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Consigli utili e buonsenso

Camminate e tuffi pericolosi nella rovente estate delle Cinque Terre e nell’era dei social

Il Parco nazionale delle Cinque Terre rinnova l'appello a evitare il trekking per le forti ondate di calore. Ma non è l'unica insidia: dal mare ai sentieri un volontario delle pubbliche assistenze di Riomaggiore e Manarola spiega: "Rispettare i divieti, conoscere il territorio e se si ha paura non fare il passo più lungo della gamba sono indicazioni basilari che possono evitare rischi inutili".

Uno scoglio a picco sul mare, temperature roventi e la voglia irrefrenabile di buttarsi, oppure, scorci mozzafiato da percorrere a piedi, quando si fanno pochi incontri e si pensa che la camminata sia più scorrevole: magari nelle ore più calde. Peccato che queste siano condizioni che prestino il fianco a situazioni rischiose che necessitano, poi, la mobilitazione di uomini e mezzi: dai militi delle pubbliche assistenze, al Soccorso alpino, fino ai Vigili del fuoco con elicottero annesso. Con i prossimi arrivi sia di turisti che di ondate di calore, gli appelli a fare attenzione non sono mai troppi. Realtà che i soccorritori conoscono fin troppo bene. Riguardo ai tuffi gli ultimi due episodi hanno visto protagonisti due giovani: a giugno un 23enne è stato ricoverato al San Martino con una frattura vertebrale, una decina di giorni fa un coetaneo messicano si è buttato da 10 metri a Riomaggiore finendo in ospedale.

Un punto della situazione arriva da Roberto Andreoli volontario della Pubblica assistenza di Riomaggiore di quella di Manarola e del Soccorso alpino. Tre realtà differenti che non fanno mai mancare il proprio impegno nei momenti più critici.

“Spesso siamo intervenuti in situazioni dove le persone non hanno ben chiari i potenziali rischi nei quali possono incorrere – spiega -, negli anni è capitato che andassimo a recuperare giovanissimi che si erano tuffati in preda ai fumi dell’alcol.  C’è anche scarsa conoscenza delle regole: ci sono punti dove vige il divieto di balneazione. Chi lo aggira, inoltre, se non conosce i fondali rischia ferite gravissime. L’impegno delle Pa e del volontariato in generale non verrà mai a mancare, anche se siamo pochi e avremmo bisogno di nuove braccia per il crescendo degli interventi, soprattutto nei periodi estivi. Rispettare i divieti, conoscere il territorio e se si ha paura non fare il passo più lungo della gamba sono indicazioni basilari che possono evitare rischi inutili. L’approccio dovrebbe essere lo stesso che si applica sui sentieri e in montagna: senza le dovute precauzioni tutto diventa un rischio”. Ad accrescere la notorietà delle Cinque Terre sono stati anche i social network. “Sono immagini che fanno il giro del mondo e talvolta immortalano gesti pericolosi – ha aggiunto – chiaramente questo non aiuta e il rischio che persone senza strumenti possano fare lo stesso cresce”.

Dal mare ai sentieri e con l’avvento delle forte ondate di calore di questi giorni il Parco nazionale delle Cinque Terre, già dal 2022, consiglia anche oggi alcune pratiche che in molti chiamerebbero di buonsenso oltre che di sicurezza. Intanto per il 2023, per adesso c’è una buona notizia, in base a quanto riferito dai soccorritori riguardo alle forniture d’acqua lungo i percorsi i turisti si stanno rivelando più responsabili rispetto al passato. “In alcune stagioni l’attività di trekking è più complicata a causa della situazione climatica. Il nostro corpo,  sia con il troppo caldo che con il troppo freddo, è sottoposto ad un maggiore stress” ricordano dal Parco e quindi “potrebbe essere troppo caldo e, in questo caso, sarebbe saggio rinunciare all’attività di trekking”.

Tra i consigli c’è sempre quello di scegliere itinerari più adatti oltre che al proprio fisico ma anche più ombreggiati per la presenza di boschi con meno tratti esposti sotto al sole, evitando di percorrere i sentieri di costa durante le ore centrali della giornata.  Il Parco nazionale delle Cinque Terre offre una rete sentieristica con circa 130 km di percorsi escursionistici: nella stagione calda sono consigliati quelli di crinale che si sviluppano al fresco e all’ombra dei boschi. Gli orari ideali per camminare restano nelle prime ore del mattino, armati comunque di protezione solare e tanta acqua, con la quale idratarsi costantemente.  E’ saggio concedersi una pausa durante il trekking e fermarsi all’ombra nelle ore più calde. Lasciando evaporare il sudore la temperatura del corpo si normalizzerà.  Da non sottovalutare i sintomi del colpo di calore:  stanchezza superiore alla norma, affaticamento muscolare, mal di testa, nausea, stato di leggera confusione e disorientamento, talvolta mancanza di sudorazione. In presenza di questi sintomi è necessario fermarsi all’ombra e se non migliorano l’unica alternativa è contattare il numero unico emergenze 112.

 

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