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Palio del Golfo: una sfilata così (bella) non si era mai vista fotogallery

La partenza è stata un po' sofferta e in ritardo a causa di un fatto spiacevole. Un bimbo che avrebbe dovuto partecipare alla sfilata è caduto e si è rotto una gamba. Prontamente soccorso, è stato poi accompagnato in ospedale.

Una notte attesa per quattro anni, come quelli passati senza la sfilata in tutto il suo splendore e carica emotiva: quella giusta per accompagnare le borgate verso Passeggiata Morin nel giorno del Palio del Golfo, la prima “maledetta” domenica d’agosto. E’ quasi doveroso, citare un film perché le borgate hanno fatto spesso anche quest’anno. Hanno dato tutto per regalare alla città momenti unici per raccontare le proprie tradizioni e Spezia, senza articolo perché gli autoctoni lo omettono. Dentro alla sfilata c’è stato questo e molto di più: passione, lacrime, indecisioni voglia di mettersi in gioco e quasi 2mila anime che tra equipaggi, borgatari e figuranti hanno preso parte allo spettacolo, quest’anno senza bande esclusa quelle della Marina militare e di Migliarina, che ha chiuso la sfilata. La motivazione sarebbe da attribuire ad una questione di tempistiche per dare modo proprio a tutti gli equipaggi di dosare la stanchezza, quindi per riposarsi meglio, con il conto alla rovescia per passeggiata Morin ormai davvero agli sgoccioli.  Il percorso è partito, come sempre, da Piazza Brin per concludersi in Piazza Europa dove le borgate vincitrici dell’anno precedente Fezzano, Canaletto e Fossamastra hanno riconsegnato i gonfaloni.

La partenza è stata un po’ sofferta e in ritardo a causa di un fatto spiacevole. Un bimbo che avrebbe dovuto partecipare alla sfilata è caduto e si è rotto una gamba: era con la sua famiglia e i soccorsi pronti a intervenire. E’ stato poi accompagnato in ospedale. Una situazione che richiedeva la massima attenzione e che ha di fatto allungato i tempi. Il turno delle borgate poi è arrivato. I giudici sono gli stessi borgatari e avranno avuto un bel da fare. Le borgate si sono sbizzarrite con carri meccanici e non e costumi regalando uno spettacolo che in città non si vedeva da tempo. Il verdetto finale poi si avrà solo lunedì.

Ad aprire è stata la borgata del Fezzano detentrice del Palio del Golfo 2023. Gli squali con il loro verde brillante hanno colorato tutta la sfilata ricordando i propri anni d’oro con altrettanti temi dieci per l’esattezza, anche con un tocco di fantasia: per ogni anno di vittoria la borgata ha associato un fatto particolare. Da citare, ad esempio, l’apertura del 1934: Paolino Paperino, creato dalla Disney proprio quell’anno, giornalista del Papersera in prima pagina mette la vittoria del Fezzano. La creatività dei verdi si nella mondo della musica con i Beatles e l’uscita di “Please Please me” (1963). Il Fezzano punta anche allo spazio con il ritorno sulla Terra di Samantha Cristoforetti nel 2015. Poi pensa al tema green con l’addio alla plastica dei sacchetti (2018) e chiude guardando a questo 2023 pensando al grande carro con la sua stella: la decima conquistata grazie al decimo palio dell’anno scorso.

L’ultima sfilata “classica”, sia per modalità di giudizio che pre Covid, se la era aggiudicata il Lerici: ieri sera seconda borgata a sfilare. I rosso verdi scelgono la storia per l’edizione 2023 rievocando la battaglia tra Genova e Pisa per accaparrarsi la perla del Golfo. I bambini sono dei primi attori, anche in grandi non sono stati da meno ma a non passare di certo inosservata è la galea genovese, il carro principale, che si staglia in mezzo alle onde annunciando la vittoria della città della Lanterna su quella della torre.

Scenario completamente diverso quello scelto dalla borgata del San Terenzo che sembra attingere a piene mani dall’avanguardia e al surrealismo: dove un cappello non è più un cappello ma diventa una borgata e un luogo rappresentativo del Golfo, con tutto ciò che lo caratterizza. La borgata ha dato il massimo realizzandone una settantina. Tanto di cappello! Alla borgata e al golfo.

 

Sfilata Palio del Golfo 2023

 

E’ una lunghissima onda gialla quella del Canaletto che travolge tutto il corso fino a Piazza Europa. I canarini che sono noti per grandi picchi di fantasia quest’anno hanno deciso di vedersi e riconoscersi ovunque: cercando il giallo in ogni cosa che si tratti di campo di fiori, oppure il sole.

E’ arrivato poi il Cadimare che ha deciso di raccontare il suo rapporto con il palio: fatto di sfide, lacrime e impegno. Il Palio è un filo rosso che unisce tutto il Golfo e per citare “Caruso” di Lucio Dalla “Te vojo bene assai, È una catena ormai che scioglie il sangue rint’ ‘e ‘vvene sai”. Il Cadimare racconta il Palio attraverso i 365 giorni che separano da una disfida all’altra.

Tellaro, il polpo… Il grifone e i saraceni. Così la borgata sotto il Comune di Lerici ha deciso di raccontarsi per questa sfilata targata 2023. La minaccia dei saraceni da sempre troneggia nelle leggende che animano le coste spezzine più antiche. Non in tanti sanno che oltre al mitico polpo campanaro, anche un’altra creatura questa volta mitologica si lanciò in difesa di Tellaro dove la baia di Fiascherino diventa “la spiaggia della vittoria”. Ed è proprio un maestoso grifone alato che durante una sanguinosa battaglia, dove gli abitanti con gli strumenti di lavoro come i forconi sfidano i saraceni armati fino ai denti, sbaraglia i nemici lasciando a Tellaro la sua libertà. La borgata non è stata parca di dettagli: i saraceni hanno al loro fianco un gigante che viene battuto dal maestoso grifo.

E’ poi arrivato il turno della borgata Spezia Centro. In parte, la più giovane di tutte, perché pochi anni fa è risorta dalle ceneri del Crdd. La borgata mantiene il suo legame con la città, tra l’altro è l’unica di riferimento al centro, ma allo stesso tempo vuole guardare al futuro non tralasciando le nuove anime colorate che popolano un’altra Spezia fatta di culture che trovano una nuova casa e convivono: nella sfilata sono accolte tutte le comunità che hanno accompagnato la sfilata con i costumi tradizionali. Da citare sono i costumi dell’Ucraina, flagellata dalla guerra, e dove molti suoi cittadini hanno trovato alla Spezia un luogo dove rifugiarsi e ricongiungersi.

Il Muggiano per la sua sfilata sceglie la letteratura locale con una storia affascinante raccontata nelle pagine di “San Bartolomeo delle 100 chiavi” di Linda Secoli. La borgata si è espressa con dovizia di particolari partendo però dal ‘700 e con il prete Bartolomeo Porrini che porta sotto braccio i documenti che attesterebbero l’antico insediamento costiero di San Bartolomeo delle Cento Chiavi. Ma la borgata ha fatto molto di più perché ha immaginato la chiesa, ricca di storia e accompagnata da una leggenda: prima che fosse cancellata il 6 agosto del 1798 dai francesi, quindi tra poco sarà la ricorrenza, pare fosse usanza che gli abitanti attaccassero alle sue pareti le enormi chiavi delle proprie case. Altra teoria poi, il cento potrebbe essere attribuito al numero di sorgenti e greti del fiume presenti in zona.

La sfilata di Le Grazie è un intervallo perfetto: un momento di grande festa per stare insieme e per festeggiare i vent’anni dell’attuale gestione. La borgata non risparmia le dolcezze: simpatici cupcake hanno salutato il pubblico e ad attirare l’attenzione sono stati anche gli sgabei giganti e l’immensa torta di compleanno. Le Grazie condividono con la città non solo il genetliaco ma anche le vittorie sportive. Tutti sono invitati, buon appetito!

sgabei giganti sfilata palio

In fondo al mar, in fondo al mar cantava Sebastian nella Sirenetta. Fossamastra dedica all’acqua e ai fondali il suo passaggio in sfilata: trionfano il blu e la voglia di trovare un tesoro, in questo caso, il Palio del golfo. La borgata ha raccontato una ricerca attraverso le creature marine citando anche le altre borgate che si sfidano per l’ambito gonfalone. A guardare il sub che nuota, nel carro, viene in mente una citazione: “Il nuotatore (va troppo spesso ad Heidelberg)” del gruppo di artisti dei nuovi media “Studio azzurro” conosciutissimi nel mondo della videoarte.

 

Sfilata Palio del Golfo 2023

 

E’ poi arrivato il turno della Venere azzurra, supportata da anni ormai dalla Lega Navale di Lerici. La borgata sceglie un tema classico e travolgente, complice di birichinate e perché no qualche volta di nuovi amori: una festa in spiaggia, o come la chiamerebbero i più giovani “Beach party” con lo zampino dei dj di Radio Nostalgia. Un passaggio veloce, velocissimo. Più una corsa che una sfilata.

Anche il Marola sceglie la letteratura ma la “riscrive” o meglio la cita affidandosi al genio di J.K Rowling e del suo Harry Potter. La borgata tiene come traccia libri e film della fortunatissima saga ma Colui che non deve essere nominato non è un mago senza naso ma una malattia: il Covid che tre anni fa ha cambiato la vita di tutti a partire dalle borgate. Il Marola cerca di fare la magia e ci riesce: tutti uniti tra un incantesimo e l’altro, le casate di Hogwarts diventano le borgate, riescono ad annientare Covidmort con  un entusiasmante torneo di Palio Quidditch restituendo la gioia della disfida a tutto il Golfo.

Il sipario sulla sfilata tra le vie della città cala con un messaggio di pace: vessillo di cui si fa promotorice la borgata del Porto Venere. Le anime di una delle perle più belle del golfo, cercano l’armonia animate dal rispetto verso tutte le altre borgate ma non manca anche un momento di ilarità scandito da una pioggia di bolle di sapone con un “pazzo” che cavalca un cannone: niente violenza solo bolle leggere.

 

Sfilata Palio del Golfo 2023

 

 

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