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18 luglio alle 17.30

Angela Gotelli a ottant’anni dal Codice di Canaldoli. La presentazione del libro di Nicola Carozza

Nicola Carozza e il libro su Angela Gotelli

Domenica 18 luglio 1943, in uno dei momenti più drammatici della storia del secolo scorso, iniziava al monastero di Camaldoli, nel Casentino, un incontro nazionale dei Laureati cattolici. Il convegno sarebbe stato poi interrotto il 24 luglio, alla notizia della convocazione del gran consiglio del fascismo e all’infittirsi delle voci circa l’imminente caduta del regime. Fatto sta che il documento scaturito da quei giorni di lavoro, messo per iscritto a Roma a partire dall’autunno e conosciuto come il “Codice di Camaldoli”, è considerato da tutti gli storici non solo la base di programma della futura Democrazia cristiana e dei suoi governi, ma di fatto – dietro forte spinta del Vaticano, ed in particolare di Giovanni Battista Montini, allora sostituto della segreteria di Stato – l’atto di nascita di una nuova classe dirigente del paese. Il convegno di Camaldoli, peraltro, è in qualche modo legato alla storia della diocesi spezzina e al suo laicato. Tra gli organizzatori c’era infatti il vescovo di Bergamo Adriano Bernareggi, il quale era anche il padre spirituale della beata Itala Mela, spezzina e a lungo dirigente nazionale prima degli universitari e poi dei laureati cattolici. Tra i non molti presenti a Camaldoli, inoltre, c’era Angela Gotelli, amica personale di Itala e destinata divenire solo tre anni dopo, al ritorno della democrazia in Italia, una delle poche donne elette all’Assemblea costituente e in seguito, per tre legislature, alla Camera dei deputati, sempre nelle file della Democrazia cristiana. Gotelli fu anche componente di alcuni governi quale sottosegretario ai ministeri della Sanità e del Lavoro, e ancora presidente nazionale dell’Onmi, l’Opera nazionale maternità e infanzia. Ebbene, proprio nella ricorrenza degli ottant’anni dall’inizio del convegno di Camaldoli, martedì prossimo, viene presentato a Varese Ligure un libro scritto con cura e passione dal giovane studioso Nicola Carozza, docente all’Istituto superiore ligure di scienze religiose, e dedicato proprio alla figura della parlamentare spezzina: “Angela Gotelli, democristiana, costituente, antesignana delle politiche di welfare”. Il libro, edito dalla casa editrice Rubbettino, contiene una lunga e accurata ricostruzione della vita di Angela Gotelli, nata ad Albareto nel 1905 e morta nel 1996, insieme ad un ampio apparato di foto, molte delle quali inedite. La presentazione, come spiega l’autore, avviene a Varese Ligure, in quanto Gotelli fu sempre legata al comune della Val di Vara, dove la sua famiglia aveva una casa a Porciorasco e dove ella stessa svolse durante la Resistenza ruoli di staffetta partigiana e di infermiera. L’appuntamento è per martedì 18 luglio alle 17.30 nella sala convegni del castello dei Fieschi. Dopo i saluti iniziali, interverranno il vescovo Luigi Ernesto Palletti, il prefetto della Spezia Maria Luisa Inversini e il presidente della provincia Pier Luigi Peracchini, moderati da Laura Ivani. Tutti sono invitati.

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