LA REDAZIONE
Scrivici
PUBBLICITÀ
Richiedi contatto
"primi giorni di giugno i più caldi di sempre"

Mercalli a Riomaggiore: “Ci stiamo mangiando la ditta dei nonni. E la Terra sta alzando bandiera bianca”

Il noto meteorologo intervistato da Dario Vergassola a "Un mare di discorsi". Tra i tanti temi toccati, il cambiamento climatico, le alluvioni, il turismo, i trasporti. Lo scienziato ha anche invitato ad aprire ai pannelli sui tetti delle Cinque Terre. Sul palco poi la sindaca Fabrizia Pecunia e Tiziano Salvini, direttore regionale Liguria di Trenitalia.

Un mare di discorsi a Riomaggiore
Luca Mercalli e Dario Vergassola a Riomaggiore per "Un mare di discorsi"

Calato in Liguria con l’auto elettrica caricata integralmente con i pannelli di casa, il noto meteorologo Luca Mercalli è stato tra i protagonisti del sabato sera di Un mare di discorsi. Tanti i temi toccati nel corso dell’intervista condotta da Dario Vergassola, direttore artistico della rassegna, di fronte al numeroso pubblico di Piazza del vignaiolo, a Riomaggiore; tra i primi, quello delle previsioni: “Esistono quelle a breve termine, ad esempio le buone previsioni fatte dall’Emilia-Romagna, che hanno consentito di salvare tantissime persone. Poi ci sono previsione più impegnative, che sono gli scenari climatici alla scala del secolo, e queste ci rifiutiamo di utilizzarle anche se sono le più importanti per il futuro dell’umanità”, ha detto Mercalli, con la conversazione che qui è andata al riscaldamento globale: “I primi dieci giorni di giugno sono stati i più caldi della storia della Terra da quando abbiamo le misurazioni”, ha sottolineato. Quindi sempre sul riscaldamento: “Entro il 2100 è previsto un aumento tra i 2 e i 5 gradi. L’accordo di Parigi firmato nel 2015, ma non ancora realizzato, dice che se siamo capaci di ridurre le emissioni di gas serra portandole a zero per il 2050, riusciamo a stare tra 1,5 e 2 gradi di aumento, che viene considerata al soglia di sicurezza per i giovanissimi di oggi. Se invece restiamo con il modello economico business as usual – hanno usato proprio questa parola -, cioè un’economia senza vincoli, dove bruciamo tutto, dal gasolio ai copertoni, allora a fine secolo arriviamo a 5 gradi in più, che vuol dire anche un metro di mare in più”. E di mare Mercalli ha parlato sia per il tema dell’innalzamento, sia per quello delle plastiche: “Otto milioni di tonnellate di plastica ogni anno vanno in mare e lì rimangono”. Lo scienziato ha inoltre indicato tre le buone pratiche per il clima la riduzione del consumo di carne – egli stesso, ha spiegato, è un reducetarian. “Macellai e allevatori hanno tutto il diritto di continuare a esercitare la professione, ma invece di vendere tanta carne, dovrebbero venderne meno ma a un prezzo maggiore e di conseguenza il cittadino comprarla una volta a settimana, buona, e pagarla di più”.

Tornando poi al tema delle alluvioni, ovviamente e drammaticamente vivo nel cuore delle Cinque Terre, Mercalli ha osservato: “Non sono colpa del cambiamento climatico, sono sempre esistite, fanno parte dell’evoluzione del territorio. Il recente cambiamento climatico però le amplifica, nel senso che fa piovere un più spesso e un po’ più frequentemente in modo violento. E c’è poi l’elemento della cementificazioni: prima di tutto rende i territori più impermeabili – dove è cementificato l’acqua scorre più rapidamente, mentre un suolo naturale la fa filtrare, limitando in parte i danni – e poi aumenta la vulnerabilità del territori: più cose metti, più ne vengono distrutte. Il fatto è che se le piogge intense tendono a diventare un po’ più violente e frequenti, non dovemmo sentire più frasi del tipo «Ricostruiremo tutto»; no, non bisogna ricostruire proprio tutto; in certe aree bisogna avere il coraggio di dire basta, fermiamoci qui, ma nessuno ha il coraggio di dirlo”.

Un mare di discorsi a Riomaggiore

Da Vergassola anche una domanda sulla possibilità di coniugare business e ambiente – “Si può dire che è come far andare d’accordo Renzi e Calenda?”, ha domandato l’intervistatore. “Il problema fondamentale – così Mercalli – è che abbiamo costruito un’economia che per creare prosperità è basata su un assunto che sulla Terra non è possibile rispettare, cioè una crescita infinita in un pianeta finito. Puoi andare avanti così fino a un certo punto, poi comincia a mangiarti il capitale, ed è quello che stiamo facendo: i figli che si mangiano la ditta costruita dai nonni. Dobbiamo cambiare: ci vuole un’economia che garantisca benessere e prosperità, ma non può essere fondata sul fatto che ogni anno dobbiamo fare di più, perché la Terra sta alzando una bandiera bianca”. E a questi concetti lo scienziato è tornato per la domanda, da tempo attuale nel dibattito spezzino, sulle dimensioni e la sostenibilità del turismo: “Questa economia fondata sulla crescita vuole sempre di più: vuole quindi sempre più gente, vuole gente che compri sempre più cose, che mangi di più al ristorante, vuole più stanze per alloggiare; è un dramma planetario, un problema di tutti i luoghi che diventano icone che attraggono persone da tutto il mondo e dove non c’è più spazio fisico per ospitarle. Nessuno ha ancora una soluzione, ma in tanti si stanno ponendo la domanda, perché più aumentano i numeri, sproporzionati rispetto alle dimensioni di un territorio, più aumentano il danno e l’invivibilità sia per gli abitanti sia per i turisti di domani, che arrivano in luoghi già percorsi dalle cavallette. Quindi è fondamentale il tema della capacità di carico, il giusto numero che permette a qualsiasi territorio di rigenerarsi e sopportare una frequentazione senza essere compromesso”.

Quindi il tema dei trasporti. All’aereo Mercalli ha rinunciato: “Per me prenderlo era una delle cose più belle al mondo, per chi studia le nuvole, vederle da lì… ma ho fatto questa scelta per non rovinarle le nuvole, perché l’aereo con l’inquinamento che produce le disturba – ha spiegato -. Bene invece l’auto elettrica – ma è un mercato drogato, pochissime quelle accessibili e che non pesano due tonnellate e mezzo – e, per i viaggi più lunghi, il treno”. Sui veicoli ad alimentazione elettrica ha altresì risposto a una domanda di Vergassola, che si è puntualmente fatto portatore di chi vorrebbe passare dalla pompa allo spinotto, ma ha il dubbio che, essendo ancora in voga il fossile, rischi di non fare realmente qualcosa di ambientalmente valido. “Gli elettroni non hanno etichetta – ha detto Mercalli -, conta il mix energetico nazionale. In Italia abbiamo ancora il carbone, ma quel che conta è la percentuale di rinnovabile sulla rete globale italiana, che è del 33-34 per cento. Speriamo poi che l’uso del carbone si abbassi e sempre più spazio abbiano solare ed eolico. Poi se ad esempio riesci a caricarla con i pannelli a casa allora lì è tutta rinnovabile”; come fa lui in Val di Susa, dove con l’energia solare alimenta anche il recinto elettrico dell’orto: “Tiene a bada cinghiali, caprioli e cervi”. E proprio a tema fotovoltaico, quando dalla platea la sindaca Fabrizia Pecunia ha spiegato che su tetti delle Cinque Terre i pannelli non possono essere installati, a Mercalli è simpaticamente uscito un “E’ una stronzata!”, spiegando: “Sapete quale è la regione con più pannelli sulle case? Quella più ammirata per una saggia gestione del paesaggio. Qua avete la lavagna, l’ardesia… che differenza c’è tra un tetto di lavagna e uno fatto con le celle di silicio nere? Nessuna. I vostri tetti sono i più adatti al mondo al fotovoltaico!”, ha detto Mercalli; che non è entusiasta di pannelli colorati e simil tegola: “Non rendono dal punto di vista della produzione; qualcosa fanno, ma è assurdo, in un momento di coperta corta energetica, mettere pannelli dal rendimento inferiore”.

Conclusa l’intervista, sono infine saliti sul palco la prima cittadina e Tiziano Savini, recentemente nominato direttore regionale Liguria di Trenitalia, sponsor della rassegna, per una breve chiacchierata sul turismo sostenibile. “Sulla gestione dei flussi turistici occorre una cabina di regia, la stiamo chiedendo da tempo; so che c’è la disponibilità di Trenitalia, la cui presenza stasera credo possa rappresentare un segnale anche per una interlocuzione più puntuale. E’ necessario arrivare a una regia complessiva che preveda una migliore fruibilità degli spazi, soprattutto di quelli più piccoli. Le Cinque Terre sono una grandissima opportunità per tutti, il turismo per noi è fondamentale, ma lo è altrettanto dare ai turisti un servizio che sia coerente con l’immagine che vogliamo dare a tutto il mondo, e credo sia volontà di tutti – Trenitalia, amministrazioni comunali, Parco – arrivare a un governo congiunto su questo tema”. “L’interesse è comune e condiviso – le parole del direttore Savini -. L’offerta attuale è già importante: novantanove collegamenti al giorno per un tratto così breve; questo è già un grande sforzo fatto da azienda e Regione, ma sicuramente da continui confronti possono nascere opportunità. Quindi ci confronteremo, analizzeremo e valuteremo insieme quali potrebbero essere le soluzioni migliori per rendere il turismo sostenibile anche dal punto di vista dei volumi”.

 

Più informazioni
leggi anche
Turisti alle Cinque Terre
I dati di aprile
Toti: “Turismo in Liguria non più solo legato all’estate, lo testimoniano i numeri”
Donatella Bianchi e Dario Vergassola
Dario vergassola alla direzione artistica
Un Mare di discorsi, tutti i nomi della seconda edizione: da Boeri a Pellegrini, da Dandini a Barbascura X
Gianluigi Giannetti, Marco Pinelli e Matteo Mastrini
Green community
In Lunigiana partono gli studi di fattibilità per investire sull’energia sostenibile
Un mare di discorsi a Riomaggiore
Tante risate
Vergassola intervista la sua ex fiamma Federica Pellegrini, la Divina conquista il pubblico di Riomaggiore
La Val di Vara vista da Bolano
Si parte con un corso di formazione interdisciplinare
Comunità energetiche, convenzione tra Cooperativa di comunità Vara e Università di Pisa
Reti di protezione sulla Via dell'Amore
Gli orari
Via dell’Amore, prima apertura dedicata ai residenti di Riomaggiore
Cassonetti per la differenziata a Sarzana
Qualche dato
Differenziata, a Riccò il primato regionale. Sarzana supera il 65 per cento, Maissana fa un balzo da dodici punti