“Come sempre chi deve ascoltare non ascolta e poi servono interventi di emergenza. Il normale servizio pubblico non può assorbire il carico di utenza così concentrato che nelle prime ore del mattino si devono recare sul posto di lavoro e nelle ore serali devono rientrare verso casa. Per questo per quanto ci riguarda le aziende che usufruiscono di questa imponente forza lavoro non possono disinteressarsi da una problematica che crea disagi e rischi di ordine pubblico, come avvenuto questa mattina”. Lo afferma in una nota stampa la Fit Cisl, commentando quanto accaduto questa mattina in Via Chiodo, dove i lavoratori rimasti a piedi hanno bloccato i due mezzi diretti verso i cantieri del Levante cittadino.
“Questi problemi – prosegue il sindacato – ricadono sul territorio e sui dipendenti di Atc Esercizio e di Seal che ogni giorno hanno a che fare con una vera e propria marea umana che assale i mezzi pubblici. Servono dei servizi e corse specifiche dedicate, i numeri lo dimostrano. Come Fit Cisl chiediamo il ritorno al servizio di trasporto casa/lavoro organizzato e concordato tra Atc e le aziende e chiaramente queste ultime non si possono esimere dal pagamento dei costi. E’ ora che ognuno si assuma le proprie responsabilità”.
“In un territorio come il nostro che sta crescendo economicamente con un aumento esponenziale di richiesta di trasporto pubblico, c’è la necessità che anche le associazioni datoriali e chi si arricchisce oggi grazie allo sviluppo del settore turistico contribuisca allo sviluppo di Atc Esercizio e all’ampliamento dei suoi servizi”, conclude la Fit Cisl.
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