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L'attaccante parla dal ritiro

Moro si presenta: “Anno importante per me, non vedo l’ora di giocare al Picco”

Luca Moro (ph acspezia.com)

Giornata di presentazione anche per Luca Moro, il nuovo attaccante dello Spezia, che racconta le prime sensazioni dal ritiro di Santa Cristina Valgardena: “Questi primi giorni li sto vivendo molto bene, sono a mio agio con il nuovo gruppo. Fisicamente sto rientrando, sono un po’ arrugginito ma sto lavorando bene. Sono fiducioso”, spiega Moro, che poi si racconta: “Non sono ancora un attaccante completo, ho molte cose da dimostrare ancora. Mi sento a mio agio con i movimenti, li studio da altri attaccanti e gli rubo qualcosa. Lewandowski è l’emblema, sa gestire i momenti, il pallone, è uno forte. La mia caratteristica migliore forse sta nel crearmi gli spazi con i movimenti, con quello magari creo più occasioni”.

Dopo la promozione a Frosinone, per Moro questa stagione può essere quella della consacrazione: “È un bell’anno qui allo Spezia, possiamo fare tanto. Vedremo giorno per giorno, è presto per parlare e vedremo man mano che andremo avanti. È un anno molto importante per me, devo restare con i piedi per terra, ascoltare chi mi segue allo Spezia e continuare a lavorare. Sento il peso dei gol ma so che ho i miei compagni su cui contare. Mi aiutano, non ho tutto il peso dell’attacco io”.

Esploso a Catania, Moro arriva da una promozione in A, che spera di poter bissare con le Aquile: “La mia stagione al Catania è stata cancellata, ma per esperienza è rimasto tutto. L’hanno cancellata dai dati, ma in realtà c’è. L’anno scorso al Frosinone il gruppo ha fatto la differenza, ha fatto il 90%. Dall’entusiasmo sono venuti fuori i singoli con le giocate, e poi si è fatto il risultato”, prosegue Moro, che poi parla del nuovo gruppo: “Le prime partite estive sono particolari, noi stiamo affrontando bene il ritiro. Siamo alle prime amichevoli, non possiamo dare un giudizio, ma siamo partiti bene e questo ci dà stimoli. Siamo una bella squadra, sono i primi giorni in cui iniziamo a conoscerci e ci sono tanti nuovi. Dobbiamo imparare gli uni dagli altri per saper convivere insieme. Siamo una buona squadra, non ci nascondiamo, ma dobbiamo lavorare tanto. Nessuno parte con la voglia di perdere, sarà una lotta dalla prima partita”.

Convocato in nazionale per uno stage con il CT Roberto Mancini, Moro ha parlato con due ex spezzini prima di sposare il progetto dei liguri: “Ho sentito il direttore Angelozzi prima di venire qui, mi ha incoraggiato e ha parlato bene della società. Ho sentito anche Mulattieri, l’ho visto pochi giorni fa ed era contento che fossi venuto nella sua città. Mi ha dato alcune dritte. Lo stage in nazionale mi ha fatto capire cos’è il calcio a livello nazionale. Ci sono tanti giovani seguiti, sappiamo che anche la B è molto seguito da tutto lo staff e questo deve darci fiducia e voglia di dimostrare. Non sono così esperto da dare consigli ai giovani, ma dico di giocare serenamente che tutti sbagliano. Sono legato a Serpe, lo conoscevo dalla Primavera e ha aiutato”.

Punta centrale, nel 4-3-3 di Alvini avrà il compito di guidare l’attacco: “Alvini mi chiede di attaccare la profondità e guardare la porta”, rivela Moro. “Sono un attaccante ed è la cosa migliore da sentirsi dire. Non mi soffermo tanto sul modulo, non mi cambia molto giocare ad una punta o con un trequartista, il 4-3-3 mi piace. Quando ho sentito parlare del suo gioco il mister, per gli attaccanti viene più facile andare in aggressione davanti. Se recuperi nell’area degli altri sei vicino alla porta, se aspetti nella tua metà campo è diverso”.

In chiusura, un messaggio ai nuovi tifosi, che il giovane attaccante arrivato dal Sassuolo non vede l’ora di conoscere: “Con lo Spezia ho giocato solo in Primavera, ma mi hanno raccontato dell’ambiente caldo che è il Picco, simile al Catania. Non vedo l’ora di vederlo. Al pubblico dico che sono molto contento di essere qui e non vedo l’ora di venire allo stadio e sentire un po’ di cori”.

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