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"famiglie si sentono prese in giro"

“Spiaggia disabili Marinella, basta chiacchiericcio. Causa al Comune? Ci pensiamo”

Sabina Ambrogetti, legale di Pro Disabili: "Nonostante il parere favorevole dell'avvocatura civica, dall'amministrazione comunale non è arrivato alcun risarcimento per le attrezzature andate distrutte, che Palazzo civico aveva in comodato gratuito". Il presidente dell'associazione Giancarlo Mione: "Non vorremmo arrivare a certi punti, ma bisognerebbe anche farla finita".

Sabina Ambrogetti e Giancarlo Mione
Sabina Ambrogetti e Giancarlo Mione

Abbiamo sentito l’esigenza di fare chiarezza sulla vicenda della spiaggia disabili, perché ultimamente c’è un chiacchiericcio che poco ci piace tra i cittadini sarzanesi, tra le altre associazioni di volontariato, tra i parenti e i genitori dei ragazzi che hanno usufruito della spiaggia negli scorsi anni, con il dottor Mione che viene additato, probabilmente anche quando qualcuno va a informarsi a livello istituzionale, quale responsabile del ritardo nell’apertura della spiaggia prima, dell’apertura con attrezzatura poco idonea poi. Inoltre si rincara la dose sui social network, dove sono apparse dichiarazioni gravemente offensive della dignità del dottor Mione, rispetto alle quali stiamo valutando se agire in sede penale con una denuncia”. Così Sabina Ambrogetti, in qualità di legale della Pro Disabili, aprendo la conferenza stampa convocata per stamani; al suo fianco Giancarlo Mione, presidente dell’associazione di volontariato, che si è occupata direttamente della spiaggia disabili di Marinella dal 2009 al 2019.

La legale ha riportato le lancette indietro di poco più di un anno: “La vicenda nasce nel giugno 2022, quando il dirigente Franco Nicastro chiede al presidente Mione la possibilità di usufruire dell’attrezzatura per la spiaggia di proprietà dell’associazione, la quale ha deciso di concedere i beni a titolo di comodato gratuito, con l’impegno scritto per la custodia degli stessi, come dice il nostro Codice, secondo la diligenza del buon padre di famiglia, e con l’obbligo di restituirli al termine della stagione balneare nelle medesime condizioni. Poi il 18 agosto 2022, nel corso del fortunale che si è abbattuto sul litorale, buona parte dell’attrezzatura è andata distrutta – ammontano a circa 19.500 euro i preventivi per il riacquisto -, altra parte smarrita. Anche perché mentre quando la spiaggia era gestita dalla Pro Disabili tutte le sere lettini, tavoli, sedie ecc. venivano collocati nella scuola di Marinella, l’associazione temporanea di imprese che gestiva la spiaggia lo scorso anno non sempre lo faceva; inoltre l’allerta era stata emanata il 15 agosto, tre giorni prima. Ma indipendentemente da questo, la disciplina generale del comodato d’uso obbliga alla restituzione dei beni nelle medesime condizioni, se non avviene ci deve essere un risarcimento monetario, cosa non avvenuta. Ricevuto il mandato dalla Pro Disabili, ho mandato una prima pec all’amministrazione comunale e ho trattato con assicurazione e avvocatura civica. Quest’ultima e il dirigente comunale sono sempre stati favorevoli al risarcimento da parte del Comune, trattandosi di una responsabilità contrattuale derivante dal comodato d’uso; nonostante il parere positivo dell’avvocatura, ad oggi la Pro Disabili non ha ottenuto né la sostituzione del materiale distrutto, né un risarcimento”. Diverso invece il verdetto dell’assicurazione, che, come si legge in una comunicazione del 21 febbraio, rileva che nessuna responsabilità possa essere attribuita all’amministrazione in quanto la sferzata del maltempo è inquadrata come un caso fortuito, che ha determinato effetti ritenuti non prevedibili né tempestivamente arginabili o segnalabili. La conclusione della trattativa, ha proseguito la legale ed ex candidata consigliera, “è arrivata in un momento clou, in piena campagna elettorale, e molto correttamente la Pro Disabili si è fermata per evitare che la cosa potesse essere strumentalizzata. Oggi però siamo di nuovo qui, questo chiacchiericcio si deve fermare”.

L’avvocato Ambrogetti ha poi proseguito approssimandosi al momento attuale. “L’assessore Viola ha telefonato al presidente Mione chiedendo nuovamente la concessione dei beni e qualche giorno dopo, il 30 giugno, è arrivata formale mail con medesima richiesta da parte di Davide Capellari, direttore del Distretto socio sanitario. Quando poi Mione ha indetto il direttivo sono tutti rimasti stupiti da questo atteggiamento di Palazzo civico. Quindi, dopo un ampio confronto interno, il consiglio direttivo, riunitosi alcuni giorni fa, ha deliberato all’unanimità – eccezion fatta per Andrea Pizzuto, che per evidenti ragioni di incompatibilità si è astenuto, ma che sa che abbiamo ragione -, per quanto non senza sofferenza, di non dare a titolo di comodato gratuito all’amministrazione comunale le attrezzature di proprietà della Pro Disabili, visti il contenzioso in essere e la grande amarezza che ha suscitato nelle famiglie l’atteggiamento assunto da sindaco e amministrazione comunale. Dicono: siamo una associazione di volontariato, in un settore delicato, sopravviviamo grazie alle donazioni, con le quali per dieci anni è stato possibile allestire la spiaggia. Ora, dopo aver perso parte dell’attrezzatura, non solo non ci viene ridato niente, ma hanno anche la faccia di venircela a chiedere? Si sono sentite prese in giro, sentono una mancanza di sensibilità”. E il Comune, ha proseguito l’avvocato, “potrebbe anche pagare il risarcimento rivalendosi poi sulla Ati che ha gestito la spiaggia. Però sono rapporti tra loro, che alla Pro Disabili non devono interessare, l’associazione il rapporto lo aveva con l’amministrazione comunale, a cui ha concesso i beni in comodato, poi dati all’Ati”. Ad oggi l’associazione “non ha ancora deciso se fare causa all’amministrazione comunale”, ha poi spiegato la legale. “Però ci si pensa”, ha osservato Mione; “Non vogliamo arrivare a certi punti, ma bisogna anche farla finita – ha aggiunto -. Intanto spero si capisca come stanno realmente le cose, e che quelle singole persone che portano attacchi personali con aggressività la smettano”. Nel corso dell’ultimo direttivo dell’associazione è stato inoltre deliberato di inviare una lettera sulla questione a sindaca Cristina Ponzanelli e assessore Sara Viola “ma non hanno richiamato”, ha sottolineato sempre il presidente della Pro Disabili.

“C’è questo atteggiamento per il quale è sempre colpa di quelli di prima o di qualcun altro – ha altresì osservato Ambrogetti -. Ora sono in ritardo pauroso con l’organizzazione della spiaggia disabili e danno la colpa a Mione, una cosa scandalosa… anche perché ci pensano a fine giugno, quando a settembre 2022 avrebbero potuto acquistare tutta l’attrezzatura necessaria per la spiaggia, sapevano bene che in parte era andata distrutta”. Materiale il cui valore economico, per oltre la metà (da preventivo siamo sui 12mila euro), riguarda otto gazebo, strutture in merito alle quali la legale ha aggiunto un’ultima valutazione: “Nel corso di una riunione più o meno istituzionale tenutasi alla Casa della salute, è emerso che quest’anno non potranno essere messi perché non sarebbero stati a norma, per ragioni di sicurezza… e loro diligentemente non li mettono più. Peccato che c’è la pratica sui gazebo (una copia è stata portata in conferenza, ndr) curata dal tecnico comunale, con tutti i pareri positivi di Ufficio tecnico, Capitaneria, Vigili del fuoco ecc. Quindi se non li metteranno sarà perché i vecchi sono andati distrutti e probabilmente loro non hanno avuto la benché minima intenzione di riacquistarli. Ora però pare li abbiano ordinati, vorrei fare accesso agli atti per verificare quando; sicuramente dopo la richiesta del 30 giugno, quando si sono visti con l’acqua alla gola”.

 

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