Venticinque anni fa, nel settembre 1998, moriva a Bocca di Magra, dopo si era ritirato a vivere presso il monastero dei Padri Carmelitani, il cardinale Anastasio Ballestrero, carmelitano egli stesso e già arcivescovo di Torino e presidente della Conferenza episcopale italiana. Ballestrero era molto legato alla “Santa Croce” di Bocca di Magra, in quanto negli anni Cinquanta del secolo scorso, insieme al futuro vescovo diocesano don Siro Silvestri, amegliese, si era adoperato per il passaggio all’ordine carmelitano della vasta proprietà Fabbricotti, abbandonata negli anni seguenti alla guerra. Così, dopo il ritiro a vita privata, il cardinale aveva deciso di stabilirsi nella località della Carciofaia, proprio sotto il monastero, dove appunto si spense. Mercoledì una Messa di suffragio sarà presieduta dal vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti con il quale concelebrerà, tra gli altri, il padre generale dell’ordine carmelitano Miguel de Maria Màarquez Calle. I sacerdoti che volessero a loro volta concelebrare sono invitati a preavvisare il monastero. Al rito possono inoltre partecipare i fedeli che lo desiderano.