Sciopero in tutti i caselli della rete Salt dalle 10.00 di venerdì 14 alle 22.00 di domenica 16 luglio, indetto dai sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Sla-Cisal. “Durante lo sciopero le piste automatiche utilizzeranno la modalità “automatismi”, non essendo presidiate, mentre le piste manuali rimarranno aperte in transito libero – spiegano le forze sindacali -; gli utenti telepass che usciranno da tali piste vedranno azzerarsi la loro precedente entrata al momento della nuova entrata in autostrada. Si avverte l’utenza che qualora si presentassero problematiche legate all’utilizzo delle porte automatiche non potranno essere garantiti i servizi come ad esempio la restituzione di carte di credito o bancomat inceppati nel lettore oppure “inghiottite” o non restituite all’utente”.
“I lavoratori Salt da agosto 2022 scioperano per il rinnovo del contratto integrativo, scaduto ormai da quasi tre anni. La multinazionale del Gruppo Gavio, di cui Salt fa parte, ad aprile ha deciso la spartizione tra i soci di 30 milioni di euro di utili relativi all’anno 2022, confermando la propria strategia volta a moltiplicare i propri profitti, mettendo da parte il diritto dei lavoratori al rinnovo del contratto integrativo. Il forte contrasto, che rasenta l’astio, nei confronti delle organizzazioni sindacali, i dirigenti del Gruppo l’hanno manifestato quando i sindacati Salt si sono opposti all’installazione di ulteriori 12 casse automatiche. Da quel momento c’è stata la sospensione della contrattazione e l’assunzione di un atteggiamento di manifesta “indifferenza” ad ogni azione di sciopero; evidentemente non sono abituati ad essere contrastati nel perseguimento dei loro scopi ed a dover tener conto
delle esigenze delle comunità che l’autostrada attraversa”, dichiarano in una nota Giulia Gozzani (Filt-Cgil), Serena Armanino (Fit-Cisl), Simone Marsili (Uiltrasporti) e Simone Brizzi (Sla-Cisal).
“Non possiamo aspettare che si realizzi, con l’avanzare delle ricerche sull’intelligenza artificiale, la progressiva eliminazione della manodopera nei processi produttivi, con il parallelo incremento delle code alle mense della Caritas; già ora lo strapotere delle multinazionali autostradali “oltrepassa” la gestione delle Concessioni, un bene comune in regime di monopolio naturale, che non deve essere trasformato in una proprietà privata di pochi e/o di fondi speculativi internazionali”, aggiungono i sindacalisti, che esprimono alrresì la convinzione che “è compito della politica ridurre drasticamente il potere discrezionale del “regolato” onde evitare il rischio di “cattura” ed uscire dalla spirale nella quale sta cadendo il settore autostradale dato in concessione ai privati”. Le tre nuove giornate di sciopero, dichiarano ancora Gozzani, Armanino, Marsili e Brizzi “porteranno ad ulteriori forti perdite nelle casse Salt, che sommate a tutte quelle subite da agosto 2022 avrebbero consentito di chiudere tre contratti integrativi. Forse lo scopo perseguito dalla dirigenza del Gruppo è quello di stroncare il sindacato che opera a Lido di Camaiore una volta per tutte”.