“Un po’ di storia con Vecchioni, divertimento con Zanicchi, tecnica con Alex Britti e lo show di MrRain, poi Irene Grandi e Corona. Federico Rossi ci racconterà dello scioglimento del gruppo con Benji. La formula sarà la solita delle Summer Nights: una chiacchierata, la musica e ovviamente le Summer Sales con promozioni fino a settembre”. La sintesi è di Fabio Lami, direttore di Brugnato 5Terre outlet village, che ha presentato oggi i sette concerti che animeranno il festival associato allo shopping nel cuore della Val di Vara, tra le Cinque Terre e il Golfo della Spezia e a due passi dal casello lungo l’A12.
“Dopo sei mesi possiamo dire di essere tornati ai livelli del 2019 e di averli addirittura superati – ha spiegato il manager -. Da marzo a maggio siamo andati oltre ogni aspettativa toccando il record di fatturato da quando esiste Brugnato 5Terre Village”. I dati dicono +5% nelle presenze e circa +10% nel fatturato 2023 rispetto agli stessi mesi dall’anno precedente. L’inflazione ha ovviamente avuto un peso, ma non è la sola ragione per Lami. “In un momento di indecisione commerciale, le promozioni sono una certezza per il consumatore. Siamo molto contenti del momento e guardiamo con fiducia davanti a noi: giugno 2023 ha già superato il fatturato del giugno 2022 con due giorni di anticipo”.
In questo momento l’outlet di Brugnato è impegnato al cento per cento. Anche gli ultimi locali adibiti a magazzino sono stati allocati per l’offerta commerciale: 83 i negozi attivi. “Il centro è in piena occupazione – spiega Cesare Nonnis Marzano, head of southern Europe ros retail outlet shopping -. Oltre agli ottimi dati di quest’anno, siamo ormai vicini ad un traguardo storico: i venti milioni di visitatori complessivi da quanto esiste l’outlet. Sono numeri che erano impensabili per qualcuno quando aprimmo, lo dico senza polemica. Si dimostra come questa realtà non abbia desertificato, ma ha portato un valore aggiunto per tutto il territorio”.
E dal giorno dell’apertura, nel 2014, il dna del centro è cambiato. “Sì è alzato il livello della clientela, ma è cambiato anche l’approccio stessa del cliente – analizza Lami -. Si tende a vendere meno pezzi per una spesa che non è in flessione, anzi. Non c’è più il cliente che entra in negozio e si fa il guardaroba intero per intenderci. Questo comporta una redistribuzione della spesa ed è un bene dal punto di vista commerciale. Se si innalzano le aspettative, si innalza il livello dell’offerta”.
Dal 17 luglio l’apertura sarà posticipata fino alle 21. Orari di lavoro più dilatati, stessa difficoltà nel trovare personale che vivono moltissime realtà commerciali in Italia. Insomma, per chi vuole presentare il curriculum, questo è il momento giusto.