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Lutto

Il saluto di Manarola al “suo” organista Silvano Barani

Silvano Barani

Anche Silvano Barani ci ha lasciati. La comunità tutta di Manarola gli ha dato nei giorni scorsi l’estremo saluto nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo, dove innumerevoli volte aveva suonato l’organo, arricchendo con la sua bravura musicale le celebrazioni liturgiche, i matrimoni, i funerali e le varie ricorrenze. Silvano Barani, nipote di “Baranin”, un manarolese storico, era nato a Manarola il 18 settembre 1939 ed aveva dunque ottantatre anni. Dopo aver studiato negli anni Sessanta nel seminario vescovile di Sarzana era tornato nel suo paese natale, e per molti anni aveva insegnato alla Spezia disciplina tecniche all’Istituto “Giovanni Capellini”. Ma la sua grande passione erano gli organi delle chiese, che non solo suonava nella sua parrocchia ed altrove, ma anche progettava e costruiva. Da questo punto di vista, la sua bravura tecnica andava dagli organi di grandi dimensioni a quelli in miniatura. Così, ad esempio, era stato suo, nel 1998, il progetto per un nuovo organo nella pieve di San Prospero a Collecchio, in provincia e diocesi di Parma. Quest’organo, completato ed inaugurato nell’anno 2000, dispone di ben 1130 canne, con 18 registri reali, trasmissione meccanica alle tastiere e alla pedaliera, ed elettrica ai registri, con quarantotto combinazioni di registri. Per contro, dal primo al quattro aprile 2011 Barani aveva allestito una mostra personale di “organi in miniatura” nella sede dell’associazione culturale “San Fruttuoso”, a Monza. Ma ha realizzato anche numerosi altri strumenti musicali analoghi, di varie dimensioni. Al rito funebre ha preso parte una vera folla di persone, anche come segno di saluto, di gratitudine, di preghiera. Barani lascia le figlie Sara e Silvia, alle quali, insieme ai nipoti e familiari tutti vanno anche le condoglianze della Diocesi.

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