Prende il nome di Via Ottavio Giacché la via che da Porta Marola, costeggiando il muro dell’Arsenale, conduce all’area verde marolina; lo ha deliberato nella la giunta comunale della Spezia nella seduta dello scorso 13 giugno. Nella delibera si ricorda la vicenda biografica del dr. Giacché (1926-2010): laureatosi in Medicina e Chirurgia all’Università di Genova a 24 anni, conseguì le specializzazioni in Medicina interna, Radiologia e Pediatria. Subito dopo la laurea iniziò l’attività professionale a Marola; nel 1953 insieme al dr. Marco Beretta fondò alla Spezia l’Istituto Radiologico Beretta, che ancora oggi opera in Via Persio, e proprio nel periodo in cui esercitava anche questa attività che il dr. Giacché produsse alcune importanti pubblicazioni scientifiche. Ma la sua passione per la medicina generale, ricorda ancora la delibera, lo porterà nel tempo a privilegiare l’attività di medico generico assumendo anche la funzione di medico condotto nella frazione di Fezzano. Sia con il sistema mutualistico che con l’avvento del sistema sanitario nazionale, continuò a svolgere la sua attività come medico di famiglia nei due ambulatori di Marola e di Fezzano, con un numero di assistiti molto elevato. La sua fama di medico capace di ascoltare e di formulare perfette diagnosi e corrette terapie, ricorda Palazzo civico, si era diffusa sul territorio spezzino e il suo studio di Marola era meta di pazienti provenienti anche dalla città e anche se non erano suoi assistiti raramente si faceva pagare o chiedeva un compenso modestissimo; oltre alle visite in ambulatorio c’erano poi le visite domiciliari, di giorno e di notte, festivi inclusi.
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