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Un patto tra La Spezia, le valli e la Lunigiana per fare rete e non perdere il treno del turismo

Amministrazioni comunali, distretti turistici dalla Spezia alla Lunigiana firmano un patto per non perdere il treno del turismo. Questo lo scopo della firma siglata questa mattina a Palazzo civico, alla Spezia, nell’ambito del “Patto per lo sviluppo strategico del turismo” che si porrà lo scopo di: migliorare la gestione della risorsa turistica, basata sulla destagionalizzazione dei flussi, favorire la “decongestione” di aree caratterizzate da una forte concentrazione di flussi in un periodo ristretto dell’anno e  l’ampliamento delle destinazioni verso aree meno note ma con grande potenziale attrattivo, per l’identificazione di nuovi target, una maggiore competitività del territorio attraverso lo sviluppo dell’occupazione specializzata e il miglioramento delle competenze e degli skill territoriali in materia di sviluppo economico e marketing territoriale.  La sottoscrizione è avvenuta tra il sindaco del Comune della Spezia, Pierluigi Peracchini e i sindaci dei Comuni della provincia della Spezia, compresi i comuni del “Distretto Turistico Val di Magra e Unione dei Comuni della Val di Vara”, i Comuni del “Distretto Turistico delle Valli di Apua”.

“Questa firma rappresenta l’inizio di un percorso che si pone un grande obiettivo, ovvero quello di sviluppare il turismo locale per fare in modo che diventi una vera e propria impresa che crea ricchezza e benessere per i cittadini, con l’ambizione di offrire lavoro stabile e di qualità ai giovani – precisa una nota del Comune della Spezia -. L’accordo si basa sulla consapevolezza che i territori, situati tra la punta estrema a settentrione della Toscana ed il Levante ligure, possano organizzare un sistema condiviso, dal punto di vista della governance, della rete di servizi e delle infrastrutture per costruire un’offerta turistica integrata e coordinata, che integri a livello interregionale le aree costiere e quelle “interne”.

“I territori sono concordi nell’idea che occorra superare il rigido concetto di “confine”, per porre in essere sistemi d’area identitari comuni tra territori naturalmente connessi a causa delle vicende storico-culturali che li hanno caratterizzati, e aree in cui il concetto di smart land turistico-culturale, possa trovare basi di sintesi e valorizzazione reciproca – si legge ancora nella nota -. Le parti lavoreranno in sinergia per costruire insieme un nuovo modello di marketing turistico-territoriale e di sviluppo locale”.

Il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini ha detto: “Questo accordo rappresenta un nuovo approccio al turismo, che amplia l’offerta rivolta ai visitatori, provenienti ormai da tutto il mondo, e valorizza la cultura e la storia locale, coinvolgendo anche i comuni della Lunigiana e della Garfagnana. Grazie a questa opportunità diventeremo ancora più attrattivi e competitivi, rafforzando il nostro sistema turistico e, in particolare, sostenendo tutti gli imprenditori che hanno investito in questo settore, diventato ormai è uno dei più importanti della nostra economia. Un altro vantaggio offerto da questo patto è la possibilità di destagionalizzare ulteriormente l’offerta turistica, in modo che i nostri territori possano essere accoglienti in tutte e quattro le stagioni dell’anno, rafforzando l’occupazione e fornendo agli operatori del settore ulteriori risorse per investire e migliorare la qualità dell’offerta turistica”.

“Il protocollo è stato redatto e firmato per le seguenti finalità: una migliore gestione della risorsa turistica, basata sulla destagionalizzazione dei flussi, favorire la “decongestione” di aree caratterizzate da una forte concentrazione di flussi in un periodo ristretto dell’anno e  l’ampliamento delle destinazioni verso aree meno note ma con grande potenziale attrattivo, per l’identificazione di nuovi target, una maggiore competitività del territorio attraverso lo sviluppo dell’occupazione specializzata e il miglioramento delle competenze e degli skill territoriali in materia di sviluppo economico e marketing territoriale”.

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