Sabato 8 luglio alle 18.00 appuntamento a Tellaro, alla sala espositiva del Bar delle Ondine di Piazza Figoli, con “La poesia nelle immagini”, che vedrà la presentazione di Poezi, libro di poesie di Alimè Nako, accompagnate dalla mostra fotografica che raccoglie venti scatti in bianco e nero di Silvano Labanti, che resterà allestita fino al 23 luglio.
Oggetto dei versi come degli scatti è il borgo di Tellaro, luogo del cuore e ispirazione profonda per gli autori, del quale le liriche e le immagini sono una interpretazione appassionata e al tempo stesso un omaggio. L’iniziativa fa parte dell’operazione di raccolta fondi per il finanziamento delle opere di restauro dell’antica chiesetta tellarese di San Giorgio, a cui sarà integralmente destinato il ricavato. E ai benefattori più generosi verrà fatto omaggio di una delle opere esposte.
Note biografiche
Alimé Nako è nata in Albania nel 1967, vive in Italia dal 1998. Laureata in Economia e Finanza all’università di Tirana, ha svolto attività gestionale in aziende private e amministrazioni pubbliche. Arrivata in Italia ricomincia da zero, lavorando come lavapiatti, cameriera, badante, fornaia. Lo studio della lingua italiana e i corsi di formazione le permettono di diventare mediatrice interculturale. “La poesia mi ha accompagnato fin da ragazzina – racconta Alimè -. Custodivo gelosamente tutto, sarebbe rimasta una raccolta privata, un ricordo per mia figlia e i miei parenti”.
Le sue composizioni diventano invece un mezzo per trasferire le proprie visioni al lettore, in un susseguirsi di stati d’animo profondamente empatici con i luoghi dove ha scelto di vivere.
Silvano Labanti nasce alla Spezia nel 1958. Architetto per professione e fotografo per passione, espone per la prima volta nel 1984 sotto la guida di Sergio Fregoso con la mostra “I percorsi della visione” e negli anni seguenti, dopo il rientro alla Spezia da Milano ove svolgeva la propria attività professionale, partecipando alle manifestazioni estive del Comune di Lerici: nel 2008 in concomitanza dell’iniziativa “Eventi di poesia e di vele latine”, nel 2012 con “Venti volte Tellaro” e nel 2014 con la ricerca sul paesaggio “ImmaginARTellaro” ove la post produzione ha un ruolo fondamentale nella creazione di immagini oniriche che hanno però la propria origine nella realtà dei luoghi del borgo. Nel 2015 espone al Centro Multimediale Fregoso del Comune della Spezia i suoi scatti di street-photography, raccolti nell’arco di vent’anni, sotto la supervisione critica del fotografo Cesare Salvadeo.