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Gli appuntamenti

Lingua ligure e sguardo al Mediterraneo, torna Rimazû Folk Festival

Appuntamento dal 7 al 9 luglio. Nel corso della manifestazione anche l'assegnazione di una targa alla memoria di Enrico Bonanini, fondatore dei Grandi & fanti.

La marina di Riomaggiore
La marina di Riomaggiore

Dal 7 al 9 luglio appuntamento a Riomaggiore con il Rimazû Folk Festival – Suoni e voci tra la Liguria e il Mediterraneo. La rassegna, giunta alla quarta edizione, presenta quest’anno un programma ancora più ricco, con la partecipazione di dodici artisti tra gruppi e solisti e un panorama musicale che spazia attraverso un’ampia gamma di generi, dal folk al rock, dal reggae al rap, dai cantastorie alla canzone d’autore. Minimo comun denominatore di queste diverse sensibilità musicali sarà da un lato la lingua ligure, dall’altro lo sguardo al Mediterraneo. Logo del festival un bozzetto di Telemaco Signorini che raffigura un gruppo di bambini riomaggioresi in abiti tradizionali seduti in cerchio a giocare.  «Lo spirito folk del nostro festival – afferma Davide Bozzo, direttore artistico della rassegna – è ben rappresentato da questa immagine: la disposizione circolare evoca la ricorsività tipica dei giochi, delle filastrocche, della memoria collettiva, di quella tradizione orale che costituisce il fondamento della cultura popolare, quella stessa circolarità che ritroviamo nel ritmo dei flutti e delle musiche mediterranee». Anche nel manifesto ufficiale, del resto, i nomi degli artisti sono disposti a cerchio intorno al logo a rappresentare le onde di un mare che vuole evocare lo storico ruolo del Mediterraneo di ponte verso altri mondi e altre civiltà.

Il programma

La manifestazione si aprirà venerdì 7 alle 21.30 al castello con Max Manfredi e Andrea Facco, che presenteranno Sulla stessa barca, un affascinante viaggio musicale tra le canzoni della scuola d’autore genovese, inframezzate dalle composizioni originali dei due cantautori. Se Facco, con i suoi pezzi che fondono insieme atmosfere celtiche e mediterranee e con le sonorità del suo strumento prediletto, il bouzouki, è ormai un ospite fisso del Rimazû Folk Festival, per Manfredi, che nella sua carriera può vantare due targhe Tenco e una prestigiosa collaborazione con Fabrizio De André, si tratta di una prima volta molto attesa tanto dal pubblico quanto dagli organizzatori.
Al mattino di sabato 8 il festival si sposterà per le strade e tra la gente con Sciaàtu ‘nti carugi: sotto la guida degli inarrestabili Demueluin, duo folk genovese, gli stornelli itineranti condurranno attraverso gli angoli più suggestivi del borgo, sostando di tanto in tanto nelle enoteche e nelle cantine dei viticoltori aperte per l’occasione, con l’opportunità di ristorarsi con specialità rigorosamente locali. Ritrovo per la partenza alle 11.00 sull’appena riaperta Via dell’Amore. Nel corso della mattinata previsti collegamenti in diretta con Radio Skylab Varazze a cura di Stefano Pastorino e Donatella Durando, presentatrice di tutti gli eventi del festival.
Sabato sera, con inizio alle 21.15 nella centralissima Piazza del Vignaiolo, è in programma il tradizionale concertone con il meglio del Festival della Canzone in Lingua Ligure. Sul palco tutti i vincitori della rassegna di Albenga: accanto ai Grandi & fanti, padroni di casa e primi classificati tra i gruppi, ci saranno Renzo Graglia, affermatosi tra i solisti, e Goffredo d’Aste, che ha ottenuto il premo per il miglior testo. Ma anche gli altri artisti che si avvicenderanno sul palco hanno conseguito negli anni numerosi successi e riconoscimenti nell’ambito del concorso: Andrea Facco, Attilio Valeri, Gnachi & fürbe, Mandillä, Maz Vilander & Makadam Zena, u Cantautupittu, u Carbun & de Januaicans. E come sempre, all’artista che più di ogni altro sarà ritenuto capace d’incarnare lo spirito del Rimazû Folk Festival verrà attribuita una targa assegnata dalla direzione artistica. Quest’anno, in via eccezionale, verrà assegnata anche una targa alla memoria a Enrico Bonanini, recentemente scomparso: il fondatore dei Grandi & fanti, infatti, con le sue canzoni, che alla lingua ligure abbinano le sonorità del bouzouki, ha dato corpo a quell’afflato mediterraneo che anima la rassegna riomaggiorese.
Il festival si chiuderà domenica 9 con altri due imperdibili appuntamenti. Alle 18, al castello, alla
presenza dell’autore Marco Biagioni, studioso di storia ligure e lunense, la presentazione del libro I corsari barbareschi nel territorio spezzino, che, oltre a inserirsi perfettamente nel contesto della manifestazione, ha
ispirato gli ultimi due pezzi dei Grandi & fanti, tra cui quello del trionfo di Albenga. E alle 21.30, di nuovo in Piazza del Vignaiolo, sarà proprio la band di Riomaggiore a chiudere il festival presentando A stoa de Giuanin, una storia ambientata nel XVI secolo tra la Liguria e il Mediterraneo, destinata nelle intenzioni degli autori ad assumere la forma di un vero e proprio concept album. Nel corso della serata, per finanziare la registrazione dell’album, sarà distribuita a offerta la maglietta celebrativa per i dieci anni di Vega vughina, primo storico successo della band riomaggiorese e vero e proprio manifesto della sua poetica.

Per premio? Sciachetrà

La manifestazione è organizzata da Rimazû – Società di Lingua e Cultura Riomaggiorese, con il patrocinio
del Comune di Riomaggiore e del Parco Nazionale delle Cinque Terre e la partecipazione dei viticoltori
locali, i quali hanno offerto le bottiglie di sciachetrà con cui verranno premiati gli artisti. «Non potrebbe
esserci un premio migliore per un folk festival – osserva Barbara Canepari, componente dello staff e
segretaria della Commissione Consultiva Turismo -. Il passito liquoroso, decantato fin dal
Medioevo da poeti e viaggiatori e frutto del lavoro e della fatica dei vignaioli locali, è il prodotto per
eccellenza della cultura popolare delle Cinque Terre, i segreti della cui produzione sono stati tramandati,
proprio come la lingua ligure, di generazione in generazione».

 

 

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