La storia è assurda, paradossale. Verrebbe quasi da dire comica, se non fosse che va a colpire nel profondo il frutto del lavoro e della fatica di tante persone. I fatti sono accaduti a Treviso nei giorni scorsi e vedono tra i protagonisti principali Alfredo Sturlese, nativo di Campiglia, ma trapiantato ormai da molti anni nella città veneta.
Sturlese è da tempo il titolare della storica osteria Toni del spin, in Via Inferiore, e nelle ultime ore è assurto agli onori della cronaca per essere stato accusato di aver violato la privacy del ladro che – per l’ennesima volta – si è intrufolato nel suo locale. La compagna del 27enne immortalato dalle telecamere ha infatti minacciato di rivolgersi agli avvocati per denunciare per diffamazione l’oste spezzino, reo, a dire della donna, di aver reso pubblico il filmato.
Le immagini, fornite alle forze dell’ordine e giunte in qualche modo anche alla stampa, sono chiarissime: il giovane forza la porta d’ingresso con un piede di porco, gira intorno al bancone e si dirige sicuro verso la cassa. La serratura salta facilmente grazie all’arnese da scasso e una volta prelevate alcune banconote (per un totale di qualche centinaio di euro) il ladro se ne va indisturbato verso altri locali da derubare. Nella stessa notte, infatti, anche le osterie Contemporanea e Da Rossetto, entrambe nel centro storico trevigiano, sono state visitate da quello che in città chiamano tutti “il ladro delle osterie”.
La notizia della querela per diffamazione in arrivo ai danni di Sturlese ha immediatamente fatto il giro della provincia veneta e il campigliese è stato intervistato da una televisione locale mentre il fabbro è al lavoro per sostituire ancora una volta la serratura del portone d’ingresso.
“Io non sa chi sia questa persona e non pubblicato nessun video da nessuna parte – afferma l’oste -. Così facendo questo individuo ammette la sua colpa, che mi denunci pure. Sono indignato per quello che sta accadendo, ma ho altro a cui pensare. I periti assicurativi hanno già fatto i loro rilievi e se sarà necessario al resto penseranno gli avvocati. Ma è incredibile che, stando a quanto mi è stato riferito, questo ladro era già stato condannato e sia riuscito nella stessa sera a colpire diversi locali. Qualcuno lo ha anche riconsociuto come ex dipendente e i filmati sono stati portati alle forze dell’ordine, ma è stato solamente denunciato a piede libero. Così lui continua e noi ci facciamo prendere in giro. Lavoriamo dal mattino alla sera e il risultato è questo: sono stufo!”.
Sturlese, che in questi giorni dovrà tirare fuori di tasca sua alcune migliaia di euro per cambiare la serratura e aggiungere alcune inferriate, fa sapere di avere già 14 telecamere e un sistema di allarme collegato con la centrale operativa delle forze di polizia. “Che senso ha lavorare per blindare il proprio locale? Queste sono cose che fanno ribollire il sangue, anche perché nel frattempo questo ladro se ne va in giro indisturbato”, conclude sconsolato il ristoratore.
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