Primi segnali per Alvini: “Siamo ancora lontani, ma ho visto buone cose”

Dopo il successo sul Sassuolo nella prima amichevole del pre-campionato, Massimiliano Alvini ha commentato la prestazione delle Aquile: “I ragazzi hanno messo in campo un buon atteggiamento, quello che avevo chiesto. Potevamo fare delle cose in campo e potevamo non riuscire in altre, ma la cosa importante era l’atteggiamento e questo è stato positivo. Per essere la prima amichevole, l’anima che i ragazzi hanno messo in campo è stata positiva”.

Nonostante la squadra lavori da poco con il nuovo tecnico, alcune idee sono già state interiorizzate dai ragazzi, seppure ci sia molto da lavorare: “L’idea è quella di costruire una squadra aggressiva, dinamica, verticale. Si sono viste cose positive e altre su cui dobbiamo lavorare, ma la strada è questa. Siamo ancora lontani dall’idea dello Spezia che vorrei, ma qualcosa sulla pressione, sulle rotazioni e sull’aggressione mi ha soddisfatto. Oggi mi interessava l’atteggiamento e su quello traggo le indicazioni positive. È stata una buona partita, ringraziamo il Sassuolo per l’ospitalità, ma abbiamo provato a mettere in campo le idee e lo spirito”.

Alcune indicazioni anche dal modulo, con lo Spezia che si è disposto a quattro dietro: “Lavoriamo per un calcio dinamico, non per un calcio con posizioni fisse. L’idea è quella di essere dinamici, di muoverci velocemente, con aggressioni in avanti”.

La rosa è ancora in costruzione e soprattutto in difesa c’è bisogno di qualche volto nuovo, come motiva anche Alvini: “L’infortunio di Winiewski è stato pesante per noi e lo dico anche per i tifosi. Le sue urla sono state pazzesche, abbiamo capito subito dopo un secondo che è crollato a terra quanto fosse grave. Siamo dispiaciuti, la diagnosi è impietosa e per fortuna è stato già operato. È un’assenza che ci priva di un giocatore importante, vediamo quel che sarà. Nikolaou è uscito ma credo non sia niente di grave. Se posso esprimere una nota di merito la esprimo per i ragazzi come Bertola e Serpe. Giocare in una partita così è segno di maturità, crescita, così come Candelari, che sta meritando di giocare. È un 2005, è logico che ha bisogno di tempo, sono sorpreso nel vederlo perché mi piace e sono contento che posso averlo a disposizione per farlo crescere e per metterlo sulla strada giusta. Il percorso che vogliamo fare è quello, non solo con lui”, prosegue il tecnico, che affronta anche il tema assenze: “Le assenze arrivano da situazioni pregresse, stiamo recuperando tutti e merito è dello staff medico e dei preparatori. Stiamo cercando di costruire qualcosa che abbia un’anima, una base solida, chiediamo di rimanere uniti e di lavorare con un’idea precisa tutti quanti. Anche chi è fuori rientrerà”.

Nel pieno del mercato, la squadra a disposizione di Alvini potrebbe modificarsi ancora, ma il tecnico non fa drammi: “Ogni allenatore che allena una squadra di Serie B sa che qualcosa può succedere, fa parte del lavoro, può esserci qualcuno che ambisce a tornare in una categoria superiore. So che posso fidarmi della società, facciano le loro scelte che abbiamo le idee chiare sulla strada da percorrere. Tutte le cose sono convinto andranno per il verso giusto”.

In chiusura, una battuta su quello che è l’obiettivo della stagione, una rapida risalita: “Quando retrocedi l’ambizione e la voglia e il desiderio sono quelli di tornare in Serie A. Veniamo da tre anni importanti in Serie A e l’obiettivo è quello. Lavoriamo per quello. C’è da sistemare qualcosa, alleno i ragazzi che ho cercando di trasmettere un’idea. La B è molto tosta, è folle, ma l’importante è avere le idee chiare e seguire una strada”, conclude Alvini.