della stagione, ma tra i tanti aspetti positivi sono emerse anche alcune difficoltà, con i diversi gol presi nelle ultime sfide: “Questo è un percorso nuovo. Le partite fatte sono sette, tra amichevoli importanti e allenamenti congiunti come con la Fezzanese. Sono sette appuntamenti in cui abbiamo avuto identità e un certo percorso. È vero che abbiamo subito qualche gol ma non è che dobbiamo ricercarlo nell’atteggiamento difensivo. È un percorso nuovo e di questo sono molto soddisfatto”, prosegue il tecnico, che poi parla anche del campionato, dando una sua panoramica: “Il campionato di Serie B è molto importante, è importantissima l’organizzazione che possiamo dare e l’identità, l’anima, lo spirito che possiamo avere. È fondamentale per una retrocessa, che ha scorie, calarsi nel campionato di Serie B e nelle sue difficoltà. La B ha tantissime insidie al suo interno, l’atteggiamento e lo spirito sono fondamentali per un campionato importante. Queste prime due giornate mi danno ulteriormente queste risposte che già avevo. La B è veramente tosta, faccio fatica ad identificare una favorita in base al mercato, mi interessa avere identità, spirito, idee chiare su quello che vogliamo fare per fare il massimo”. 

In chiusura, l’analisi di due dei giovani che maggiormente si stanno affermando in questi primi match, Luca Moro e Rachid Kouda: “L’atteggiamento e il lavoro che ha in campo ogni giorno Moro è quello che mi soddisfa di più, non di certo i gol che ha segnato. L’importante è l’atteggiamento, la voglia, il sacrificio e la disponibilità che ci sta dando. Vorrei farvi notare che domenica scorsa siamo stati la più giovane squadra della Serie B, abbiamo una linea avanzata molto giovane e la disponibilità dei giocatori è il piacere più grosso che abbiamo. Sia Luca che gli altri stanno facendo bene. Kouda non mi sorprende, mi sorprenderebbe se ogni giorno non volesse migliorarsi. Ha molti margini, come lui anche Pietra, Bertola, Cipot, Pio e Salvatore Esposito, Krollis. Kouda è un giocatore che ha potenzialità enormi, se vorrà migliorarsi ogni giorno, se vorrà sacrificarsi potrà avere un futuro importante davanti a sé. Sono contento per lui, per lo Spezia, è un giocatore importante e c’è voglia di migliorarsi. Questo voglio da lui”, conclude.

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